Rapinatori
uando si parla di rapinatori del West, la prima
banda che viene in mente è quella dei fratelli James, celebrati
dalle cronache, dalle ballate popolari e dal cinema, e passati alla
storia come prototipi dei fuorilegge romantici che rapinano i ricchi
(yankee) per dare ai poveri (del Sud).
Ma la loro storia
presenta ancora molti punti oscuri. Ai James furono attribuite,
tra il 1866 e il 1881, venticinque rapine, a un ritmo di due
all'anno fino al 1874, quando diventano improvvisamente sei, due
delle quali consecutive (7 e 8 dicembre), una nel Mississippi e
l'altra nel Kansas!
Quanto all'ammontare dei colpi, non c'è
mai nulla di certo. Per esempio, quello della rapina al treno del 21
luglio 1873 è stato valutato da alcuni giornali dell'epoca in
duemila dollari, da altri in seimila.
Al sito Internet web.islandnet.com/~the-gang/rob.htm
sono elencati e minutamente descritti e discussi tutti i venticinque
"exploits" della banda.
Il bottino complessivo viene
calcolato in circa trecentomila dollari! Una somma assolutamente
spropositata per l'epoca.
Di certo i James non l'hanno tenuta
tutta per sé e con ogni probabilità non l'hanno neppure sfiorata. Gli
storici concordano nel supporre che gran parte delle rapine loro
attribuite gli siano state affibbiate.
I James diventarono eroi
popolari senza volerlo, e restarono in qualche misura vittime della
loro fama, altri invece crearono da soli il proprio mito e lo
sfruttarono ad arte, come il geniale Charles E. Boles, specializzato
in assalti alle diligenze (lo vedete qui sopra in un disegno di
Gianmauro Cozzi).
Ad ogni colpo, Boles lasciava messaggi di
rivendicazione in rima firmati Bart il Nero, che era il nome
dell'eroe di un romanzetto che gli era capitato di leggere. Nei suoi
versi si dichiarava un lavoratore troppo a lungo sfruttato da non
meglio definiti "Sons of Bitches".
In realtà era un
ex militare, poi ex insegnante, ex marito (si liberò della moglie
facendole credere d'essere defunto) ed ex cercatore d'oro. Come
uomo onesto era fallito, ma come rapinatore mascherato inanellò una
serie ininterrotta di successi, dal 1875 al 1883, ricavandone un
reddito di seimila dollari l'anno, per giustificare il quale si
faceva passare per ingegnere minerario.
Scoperto infine dal
detective della Wells Fargo James Hume, venne condannato a sei anni
di galera da scontare a San Quintino, ridotti a quattro per buona
condotta.
Quando uscì, annunciò ufficialmente il suo ritiro dal
crimine, ma secondo alcune fonti riuscì a ottenere in cambio di
questa rinuncia un vitalizio di duecento dollari al mese dalla Wells
Fargo! (Anche Boles ha il suo sito: www.sptddog.com/sotp/bbpo8.html).
Mentre l'opinione pubblica si faceva conquistare (e distrarre) da
questi mitici personaggi dotati di innegabile fascino, le bande più
pericolose, formate da cittadini all'apparenza rispettabili o da
gruppi criminali ben organizzati e radicati localmente, agivano
nell'ombra e ben di rado finivano sugli avvisi di taglia.
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