Battaglia a Blazer's Mill
uando Roberts scoprì di essere in quella lista,
decise velocemente di levare le tende da Lincoln e scappare. Il 2
Aprile vendette il suo ranch ad un tizio di Santa Fe, che gli spedì
il saldo al post office di Blazer’s Mill.
Brazer’s Mill era un ammasso di edifici in legno lungo la riva nord
del Tularosa, un piccolo fiume che provvedeva all’alimentazione del
mulino, ed era gestito dal dottor Joseph Hoy Blazer, un dentista.
Gli alberi venivano abbattuti dalle vicine montagne, trascinati al
mulino e segati sottoforma di tavole e assi.
L’area era affittata dal governo federale e serviva come quartier
generale dell’Agenzia Indiana dei Mescalero, con Frederick Godfroy a
dirigerla. Lo Stato vi allevava bestiame bovino
da destinare agli indiani della zona. Blazer,
con l’aiuto del figlio e di altri uomini, dirigeva il mulino e di
tanto in tanto svolgeva anche il ruolo di dentista e postino.
Blazer aveva costruito una casa a due piani di adobe
nell’eventualità di un attacco indiano, ma in quel momento veniva
utilizzata come sede dell’Agenzia, ed era occupata da Godfroys. Sul
retro vi era un’ampia stanza che serviva da emporio. La parte
anteriore dell’edificio comprendeva un ristorante, gestito da Giara
Godfroy, moglie dell’agente indiano. Più avanti, c’erano degli
edifici di adobe ad un piano, uno dei quali era la casa di Blazer, e
un altro il suo ufficio, anche se alcuni dicono che fosse
nell’angolo nord-ovest dell’agenzia. Quel
giovedì mattina (4 Aprile 1878), Roberts arrivò presto all’ufficio
postale per ritirare i suoi soldi. Quando Blazer gli disse che non
erano ancora arrivati, lo invitò dentro a fare colazione. Roberts
smontò dal mulo ed entrò nell’edificio. Mentre stavano bevendo il
caffé, un apache Mescalero che stava radunando il bestiame si
precipitò da Blazer, dicendo che c’erano degli uomini che avevano
ucciso un capo e lo stavano mangiando. Dalla descrizione che ne fece
l’indiano, Blazer riconobbe i Regolatori e consigliò a Roberts di
scappare, in quanto la banda sarebbe potuta capitare al mulino.
Roberts acconsentì e, prima di salire in sella, disse a Blazer di
inviare la sua eventuale posta a Las Crucis, dove si sarebbe
stabilito. Dopodichè spronò lungo la pista di Las Cruces, circa 100
miglia a sud-ovest, trascinandosi dietro il cavallo con le
provviste.
Stava cavalcando da un’ora, quando vide la banda dei Regolatori che
cavalcava verso il mulino di Blazer. Si nascose tra gli alberi, e
potè così riconoscere Billy the Kid, Bowdre, Brewer e gli altri.
Continuò a cavalcare per altri venti minuti, fin quando non vide il
carretto che portava la posta all’ufficio postale. Girò il cavallo,
e seguì nuovamente la pista verso il mulino di Blazer.
I Regolatori, dopo l’uccisione di Brady, si erano ormai allontanati
definitivamente da Lincoln, almeno fin quando le acque non si
fossero calmate, ed avevano iniziato a battere la campagna in cerca
di altri componenti della banda di Dolan da poter uccidere. Alla
fine, avevano pensato che Roberts si sarebbe diretto da Blazer, e
così fecero anch’essi. Quel giorno la banda era composta da Billy
the Kid, John Middleton, Charlie Bowdre, Frank Coe e suo cugino
George Coe, Stephan Stevens, Doc Scurlock, McNab, Henry Brown, Dick
Brewer e Waite. Arrivarono al mulino, scesero da
cavallo e ordinarono che i loro cavalli venissero rifocillati e
abbeverati. Blazer, dopo averli accolti, seppur con riluttanza,
chiamò il figlio Almer e due suoi amici, Si Maxwell e Willie Pits,
dicendogli di condurre i cavalli prima al torrente e poi ai corral a
sud dell’agenzia. Poi disse alla banda che c’era un pasto caldo a
disposizione.
I banditi presero i fucili dai foderi ed entrarono in casa. Si
sedettero al lungo tavolo di legno e vennero serviti.
Nel frattempo Roberts era arrivato su un’altura, da cui poteva
scorgere il mulino, ma non il recinto con i cavalli, né tantomeno i
suoi inseguitori all’interno del ristorante. Convinto che avessero
proseguito oltre, Roberts legò il cavallo e condusse il suo mulo giù
per il pendio, fino al mulino.
Superato il torrente, si fermò a chiacchierare con i ragazzi, ma
essi non dissero niente riguardo l’arrivo dei Regolatori.
Continuò ad avanzare, si fermò all’angolo sud-ovest dell’agenzia e
legò il mulo. Poi, sapendo che Blazer non
consentiva l’ingresso nel ristorante a chiunque fosse armato, si
slacciò il cinturone e lo appoggiò attorno al pomolo della sella.
Lasciò anche il suo fucile nel fodero e si avviò verso il
ristorante. Aveva fatto pochi passi, quando vide numerosi fucili
appoggiati ad un muro del ristorante. Si fermò e in quel momento
qualcuno, dalla porta anteriore, gridò “Roberts è qui!”. Buckshot si
girò, corse verso il mulo ed afferrò il suo fucile. Avvisò i tre
ragazzi di allontanarsi e corse verso l’angolo, appoggiandosi con la
schiena sul muro ovest.
Brewer disse a Frank Coe, vecchio amico di Roberts, di ordinare allo
stesso di arrendersi. I due uomini parlarono per diversi minuti, ma
alla fine Roberts disse: “No, mai vivo! Billy the Kid è con voi, e
ci penserà lui ad uccidermi”. La settimana
prima, Roberts aveva tentato di uccidere il Kid sparandogli mentre
usciva da una casa nella città di San Patricio. Billy aveva giurato
di vendicarsi alla prima opportunità, uccidendo Roberts.
Roberts seppe anche di ciò che i Regolatori avevano fatto a Morton e
Baker. Disse: “Se fosse per voi, Brewer e Coe, io mi arrenderei. Ma
con voi ci sono anche Bowdre e Billy the Kid, ed io non mi
arrenderò!”. Quando divenne chiaro che il
tentativo non avrebbe avuto successo, Brewer ordinò a Middleton,
Bowdre e Coe di arrestarlo. Arrivati di fronte a Roberts, Bowdre gli
ordinò di alzare le mani, ma Roberts gridò “No!” e sparò. La
pallottola colpì la fibbia della cintura di Bowdre, gettandolo a
terra, quindi rimbalzò e fracassò il dito che George Coe teneva sul
grilletto, rendendoglielo inutilizzabile per sempre. La maggior
parte dei testimoni dicono che Roberts e Bowdre spararono nello
stesso momento. Secondo Coe, “Bowdre sparò a Roberts e il colpo lo
trapassò da parte a parte […]”. Middleton rimase assordato dagli
spari, e indugiò in piedi, immobile. Roberts gli sparò nel petto.
Quando udirono gli spari, gli altri membri della banda uscirono
dalla casa. Roberts, ferito, arretrò. Secondo gli storici, Roberts
si fermò lungo il muro e dentro la rientranza dell’ingresso
dell’agenzia, sparò altri tre colpi e corse via.
Secondo lo storico Frederick Nolan, tuttavia, come scrive nel suo
libro The West of Billy the Kid, “mentre la sparatoria si svolgeva
fuori dall’agenzia, Roberts indietreggiò sparando, fin quando arrivò
alla casa di adobe ad un piano”. In ogni caso, una delle pallottole
colpì il manico della pistola che Doc Scurlock teneva nella fondina
e corse giù lungo la sua gamba, mentre un’altra sfiorò il braccio di
Billy the Kid. Il Kid, come avrebbe detto lui
stesso tre anni più tardi, nell’Aprile del 1881, sarebbe corso verso
il mulo di Roberts e avrebbe visto la pistola appesa alla sella.
Sapendo il tipo di fucile che Roberts utilizzava – un’arma a sei
colpi – ne dedusse che, non essendosi portato dietro le munizioni,
ne fosse rimasto sprovvisto.
Così corse verso l’angolo, lo girò e scivolò lungo il muro verso la
porta dove aveva sostato Roberts. Non vi era ancora arrivato, che
sparò verso Roberts: la pallottola attraversò la porta e si ficcò
nell’anca di Roberts, risalendo fino a raggiungere lo stomaco.
Ferito da Bowdre o da Billy the Kid, Roberts si rintanò nella casa
di adobe ad un piano, chiuse la porta e la barricò con un materasso,
quindi prese il fucile di Blazer – uno Springfield .45-.70 ad un
colpo – si appostò alla finestra e attese che qualcuno si facesse
vedere.
Nel frattempo Brewer si posizionò su una catasta di legna nei pressi
del corral, di fronte alla casa di adobe. Sparò alcuni colpi in
direzione della porta, ma Roberts si accorse di lui e puntò il
fucile nella sua direzione. Brewer sparò di nuovo, ma il colpo di
Roberts partì subito dopo, gli entrò nell’occhio sinistro e lo
uccise all’istante.
Il Kid provò a convincere Blazer a far uscire il suo amico, ma il
dentista era impegnato con gli altri feriti.
Vista la situazione, i Regolatori risalirono a cavallo e scapparono
via, portandosi dietro il cavallo di scorta di Roberts e senza
pagare il pranzo.
Non appena furono andati via, Blazer tentò di chiamare Roberts ma
non ebbe risposta. Dopo vari tentativi, chiamò Johnny Ryan, un amico
di Roberts, e ai richiami di quest’ultimo Roberts rispose. Ryan
entrò seguito da Blazer. Sistemarono Roberts il più comodamente
possibile e mandarono a chiamare un dottore da Fort Stanton. Il
medico arrivò la sera stessa, e operò Roberts alla luce di una
candela tenuta da Blazer. Disse che la pallottola era entrata
dall’anca, era risalita e aveva leso organi vitali e tranciato
un’arteria. Roberts non sarebbe sopravvissuto fino al mattino.
Tuttavia sarebbe morto il giorno dopo, a mezzogiorno.
Mentre il dottore stava operandolo, Roberts iniziò a parlare,
dicendo di essere stato uno stupido a far ritorno al mulino. Disse
anche che era stato colpito a morte dal Kid.
Questo non concorda con quello detto da Coe, testimone attendibile
dei fatti, alle autorità. Secondo la sua versione, ad uccidere
Roberts sarebbe stato il colpo di Bowdre. Inoltre, la sparatoria
sarebbe avvenuta nella casa ad un piano, non in quella dell’Agenzia.
Gli storici sono d’accordo. Roberts venne messo
in una bara costruita la mattina dopo e seppellito accanto a Brewer
su una bassa collina. Non vennero erette lapidi.
Middleton avrebbe recuperato dalle ferite e continuato a cavalcare
con i Regolatori (benché la ferita al torace potrebbe essere stata
una delle cause della sua morte, otto anni più tardi), l’indice e il
pollice di George Coe dovettero essere amputati.
Billy the Kid, Charlie Bowdre, John Middleton, Doc Scurlock, George
Coe e molti altri furono accusati dell’uccisione di Buckshot Roberts.
A fine Marzo 1881, il Kid – che era stato catturato a Stinking
Springs, Territorio del New Mexico, il 21 Dicembre 1881 (in quella
battaglia era morto Charlie Bowdre) – fu processato a Mesilla e si
dichiarò innocente. Ira Leonard, avvocato difensore, disse che la
battaglia si era svolta su proprietà privata e che il governo non vi
aveva autorità. L’accusa venne allora respinta, ma ciò non tolse
alla corte di accusare il Kid per l’assassinio dello sceriffo Brady.
Il fuorilegge si dichiarò innocente, ma fu condannato
all’impiccagione, da svolgersi il 13 Aprile 1881.
Come sappiamo, però, riuscì a fuggire, e venne ucciso la notte del
13 Luglio da Pat Garrett.
Il vero eroe della sparatoria di Blazer’s Mill, nonostante sia
morto, è stato sicuramente Buckshot Roberts, un uomo che grazie a
questo evento entrò nella Storia, o sarebbe rimasto uno dei tanti
vagabondi della Frontiera. |