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A cura di Omar Vicari

Il marshal Stoudenmire

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er riportare l’ordine in città, l’11 Aprile 1881 venne nominato marshal Dallas Stoudenmire, uno dei più micidiali “gunfighters” che si fosse mai visto nel Texas. Egli sostituì nella carica Bill Johnson, una sorta di ubriacone che preferiva passare il tempo nei saloon della città. Alto quasi due metri, mascella quadrata, Dallas Stoudenmire era il tipo di uomo col quale era pericoloso anche solo scherzare. Se provocato, o se convinto di avere ragione, uccideva senza alcuna esitazione. Fosse vissuto nel ventesimo secolo, il suo portamento, la sua struttura fisica assieme a quel modo di fare che incuteva timore, ne avrebbero fatto un degno rivale del noto attore hollywoodiano John Wayne. Completamente privo del senso dell’umorismo, avrebbe certamente disprezzato quel genere di lavoro e, probabilmente, avrebbe preferito continuare a vivere mettendo le sue pistole al servizio del maggior offerente.

Nativo dell’Alabama, si era arruolato nell’esercito della Confederazione durante la guerra civile. Ferito più volte col 33° reggimento dell’Alabama, riuscì comunque a riportare a casa la pelle. Con la resa della Confederazione, Dallas Stoudenmire si ritrovò ad essere soltanto uno dei tanti sbandati che faticosamente cercavano di ricostruire quello che la guerra si era portato via.

Dopo aver tentato di dedicarsi all’agricoltura, non trovò di meglio che arruolarsi nella compagnia dei Texas Rangers. Gli storici hanno discusso a lungo a proposito del tipo di armi che Dallas usò ai tempi della vecchia El Paso. Alcuni asseriscono che usava portare nelle tasche interne del suo pastrano due Colt ’45 placcate in argento.

Jim Gillett, un altro famoso marshal contemporaneo di Stoudenmire, donò alla “Sul Ross” University di Alpine ( Texas ) due Colt Navy modello 1851 dal calcio di avorio. C’è da osservare che le due pistole hanno la canna troppo lunga per poter essere portate in una qualsiasi tasca interna di una giacca o di un pastrano. Gillett sosteneva che le pistole in questione erano appartenute a Dallas Stoudenmire e se lo diceva lui bisognava credergli visto che la sua credibilità non poteva essere messa in discussione.

Gordon Frost, un importante collezionista di armi di El Paso, è riuscito ad entrare possesso di una Colt ’44, appartenuta, secondo lui, a Dallas Stoudenmire. Si tratta di uno dei rari modelli di transizione del 1871-1872 a cavallo tra la  44 Army a percussione del 1860 e la Pacemaker  45 del 1873. La canna di tale revolver era stata tagliata sino a una lunghezza di circa due pollici in modo tale da poter essere portata nella tasca dei pantaloni. La pistola pare sia stata rimossa dalla tasca di Stoudenmire al momento della sua morte e questo ci conferma che non tutti i marshal del west sceglievano una Pacemaker ’45. Comunque, qualsiasi sei colpi portasse, Dallas Stoudenmire usò le sue armi con precisione micidiale.

Marshal da appena una settimana, Stoudenmire fu coinvolto in uno degli scontri più famosi e sanguinosi della storia del west. Il 14 Aprile 1881, un certo numero di cowboys messicani armati passarono il Rio Grande dirigendosi verso El Paso alla ricerca di due loro compagni e di una trentina di cavalli rubati. Il conestabile di El Paso, Gus Krempkau, che parlava lo spagnolo, accettò di accompagnare il gruppo di messicani al ranch di John Hale, nella Upper Valley, dove si diceva si trovassero i cavalli. Vicino al ranch, infatti, furono trovati tre dei trenta cavalli rubati e i corpi dei due messicani scomparsi. I due ragazzi erano stati evidentemente uccisi mentre tentavano di recuperare i cavalli rubati. I corpi dei due furono portati in città, dove una grossa folla con a capo John Hale e i suoi amici si era radunata presso il giudice locale per protestare contro la presenza armata dei messicani. A Gus Krempkau fu chiesto di fare da interprete presso il giudice. Verso mezzogiorno, l’inchiesta venne interrotta per permettere alla folla di disperdersi e ai messicani di riportare i due corpi al di là del fiume. Gus Krempkau ne approfittò per tornare al saloon vicino e ritirare la sua pistola e il suo fucile. All’interno del locale Krempkau si trovò faccia a faccia con l’ex marshal della città George W. Campbell, che  lo accusò di essere amico dei messicani. Campbell, furioso, gridò ai presenti: “Chiunque è amico dei messicani, deve essere impiccato subito”. Krempkau gli rispose: “George, spero che tu non ti riferisca a me”.

Campbell si limitò a minacciare col pugno per aria e se ne andò via. Nell’uscire dal saloon, Krempkau si scontrò con John Hale il quale irritato per come il conestabile aveva riportato al giudice la versione dei messicani, estrasse la pistola e sparò un colpo in direzione di Krempkau colpendolo a un polmone. Il conestabile si accasciò contro la porta del saloon, ma ebbe ancora la forza di estrarre la sua pistola. In quel preciso istante, Dallas Stoudenmire che stava pranzando presso un ristorante vicino, corse fuori con le pistole in pugno verso il saloon dove Krempkau era stato colpito. Colta al volo la situazione, Stoudenmire sparò un primo colpo in direzione di John Hale, un colpo che però colpì un innocente messicano che sfortunatamente si era trovato sulla stessa linea di fuoco. Hale si fece subito scudo dietro una colonna di adobe, ma quando mise fuori il capo, un secondo proiettile di Stoudenmire lo centrò in mezzo agli occhi uccidendolo all’istante.

Quando George Campbell vide Hale ripiegarsi su se stesso, cominciò a gridare, seppure con un pistola in mano, che quello non era il suo combattimento. Krempkau, che era ancora vivo, forse pensando che fosse stato Campbell a colpirlo, sparò verso l’ex marshal prima di perdere conoscenza. Il colpo di Krempkau lo raggiunse ad una mano e il revolver gli scivolò in terra.

Campbell, allora, raccolse la pistola con l’altra mano, ma proprio in quell’istante, Stoudenmire, che conosceva bene la sua pericolosità e probabilmente pensando che fosse coinvolto nel fatto, sparò due volte nella sua direzione. Colpito in pieno, l’ex marshal crollò per terra con un grido che gli si strozzò in gola. Stoudenmire gli si avvicinò e allora Campbell  con un filo di voce lo accusò di averlo assassinato a sangue freddo. Quando le pistole tacquero, i cittadini di El Paso erano sotto shock anche se visibilmente compiaciuti. Quattro morti nell’arco di un minuto era un evento difficile da realizzarsi persino in quelle selvagge città di frontiera. Per la sua “impresa”, Dallas Stoudenmire ricevette dai cittadini di El Paso un bastone da passeggio placcato d’oro.

Per l’uccisione di George Campbell, Stoudenmire non venne mai processato, forse perché l’ex marshal non era stato mai in sintonia col sindaco Solomon Schutz. George Campbell evidentemente era stato un personaggio scomodo per molti e il consiglio cittadino aveva appoggiato Dallas Stoudenmire. Nell’Aprile del 1882 Dallas Stoudenmire subì, a causa di vecchi rancori, un attentato da parte  di Bill Johnson, un altro ex marshal di El Paso. In quel momento Dallas si trovava in compagnia del cognato Doc Cummings. Le pallottole di Johnson fallirono il bersaglio, ma quelle di Dallas e di Cummings raggiunsero tutte il corpo di Bill.

L’increscioso episodio fece salire alle stelle la tensione a El Paso perché Stoudenmire accusò i fratelli Manning di essere i mandanti dell’agguato. A farne le spese fu il cognato di Stoudenmire, Doc Cummings, che venne assassinato in un saloon da Jim, Frank e Felix “ Doc “ Manning.

Dallas ne fu amareggiato e col tempo divenne intrattabile, anche a causa dell’alcool che aveva cominciato a bere. Il consiglio cittadino lo costrinse alle dimissioni e questo non fece che aumentare l’odio che ormai provava per i fratelli Manning.

La sera del 18 settembre 1882, Dallas Stoudenmire entrò nel Pony saloon dove ebbe modo di incontrare Jim e Doc Manning. Le cose precipitarono subito sebbene ci fosse stato un precedente tentativo di riappacificazione tra le parti compiuto dal consiglio cittadino.

Stoudenmire tagliò subito corto e apostrofò i Manning dicendo che qualcuno aveva mentito a proposito dell’assassinio di Doc Cummings. Felix “Doc” Manning ribatté dicendo che Stoudenmire non aveva mantenuto gli impegni presi dopo il tentativo di riappacificazione.

Sempre più su di giri, Dallas Stoudenmire urlò che chiunque affermava cose del genere diceva delle dannate bugie. Un istante dopo, sia Stoudenmire che Doc Manning avevano estratto le pistole.

Alcuni amici di Dallas  presenti nel saloon, nel tentativo di impedire lo scontro, spinsero l’ex marshal da una parte  facendogli perdere l’equilibrio. La frazione di secondo che Stoudenmire perse nel rialzarsi gli fu fatale perché Doc Manning sparò un primo colpo che colpì il suo braccio sinistro.

Il proiettile, nel suo tragitto, raggiunse anche il fianco sinistro di Dallas finendo per centrare il polmone. Doc sparò un secondo colpo che venne fermato dal portafoglio di Stoudenmire.

Benché gravemente ferito, anche Dallas riuscì a sparare un colpo in direzione di Doc Manning.

Il proiettile raggiunse l’arto superiore di Doc tra la spalla e il gomito causandogli una ferita che gli procurò un danno permanente per tutta la vita. A quel punto Dallas si gettò, con le forze che gli rimanevano, sul corpo di Doc Manning e i due uomini, avvinghiati, rotolarono letteralmente fuori dal saloon. L’istante successivo, Jim Manning, fratello di Doc, si precipitò anch’egli fuori dal locale e sparò un primo colpo in direzione di Dallas, un colpo che mancò il bersaglio e si infisse in una vicina insegna di barbiere. Jim Manning sparò allora un secondo colpo con più cura e stavolta il proiettile centrò la testa di Stoudenmire  che morì praticamente sul colpo.

L’era di Dallas Stoudenmire, l’uomo che aveva controllato El Paso col pugno di ferro, era finita.

Il corpo dell’ex marshal fu trasportato dalla moglie ad Alleyton (Texas), dove tutt’ora si trova sepolto nel cimitero locale. Il posto di Stoudenmire venne preso da Jim Gillett, un altro Texas Ranger dalla pistola facile.   

 

L'attacco. Il proiettile, nel suo tragitto, raggiunse anche il fianco sinistro di Dallas finendo per centrare il polmone. Doc sparò un secondo colpo che venne fermato dal portafoglio di Stoudenmire...

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Sotto: Dallas Stoudenmire

Campbell e Manning nel 1881

 

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