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A cura di Omar Vicari

Abilene

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opo aver riempito il loro cimitero di morti ammazzati, i cittadini di Abilene ritennero, dopo due anni, che forse era venuto il momento di porre un freno alla violenza che dilagava in città e allo scopo il consiglio comunale decise di ricorrere all’operato di un marshal.

La scelta cadde su Tom “Bear River” Smith, un poliziotto di New York arrivato nel west attorno all’anno 1860.

Senza sparare un colpo e solo con l’uso delle proprie mani, Smith ben presto ristabilì il rispetto dell’ordine e della legge ad Abilene.

Il 23 ottobre 1870 purtroppo Tom Smith veniva assassinato da Andrew Mc Connel e Moses Miles che opponevano resistenza all’arresto da parte del marshal. Il sindaco Mc Coy, nel 1871, scelse come sostituto di Smith il meglio che si potesse scegliere  tra i virtuosi della sei colpi : James Butler Hickok, meglio noto come “Wild Bill Hickok”.

Hickok a quel tempo era considerato già un semidio e, a parte altri due o tre pistoleri, non c’era uomo sulla frontiera che avesse il coraggio di affrontarlo in duello. Hickok e le sue colt erano una garanzia più sicura di una polizza sulla vita e questo tanto bastava a tener lontano le teste calde dal grilletto facile.

Abilene a quel tempo era il ritrovo di cowboy, ma anche di bari, assassini e pistoleri, insomma il meglio che la feccia umana potesse offrire. C’erano molti saloon e uno di questi, il “Bull’s Head” era di proprietà di Phil Coe e Ben Thompson che lo scrittore Emerson Hough definì come “ l’esempio perfetto della sei colpi”. Hickok era un maledetto nordista per tutti i texani e Phil Coe era texano. I due, pur rispettandosi a vicenda, non erano affatto amici.

Una  sera Coe infranse l’unica regola che Wild Bill aveva imposto ad Abilene, quella del divieto di sparare anche per futili motivi a cose o a persone. Quella sera Hickok stava tranquillamente cenando quando un colpo d’arma da fuoco risuonò in Texas street.

Di colpo Wild Bill raggiunse l’Alamo saloon da dove pare venisse lo sparo.

Entrò con le pistole in pugno, chiese il perché dello sparo e di nuovo uscì dal locale. Nell’uscire individuò Phil Coe e quando i due si trovarono di fronte, Coe si giustificò dicendo di aver sparato accidentalmente a un cane.

Poi, all’improvviso, invece di riporre la pistola nella fondina, il texano fece  partire un secondo colpo all’indirizzo di Hickok. Il proiettile sfiorò il fianco del marshal che rispose al fuoco.

Un secondo dopo Coe cadeva a terra colpito allo stomaco da un proiettile di Hickok. Nello stesso istante in cui il marshal colpiva Coe, Wild Bill si accorse di un’ombra  alle sue spalle e istintivamente con la velocità di un serpente a sonagli esplose un secondo colpo all’indirizzo di quello che poteva essere un potenziale pericolo.

Quella ombra purtroppo era il suo aiutante Mike Williams accorso in suo aiuto e che Hickok aveva centrato in pieno.

Nel 1871, ad Abilene, Hickok incontrò l’unico uomo forse in grado di fronteggiarlo: John Wesley Hardin. Ben Thompson, in contrasto con Hickok, tentò di usare il giovane texano contro il marshal, ma Hardin fece orecchie da mercante.

Hardin promise a Hickok di starsene tranquillo, ma poi trovò il tempo di accoppare un tizio che non aveva in simpatia i texani. Wes Hardin lasciò Abilene, ma tornò una seconda volta qualche mese dopo. In quel frangente accadde un fatto che non è chiaro quanto appartenga alla realtà e quanto alla leggenda.

Hickok, deciso ad arrestare il giovane texano, pare gli chiedesse le pistole.

Wes Hardin gliele pose tenendole per la canna, ma quando il marshal distese le mani per prenderle, Hardin le fece ruotare sul guardiamano: un secondo dopo Hickok guardava le bocche delle colt di Hardin che lo tenevano sotto tiro.

Sorge spontanea la domanda su chi dei due fosse più veloce. Non lo sapremo mai!

Tra di loro non ci fu mai uno scontro diretto, anche perché di certo si temevano a vicenda.

Per l’uccisione di Mike Williams, Hickok venne licenziato perché, come dissero i cittadini di Abilene, “spara troppo e non sempre nella direzione giusta”.

Il 1871 fu l’ultimo anno di gloria di Abilene. Il sindaco infatti, con una ordinanza del 1872, proibì l’ingresso in città delle mandrie e questo fece si che un’altra città lungo la ferrovia, assumesse il nuovo ruolo di regina del bestiame. 

 

Sicurezza. Hickok e le sue colt erano una garanzia più sicura di una polizza sulla vita e questo tanto bastava a tener lontano le teste calde dal grilletto facile.

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Sotto: In città i cowboys andavano a svagarsi nei saloon

Saloon a Dodge

Main street a Hays City

Wichita, città del bestiame

Abilene, altra città del bestiame

Altra città del bestiame: Caldwell

Wichita nel 1871: edifici tutti in legno

Dodge City alle origini

Ellsworth nel 1872

Newton (Kansas)

Una strada di Dodge

 

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