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A cura di Omar Vicari

Tempi difficili per El Paso

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a storia del Texas è piena di personaggi come appunto Jim Gillett o George Campbell  le cui gesta sono state completamente ignorate dagli storici contemporanei mentre essi meritavano di essere collocati quantomeno sullo stesso piano di un Doc Holliday o di Billy the Kid. Un esempio calzante risponde al nome di Bass Outlaw. Conosciuto come Piccolo Lupo a causa della sua bassa statura, Outlaw era uno dei tanti personaggi emblematici dell’epoca violenta in cui visse. Temuto e nello stesso tempo amato nella cerchia dei suoi amici, si comportava da sobrio da perfetto gentiluomo.

Sotto l’effetto dell’alcool, invece, era litigioso ed estremamente pericoloso. Licenziato dal corpo dei Rangers per ubriachezza, Bass Outlaw riuscì comunque a farsi eleggere deputy marshal di Alpine (Texas). Una bevuta più forte del solito lo costrinse al licenziamento, dopodiché nel 1894 arrivò a El Paso. Ma i guai per Bass Outlaw sembrava non dovessero finire mai. Un giorno, mentre era intento ad esercitarsi  con la colt nel centro del paese, fu invitato a male parole dal Texas Ranger Joe Mc Kidrict ad astenersi da tale pratica. Per tutta risposta, Bass Outlaw indirizzò un primo colpo verso il Ranger che finì appena sopra il suo orecchio sinistro. Con un secondo colpo centrò la schiena del Ranger mentre quello stava cadendo. Il conestabile John Selman, un rappresentante della legge dal carattere difficile, che aveva speso la maggior parte della giornata nel tentativo di frenare l’esuberanza di Outlaw, si rammaricò del suo insuccesso appena intravide Mc Kidrict cadere per terra. Movendosi furtivamente dietro uno steccato, Selman sparò su Outlaw che a sua volta lasciò partire un colpo in direzione del conestabile. L’impatto del proiettile di Outlaw sullo steccato, riempì di polvere gli occhi di Selman che, sparando a casaccia, colpì Outlaw al petto. Ferito gravemente, Bass Outlaw, fece ancora in tempo a spedire due proiettili nella gamba destra di Selman prima di cadere in terra.

Quattro ore più tardi Bass Outlaw moriva nel letto di una prostituta invocando i nomi di amici che invece lo lasciarono solo. John Selman fu un killer e ladro di bestiame prima di arrivare a El Paso verso il 1890. Come la maggior parte dei suoi contemporanei, John Selman oggi probabilmente sorriderebbe all’idea dei films hollywoodiani sui duelli che vengono rappresentati con gli antagonisti che avanzano l’uno verso l’altro nella strada principale del paese, le pistole nella fondina , pronti ad estrarre al momento opportuno. La notte del 19 Agosto 1895 infatti, John Selman dette una classica dimostrazione di come si poteva affrontare il più temuto “gunman” della frontiera, l’uomo più veloce in assoluto della storia del west, John Wesley Hardin. Forse soltanto Wild Bill Hickok avrebbe potuto avere qualche chance in un eventuale confronto. Con quaranta morti sulla coscienza, Hardin fu alla fine arrestato dai Texas Rangers nel 1877 in Florida. Rinchiuso nel carcere di Huntsville nel Texas, cambiò radicalmente nei lunghi anni di detenzione. Studiò legge, divenne avvocato e quando fu graziato nel 1894, si trasferì a El Paso dove aprì uno studio legale.

Non più giovane, ormai sulla quarantina, era ancora capace di strappare l’applauso di un esperto come lo sceriffo Jeff D. Milton, un ex Texas Ranger che si diceva fosse nato con la pistola in mano.

Milton affermò pubblicamente che Wess Hardin era l’uomo più veloce con la colt che avesse mai visto.

A El Paso, Hardin, a cui era già morta la prima moglie, si trovò implicato in una storia con la donna di un ladro di cavalli, certo Martin Mc Rose fuggito tempo prima dalla città. L’infatuazione per la donna lo costrinse a trascurare lo studio legale e questo fu uno dei motivi che lo spinsero a riprendere certe sue vecchie abitudini. Martin Mc Rose nel frattempo, durante un tentativo di arresto da parte delle forze dell’ordine venne ucciso da Jeff Milton assieme al suo vice George Scarborough  e al Texas Ranger Frank Mc Mahon. A El Paso, intanto, la donna di Mc Rose venne arrestata per detenzione di arma da fuoco dal figlio di John Selman, anch’egli tra le forze di polizia. Le cronache del tempo ci dicono che Hardin, all’arresto della donna, avrebbe pronunziato parole di minacce verso il giovane Selman.

Quelle parole furono probabilmente la sua condanna a morte, perché il vecchio Selman, temendo per la vita del figlio, la notte del 19 Agosto 1895  gli scivolò alle spalle nel saloon Acme e lo freddò con un colpo alla testa. Nel 1896, John Selman Jr. fu arrestato a Ciudad Juarez per il sequestro di persona di una ragazza. Il vecchio Selman, padre del ragazzo, sollecitò l’aiuto di George Scarborough, il deputy di Jeff Milton. Scarborough rifiutò di aiutare il vecchio conestabile e ciò che successe in seguito tra i due appare poco chiaro. Nella notte del 5 Aprile 1896, John Selman si trovò di fronte a George Scarborough presso il “ Wigwam “ saloon. I due uomini si appartarono in un vicolo vicino e subito dopo si udirono quattro colpi di arma da fuoco. Alcuni testimoni più tardi dissero di aver trovato Scarborough in piedi vicino a Selman che era stato colpito al fianco destro, sul collo e nel ginocchio sinistro. La sua pistola non venne trovata e questo gettò qualche ombra sul comportamento di Scarborough. Il vecchio Selman morì il giorno successivo, il 6 Aprile 1896. Quando un tale di nome Cole Belmont, conosciuto come Kid Clark, testimoniò al processo asserendo di aver rubato la pistola di Selman, Scarborough venne scagionato e lasciato libero. Quattro anni più tardi, nell’Aprile del 1900, George Scarborough, alle dipendenze di una associazione di allevatori, si trovò ad inseguire in Arizona una banda di rapinatori di treni. Costoro si pensava fossero alcuni componenti del famoso “mucchio selvaggio” di Butch Cassidy.

Un proiettile sparato, pare, da Kid Curry ( Harvey Logan ) gli trapassò la gamba e finì per uccidere il suo cavallo. Portato a Deming nel New Mexico, Scarborough morì dopo aver subito l’amputazione della gamba ormai in cancrena. Anche George Scarborough come John Selman, John Wesley Hardin, Dallas Stoudenmire, George Campbell e Bass Outlaw, morì con gli “stivali ai piedi”.

Tra tutti i “gunmen” che fecero la storia di El Paso, solo Jeff Milton, il grande sceriffo, morì senza gli stivali ai piedi nel suo letto a Tombstone nel 1947 quasi novantenne. Le sue ceneri, per sua volontà, furono sparse sul deserto dell’Arizona.   

 

L'attacco. Il proiettile, nel suo tragitto, raggiunse anche il fianco sinistro di Dallas finendo per centrare il polmone. Doc sparò un secondo colpo che venne fermato dal portafoglio di Stoudenmire...

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Sotto: Wes Hardin

John Selman, che assassinò Hardin

Bass Outlaw, ucciso da Selman

Jeff Milton col suo vice, Scarborough

 

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