Boot-hill, i cimiteri del west
urante gli anni
selvaggi e prevalentemente senza legge della conquista del West,
qualcosa di molto simile ad un cimitero finiva per trovarsi vicino a
quasi ogni città o accampamento. Il cimitero era in genere l'ultimo
dei pensieri dei fondatori di una cittadina del west e non ci si
deve stupire di questo.
Infatti,
quando parliamo di cittadine, noi europei moderni siamo portati a
pensare a qualcosa di abbastanza ordinato e simile ai nostri paesi.
Non era certamente così. Le cittadine, o villaggi com'é meglio
definirli, nascevano e morivano con una velocità che oggi è
complicato immaginare ed accettare. Spesso si trattava solo di un
pugno di tende erette da qualche disperato in cerca di lavoro,
specialmente nei dintorni della ferrovia o delle stazioni
ferroviarie. Altre volte si trattava di baraccopoli spontanee nelle
zone in cui si cercava l'oro o altri metalli preziosi.
In generale,
dunque, la sopravvivenza finiva per impegnare duramente quei
coraggiosi pionieri e il cimitero era una roba di cui non si voleva
sentire l'esigenza. Il fatto è, però, che la gente moriva come e più
che in altri posti...
Poiché molta
della gente in tali insediamenti moriva piuttosto rapidamente e
all’improvviso, di solito con gli stivali (boots) indosso, e
veniva sepolta con gli stivali ancora ai piedi, questi cimiteri
divennero noti come “colline degli stivali” (boot hills).
La prima e più
famosa di tutte è la collina degli stivali di Tombstone, che fu
disposta a luogo di sepoltura nel 1878 e venne chiamata all’inizio
il Cimitero di Tombstone.
Su quella
rocciosa collina al limite della città riposano molti dei personaggi
leggendari della “città troppo dura per morire”.
[continua]
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