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A cura di Omar Vicari

La politica di moralizzazione

I

l nuovo sindaco, Alonzo B. Webster, che aveva servito nell’esercito dalla parte dell’Unione, aveva aperto un negozio di tessuti a Dodge nel 1872. Nove anni più tardi, al tempo della sua elezione a sindaco, Webster era anche proprietario di due saloon. Ciò nonostante egli apparteneva al gruppo dei Riformatori  e il suo obiettivo era quello di rendere la vita difficile al racket della “City gang“. Il 7 aprile 1881, Webster emanò una prima ordinanza contro il malcostume sostenuta dalla lega contro l’alcolismo. “Ladri, assassini e delatori prenderanno nota che l’ordinanza decretata sarà rigorosamente imposta a partire da dopodomani“. Egli quindi cacciò Jim Masterson dalla carica di “City marshal“ ed elesse al suo posto Fred Singer,  gestore di uno dei suoi  saloon.

Diversi mesi prima delle elezioni, Jim Masterson era divenuto socio di A. J. Peacock nella gestione del “Lady Gay“ saloon. Peacock aveva assunto come gestore del locale suo cognato Al Updegraff  che però non era ben visto da Jim Masterson, pare per i continui ammanchi di cassa.

L’intenzione di Jim Masterson era quella di sparare a Updegraff, ma Peacock fece in modo che Masterson venisse arrestato. A quel punto qualcuno spedì un telegramma a Bat Masterson che in quel momento si trovava a Tombstone con Wyatt Earp. Bat partì subito per Dodge poiché non intendeva perdere un altro dei suoi fratelli. Bisogna ricordare che Ed Masterson, marshal di Dodge City, era stato ucciso nel 1878 da due cowboys ubriachi mentre tentava di disarmarli.

Bat Masterson arrivò a Dodge col treno il 16 aprile 1881. Fuori dalla stazione, i due cognati lo stavano aspettando e quando lo videro lo presero di mira con le loro pistole. I colpi dei due uomini andarono a vuoto mentre Bat Masterson con un proiettile centrò il polmone di Updegraff.

Alcuni minuti dopo, quando cessò il fuoco, Bat venne arrestato dal marshal Fred Singer e dal sindaco Webster in persona. L’ex sceriffo subì un processo per il quale pagò una multa di soli otto dollari, quindi lasciò nuovamente Dodge City.

Il saloon “Lady Gay“ venne in seguito acquistato dall’assistente marshal Tom Nixon e da Brick Bond, un cacciatore di bufali. La  situazione in città comunque non cambiò, nel senso che quello che era stato fatto dall’amministrazione precedente, ora veniva fatto dal partito dei Riformatori con a capo il sindaco Webster. Il denaro raccolto dai vari saloon sommato alle multe delle prostitute e dei giocatori d’azzardo, veniva usato, come prima, per pagare le forze di polizia del sindaco.

Webster non si mostrò in tal senso né un riformatore, né un moralizzatore.

Luke Short arrivò a Dodge City nel 1882. Giocatore professionista, si era costruito una reputazione di “gunfighter“ per aver ucciso Charlie Storms a Tombstone. Aveva girovagato per tutte le città del west ed era divenuto amico di Wyatt Earp e Bat Masterson.

Masterson, alcuni anni dopo, a New York, quando buttò giù gli appunti per un libro sul vecchio west, descrisse Luke Short come un uomo piccolo di peso e statura, ma animato da una grande forza dinamica.

Nel febbraio del 1883, Short comprò metà della proprietà del “Long Branch“ saloon assieme all’amico Bill Harris che era già proprietario di altri saloon a Dodge dal 1876. Harris aveva fatto affari col bestiame in passato ed aveva fondato a Dodge la prima banca. Nell’aprile del 1883 egli fu scelto dal gruppo della “City gang“ come candidato a sindaco contro Larry Deger, che era invece l’uomo del gruppo dei Riformatori. Deger non aveva in simpatia nessuno dei Masterson in quanto era stato battuto da Bat per la carica di sceriffo nel novembre 1877 e il mese successivo da Ed per la carica di marshal. I sostenitori di Webster e Deger incluso il “Dodge City Times“ fecero buon uso delle calunnie nella loro campagna contro Harris. Deger vinse facilmente le elezioni a sindaco visto l’appoggio che godeva da parte dei baroni delle ferrovie. La città era ormai uno snodo importante per la “Atchison, Topeka & Santa Fè Railroad“ e i padroni delle ferriere avevano interesse a che Dodge fosse una città tranquilla e priva degli scandali legati alla prostituzione.

Il 26 aprile 1883 vennero emanate dal sindaco due ordinanze. La prima, la n° 70, puniva l’immoralità e la prostituzione  con ammende da 5 a 100 dollari. La seconda, la n° 71, puniva il vagabondaggio con ammende da 10 a 100 dollari.

Due giorni più tardi, il 28 aprile, le forze di polizia arrestarono tre ballerine del “Long Branch“ saloon. Lo stesso giorno, però, Bill Harris e Luke Short scoprirono che nessun’altra cantante o ballerina di altri saloon era stata arrestata. Con le pistole ai fianchi Luke si avviò verso la prigione, all’ingresso della quale non trovò di meglio che sparare all’agente di turno Louis C. Hartman. Il colpo andò a vuoto, ma Hartman cadde ugualmente per terra, probabilmente nel tentativo di sfuggire al fuoco di Luke Short. Convinto di averlo ucciso, Short tornò verso il suo locale con l’intenzione di chiudersi dentro e resistere a un eventuale arresto.

Il mattino seguente, il marshal Jack Bridges mandò a dire a Short che non aveva colpito il suo agente e che se si fosse arreso sarebbe stato rilasciato dietro pagamento di una multa per disturbo della quiete pubblica. Luke Short si lasciò arrestare, ma la multa che dovette pagare per il rilascio ammontò a duemila dollari. Webster e Deger desideravano sbarazzarsi di Short per molte ragioni.

Per prima cosa essi lo temevano in quanto Luke era un pistolero di tutto rispetto e per di più vantava amicizie con personaggi che rispondevano ai nomi di Doc Holliday o Wyatt Earp, tanto per citarne due. C’è da aggiungere poi che Webster vedeva costantemente calare il guadagno del proprio saloon a discapito del “Long Branch“ di Harris e Short e questa, forse, era la vera ragione dell’arresto delle tre ballerine. Infine, Larry Deger, sebbene avesse vinto le elezioni, provava avversione per Luke Short per il semplice fatto che tra la sua cerchia di amici figurava anche Bat Masterson. Un paio di giorni dopo essere stato rilasciato, però, Short venne di nuovo arrestato assieme ad altri cinque giocatori. Ai sei uomini non fu permesso di parlare con nessun avvocato, quindi i prigionieri vennero scortati verso la stazione e “invitati“ a lasciare la città.

Lasciata Dodge, Luke Short raggiunse Kansas City da dove spedì un telegramma all’amico Bat Masterson che si trovava a Denver. Bat rispose alla chiamata dell’amico suggerendogli di andare a Topeka e incontrare il governatore George W. Glick, un noto antiproibizionista.

Il “Kansas City Evening Star“ presa visione di ciò che stava accadendo, scrisse il 9 maggio 1883: “Il fatto che negli ultimi dieci giorni si sia instaurato un’allarmante stato di cose a Dodge City  e che tutti i riferimenti del caso siano stati tenuti all’oscuro della stampa, è un eccellente esempio di cosa può fare l’illegalità in una di quelle città di frontiera“. L’articolo metteva poi in risalto il fatto che alcuni dei più importanti procuratori di Kansas City si erano recati dal governatore Glick per presentare una petizione affinché la città fosse messa sotto legge marziale.

Il “Kansas City Evening Star“ continuava dicendo: “Le difficoltà, iniziate poco più di un settimana fa, sono il risultato di una lunga guerra tra due contrapposti schieramenti. Appena prima delle ultime elezioni, il sindaco in carica era un uomo di nome Webster, proprietario di diversi saloon e sale da ballo. Il capo dell’altra fazione risponde al nome di William H. Harris, socio di Luke Short nella gestione del ‘Long Branch’ saloon.

Tra i due non corre buon sangue e alle ultime elezioni per la carica di sindaco, Harris è stato battuto da Larry Deger, l’uomo di Alonzo B. Webster. L’elezione di Deger comporterà certamente  l’allontanamento dalla città di tutti gli amici di Bill Harris.

La contrapposizione tra le due fazioni ha creato a Dodge una situazione pronta a esplodere al minimo appiglio. Ed è ciò che è successo circa dieci giorni fa.

Il signor Short, socio di Bill Harris, esasperato per l’arresto ingiustificato di alcune ballerine del suo locale, ha sparato alcuni colpi di pistola contro un agente di polizia locale. Nessuno dei due uomini ha riportato ferite ed è stato provato che Short ha sparato per primo. Per questo fatto, il signor Short è stato condotto nella locale prigione il giorno successivo dal marshal Jack Bridges. Il signor Short è stato rilasciato dietro pagamento di una multa, ma alcuni giorni dopo è stato di nuovo arrestato assieme ad altri cinque giocatori. A capo del comitato di vigilanza preposto alla sorveglianza dei prigionieri spicca il nome dell’assistente marshal Tom Nixon, proprietario di uno tra i più malfamati locali da ballo della città. Costoro hanno intimato ai sei uomini di lasciare Dodge City, con la sola scelta di poter prendere un treno in direzione est oppure un altro in direzione ovest.

Il corrispondente del ‘Chicago Times’ e quelli di altri importanti giornali, hanno fatto sapere di aver ricevuto l’invito a non propagandare tramite stampa la situazione creatasi a Dodge. Inoltre, i giornali in questione riferiscono che un corpo di guardie armate è stato allertato allo scopo di evitare interferenze da parte di estranei. Un avvocato proveniente da Larned, arrivato a Dodge per tutelare gli interessi di uno dei sei uomini, è stato fermato da un vigilante e con un fucile puntato alla testa è stato invitato a proseguire oltre.

Attualmente il signor Short si trova a Kansas City, ma la faccenda pare non finisca qui in quanto il sindaco sembra avere una nuova lista di persone da espellere dalla città. Dodge City sembra essere nelle mani di gente senza scrupoli e la vita dei cittadini è ben lungi dall’essere sicura. Per tali ragioni è stato chiesto al governatore di applicare la legge marziale alla città”.

Intanto a Topeka Luke Short presentò la sua petizione al governatore Glick dichiarando che “una banda di uomini armati” l’aveva costretto a lasciare Dodge City a causa di divergenze politiche e concorrenza sleale in affari. Egli aggiunse che, se fosse rimasto, sarebbe stato certamente ucciso.

W. F. Petillon, cancelliere del tribunale della contea, convocato dal governatore, avvalorò le parole di Luke Short.

Il governatore Glick telegrafò allo sceriffo Hinkle per accertarsi della situazione a Dodge City.

Hinkle rispose sostenendo che gli uomini in questione erano stati espulsi per evitare ulteriori guai in città. La risposta dello sceriffo non convinse il governatore che di conseguenza spedì un nuovo telegramma nel quale si leggeva: “Il resoconto dei fatti accaduti nella vostra città è semplicemente mostruoso e ciò richiede che la situazione creatasi a Dodge non possa più essere tollerata. Il dispaccio che mi avete inviato mi descrive uno stato di cose deplorevole. Voi mi dite che il vostro sindaco ha costretto diverse persone a lasciare la città con l’obiettivo di non complicare una situazione di per se esplosiva. Se un tale stato di cose rispondesse a verità, bisognerebbe credere che il signor Larry Deger occupi un posto a lui non congeniale.” Nel frattempo Luke Short si ricordò di avere degli amici particolari in alcune di quelle sperdute città di frontiera, amici che rispondevano ai nomi di Wyatt Earp, Doc Holliday, Shotgun Collins, Rowdy Joe Lowe e altri ancora. Egli chiamò tutti e tutti vennero dandosi appuntamento a Kansas City. Bat Masterson e Charlie Bassett erano già li da qualche giorno.

 

L'agguato. Bat Masterson arrivò a Dodge col treno il 16 aprile 1881. Fuori dalla stazione, i due cognati lo stavano aspettando e quando lo videro lo presero di mira con le loro pistole...  

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Sotto: Larry Deger, sindaco di Dodge City e uomo di Alonzo B. Webster

Sotto: Louis C. Hartman, l’agente di polizia a cui Luke Short sparò

 

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