Senza tregua
li allevatori
non avevano mai dimenticato tutto il bestiame che era stato loro
sottratto e
nemmeno il sogno di ricchezza che avevano inseguito. Per questo
motivo pensavano alla vendetta. Il primo uomo a vendicare
direttamente con il sangue
l’uccisione di Williamson fu un giovane ex Texas Ranger di nome
Scott Cooley, che si dimostrò davvero abile in questo incarico.
Nato nel Missouri all’incirca nel 1854, William Scott Cooley si
trasferì insieme alla sua famiglia nella Contea di Jack, nel nordest
del Texas, nel 1856. Le tribù
coinvolte nelle guerre indiane facevano regolarmente razzia in
quella zona e tutto proseguì così anche durante la Civil War, fino
alle guerre degli anni 70. Il Daily
State Journal di Austin del 17 febbraio 1872 e altre fonti simili
pubblicarono il racconto di come il 20 gennaio di quello stesso anno
tre membri della famiglia
Cooley che stavano seguendo le tracce di alcuni cavalli rubati si
imbatterono in un gruppo di circa 25 indiani. I Cooley aprirono
immediatamente il fuoco,
uccidendo due indiani e scalpandone un altro, anche se non furono in
grado di recuperare i cavalli. All’inizio del 1870, Scott Cooley
diede una mano a condurre
due mandrie in Kansas. Durante il tragitto Cooley incontrò e fece la
conoscenza di Tim Williamson e proseguì il viaggio insieme a lui.
Williamson e sua moglie, che
vivevano nel loro ranch a Loyal Valley a sud della città di Mason,
apparentemente accettarono Scott nella loro famiglia, e il giovane
si affezionò a Tim come a un
padre.
Il 25 maggio 1874, un mese dopo la costituzione del Battaglione di
Frontiera, il diciannovenne Cooley si arruolò nella Compagnia D di
quell’unità a Blanco City.
Non molto tempo dopo, Cooley si trovava con il maggiore John B.
Jones quando gli indiani tesero un’imboscata alle truppe a Lost
Valley, uccidendo due ranger e
ferendone altri due. Un mese più tardi, Cooley rassegnò le
dimissioni da caporal maggiore, ma rimase in forza alla Compagnia D.
Il 20 novembre, secondo il Daily
Statesman di Austin, egli ebbe un ruolo significativo in un altro
combattimento con gli indiani: “Cooley, che aveva ferrite di arma da
fuoco e stava rientrando
all’accampamento, non soltanto tagliò la gola ad un indiano ferito,
ma strappò anche un grande lembo di pelle dalla sua schiena, dicendo
di volerne fare un
frustino”. Verso la fine del 1874, una riduzione delle truppe di
stanza in forza al Battaglione di Frontiera portò al congedo di
alcuni ranger, tra cui Cooley, che erano
in servizio soltanto da sei mesi.
Dopo essere uscito dal corpo dei ranger, Cooley si diresse verso la
contea di Menare, ad ovest di Mason County, per iniziare la sua vita
nei ranch. Cinque mesi
più tardi, nel maggio 1875, uno sconosciuto uccise Williamson, e
Cooley dichiarò di voler vendicare la morte del “migliore amico che
avesse mai avuto”.
Senza
dubbio, Cooley apprese presto che Clark, in qualità di sceriffo e
ispettore-esattore delle tasse, aveva maltrattato la moglie del suo
caro amico durante un confronto
sull’accertamento tributario riguardante la proprietà di Williamson
a Loyal Valley. Quell’incidente, secondo Tom Gamel, provocò la
visita di Williamson allo sceriffo.
“Clark era a cavallo e Williamson lo seguiva a piedi cercando lo
scontro, ma Clark si rifiutò di combattere,” ricordava Gamel. “Poco
tempo dopo Williamson venne
accusato del furto di un puledro e arrestato.” A Cooley non
servivano altre prove per convincersi che lo sceriffo Clark, il suo
vice Wohrle e la loro banda di tedeschi
fossero responsabili della morte del suo amico. In seguito egli andò
in collera quando la giuria dell’udienza preliminare del tribunale
di Mason County chiuse
l’inchiesta sulla morte di Williamson e non mosse alcuna accusa.
Il 10 agosto, Cooley si recò a Mason per indagare su John Wohrle.
Egli si recò quindi nella parte ovest della città, dove l’ex vice
sceriffo stava aiutando altri due
uomini a scavare un pozzo per l’acqua. Cooley parlò brevemente con
Wohrle, il quale ritornò subito al suo lavoro, issando uno degli
altri uomini dal fondo del pozzo.
A quel punto, Cooley sparò a Wohrle colpendolo nella parte
posteriore del capo. L’uomo che Wohrle stava issando dal pozzo cadde
giù in fondo perdendo i sensi;
il terzo uomo fuggì immediatamente.
Cooley sparò a Wohrle ancora cinque volte, e prima di andarsene lo
scalpò, il massimo insulto per uno che aveva sempre combattuto gli
indiani.
Nove giorni dopo, Cooley andò alla fattoria di Bader, nella contea di Llano, forse in
cerca di Peter Bader, l’agricoltore che non aveva mostrato alcuna
compassione per Williamson.
Cooley trovò Carl, il fratello di Peter, che stava lavorando in un
campo; in un baleno gli fu addosso e gli sparò. John Wohrle e Carl
Bader furono il sesto e il settimo
uomo a morire durante la guerra della Contea di Mason, e le loro
morti catturarono l’attenzione dei tedeschi e di Clark.
Lo sceriffo
fece in modo che lo stato del
Texas offrisse una ricompensa di 300 dollari per la consegna di Cooley vivo.
Alcuni biografi pensano che Cooley non si recò da solo alla fattoria
di Bader quel 19 agosto, ma che portò con sé un gruppo di vagabondi
e di desperados, inclusi John Ringo, George Gladden, e Moses e John Baird. In ogni caso non
ci sono prove che Ringo fosse nella contea di Mason quel giorno, o
addirittura che
conoscesse Scott Cooley. Gladden, che viveva a Loyal Valley e senza
dubbio aveva conosciuto Williamson, avrebbe potuto essere alleato di
Cooley. Tuttavia
Ringo non fu mai amico di Williamson, mentre nella contea di Burnet
dove risiedeva, era invece buon amico della famiglia Baird.
Il 7 settembre, Moses Baird era in visita a Gladden quando Jim
Cheney (anche detto Cheyney), un giocatore d’azzardo di Mason
County, si presentò alla casa di
Gladden. Cheney, che era stato ingaggiato da Clark, disse a Gladden
e Baird che lo sceriffo desiderava vederli a Mason. Mentre i due
uomini si accingevano a
sellare i loro cavalli Cheney se ne andò. Se Gladden e Moses Baird
fossero stati coinvolti nell’uccisione di Carl Bader, certamente non
sarebbero andati di buon
grado all’incontro con lo sceriffo. In ogni caso, non fu una
decisione saggia. Quando giunsero nei pressi di Hedwig Hill, a est
di Mason, comparvero Clark e la sua
banda, incluso Peter Bader. Gli uomini dello sceriffo non erano
andati lì per parlare; aprirono immediatamente il fuoco, ferendo i
due a cavallo, i quali riuscirono a
rimanere in sella e a fuggire inseguiti dai nemici. Moses Baird
venne trovato morto a circa un miglio di distanza, ottavo uomo a
morire assassinato nella Guerra
della contea di Mason, ma Gladden riuscì a dileguarsi e a ricevere
le cure necessarie dai suoi amici a Loyal Valley. Egli sopravvisse
per combattere ancora.
Se uccidere Tim Williamson fu il più grande errore commesso da Clark
e compagni, l’omicidio di Moses Baird non fu da meno.
John Baird, il
fratello di Moses, si
recò a Mason County insieme a John Ringo e a molte altre persone,
prima di tutto per recuperare il corpo di Moses, e poi anche per
pareggiare il conto. Ringo,
insieme a John Baird, condivideva ora con Cooley una inesorabile
sete di vendetta. E c’era dell’altro. Più di una dozzina di uomini
provenienti dalle contee di
Burnet, Llano, Blanco e Bexar giunsero a Mason County per vendicare
la morte di Moses Baird.
Il 25 settembre, Ringo insieme ad un altro uomo giunto per la
vendetta, si recarono a casa di Cheney a Comanche Creek.
Probabilmente Cheney era nervoso, non
sapendo che cosa avrebbe dovuto aspettarsi dai due stranieri, ma
scoprì subito qual era il suo destino. Ringo e l’altro uomo fecero
di Cheney la nona vittima della
faida, quindi tornarono a Mason, dove incontrarono Cooley e gli
altri per colazione.
Tre giorni dopo, il maggiore Jones con una
unità composta da elementi delle
Compagnie A e D del Battaglione di Frontiera arrivò sul posto. Essi
trovarono lo sceriffo Clark ed una dozzina di altri uomini nascosti
in un deposito fuori dalla città
di Mason. Clark convinse il maggiore che Cooley e i suoi amici
fuorilegge erano a Loyal Valley e stavano complottando per “fare
fuori i tedeschi”.
Jones condusse la sua unità a Loyal Valley, ma la città si mostrava
tranquilla. I ranger trascorsero lì la notte, e il mattino seguente,
il 29 settembre, si diressero a
Mason.
Nel frattempo, Cooley e tre degli altri – Gladden, John Baird
e Bill Coke – si trovavano già a Mason in cerca di Clark. Essi non
spararono allo sceriffo, ma
tesero un’imboscata a Dan Hoerster e a due altri membri della
fazione tedesca, Peter Jordan e Henry Pluenneke. Dopo la sparatoria,
Hoerster era morto (decimo
uomo ucciso nella faida) e Jordan e Gladden erano feriti.
Quando i ranger arrivarono a Mason, Cooley e compagni erano già
lontani.
Nella settimana seguente, il maggiore Jones e i suoi ranger
combinarono ben poco, se
si esclude il fatto di aver vigilato sulla vita dello sceriffo Clark
fino al giorno delle sue dimissioni, il 5 ottobre. Pochi giorni dopo
Clark se ne andò da Mason County,
così come la maggior parte dei componenti del Battaglione di
Frontiera, ad eccezione di alcuni uomini della Compagnia A.
In
seguito, verso la fine di dicembre,
giunsero notizie importanti da Burnet, in Texas, più di 50 miglia a
est. Il 27 dicembre John Ringo e Scott Cooley erano stati arrestati,
così si diceva, per minacce di
lesioni personali allo sceriffo di Burnet John Clymer e al vice
sceriffo J. J. Strickland.
Ma il fatto che Ringo e Cooley fossero
dietro le sbarre non significava che
fosse finita l’ondata di violenza.
Il 13 gennaio 1876 John Baird e
Gladden scovarono Peter Bader nella contea di Llano e lo uccisero.
L’undicesimo uomo
assassinato durante la Guerra della Contea di Mason in 12 mesi, dal
febbraio 1875 al gennaio 1876.
Cooley e Ringo vennero trasferiti dalla prigione di Travis County a quella di Burnet County. All’inizio di febbraio, il
loro caso venne passato al tribunale
della vicina contea di Lampasas. Dopo l’udienza iniziale in marzo,
Ringo e Cooley rimasero nella prigione di Lampasas County. Nel mese
di maggio, nel corso di
un secondo attentato alla vita dei due pistoleri, un gruppo di
persone che includeva John Baird e Joe Olney tentò di liberare Ringo
e Cooley. Per quanto John Baird
fosse preoccupato, e Ringo insieme a lui, la vendetta era terminata
con l’uccisione di Peter Bader da parte di Baird.
Una volta fuori
dalla prigione, Cooley si recò
a Fredericksburg prima di dirigersi verso la contea di Blanco per
incontrare gli amici. La vita di Cooley si dimostrò davvero breve
dopo la Hoodoo War. L’ex
ranger si ammalò di encefalite – anche se alcune fonti dicono che
sia stato avvelenato dagli spietati tedeschi – e morì il 10 giugno
1876 all’età di 21 anni. La sua
morte poteva essere considerata la dodicesima collegata alla faida.
Fu sepolto nel cimitero di Miller Creek nella contea di Blanco.
John Ringo e George Gladden furono arrestati nella contea di Llano,
vicino al confine con Mason County, nell’ottobre 1876. Gladden venne
processato nella contea
di Llano per l’omicidio di Peter Bader e condannato a 99 anni di
prigione da scontare nel penitenziario di stato a Huntsville, in
Texas. Nel 1884 gli fu concessa la
grazia. Ringo venne rinchiuso nella prigione della contea di Mason e
accusato dell’omicidio di Jim Cheney. Nel gennaio 1887, il palazzo
di giustizia della contea di
Mason venne raso al suolo da un incendio (forse
doloso) insieme a tutte le pratiche legali. Tuttavia, nel maggio
dello stesso anno Ringo venne
accusato per la seconda volta per l’assassinio e rimase in prigione
per altri sette mesi, per poi essere finalmente rilasciato nel
gennaio 1878 con un’ordinanza di habeas corpus. Nel maggio 1878 le accuse contro Ringo vennero
finalmente respinte, poiché “le testimonianze contro di lui erano
insufficienti per tenere aperto il
caso”. Ringo rimase nella contea di Mason per un po’ di tempo
diventando, nel novembre dello stesso anno, anche poliziotto della
circoscrizione 4, ma egli preferì
presto dirigersi verso ovest. Fu così che finì a Tombstone, in
Arizona, dove venne coinvolto in faide molto note – quella tra i
fratelli Earp e quella chiamata dei
Cowboy della contea di Cochise.
Quando Ringo, Cooley, Gladden e John Baird uscirono di scena, le
faide nella zona di Mason terminarono, così come anche il terrore a
Hill Country.
Si dice
comunque che l’odio durò ancora per un ventennio, e che molti altri
uomini persero la loro vita in occasione di fatti che vennero
collegati alla Guerra della contea di Mason. Il Texas è famoso per le sue faide, ma nessuna fu mai uguale
a quella del 1875 che si macchiò di corruzione e di motivi
disonorevoli, e il cui numero di
morti per un periodo così breve fu altissimo. Benché gli omicidi
fossero dilagati durante quei 12 mesi di violenza, l’unica persona
condannata per omicidio fu
George Gladden. Inoltre, nessuno degli uomini assassinati nella
contea di Mason venne mai riconosciuto colpevole di furto di
bestiame.
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