Il coltello Bowie
e c'è un oggetto che ben rappresenta l'epopea avventurosa e
leggendaria del west, arrivando persino ad incarnare lo spirito
americano, ebbene questo è il "Bowie", il coltello più famoso
dell'intera storia degli stati Uniti.
In parte deve la sua stessa fama a quella del suo leggendario
possessore, quel Jim Bowie che morì da eroe ad Alamo dopo una vita
perlomeno controversa.
Il Bowie è quell'enorme coltellaccio caratterizzato da una lunga
lama (fino a 30 cm!) e dalla punta a doppio filo leggermente ricurva
all'insù.
La sua origine si perde al confine tra realtà e leggenda, tanto che
non sappiamo con precisione a quale dei Bowie si debba l'idea di
realizzare un simile pugnale, se a James (Jim) o a Rezin.
Soffermandoci un attimo sul racconto leggendario più accreditato,
troviamo un giovane Rezin P. Bpwie impegnato in una durissima caccia
al bisonte nel 1827. Uno sparo ed ecco che l'animale, ferito, si
lancia, testa bassa, contro il cacciatore, travolgendolo mentre è a
cavallo. Per Rezin sembra non esserci via di scampo; non è possibile
ricaricare l'arma in pochi istanti convulsi. La mano destra scivola
velocemente sul fianco, dov'è alloggiato un coltellaccio. E' un
attimo e la lama penetra in profondità nel collo del gigantesco
bisonte, uccidendolo sul colpo. La forza del colpo, però, fa
scivolare le dita di Rezin fin sopra la lama, procurandogli alcune
ferite profonde e arrivando quasi ad asportargli il pollice.
Questo racconto è verosimile, perchè trova conferma in molti
resoconti dell'epoca. A questo punto alcuni sostengono che Rezin,
forte di quella drammatica esperienza si sia recato da un fabbro
molto famoso a quel tempo, un certo Jesse Cliffe, per farsi
costruire un coltello più adatto alla vita della frontiera. E'
quello il momento in cui un fabbro ed un giovane "inventano" il
Bowie come lo conosciamo oggi: una lunghissima e larga (circa 3 cm)
lama separata dal manico abbastanza sottile da due guardie
metalliche.
Fin qui si direbbe che tutto va bene. A questo punto, però, entra in
scena il fratellino di Rezin, quel Jim che sarebbe divenuto famoso
con la battaglia di Alamo. A lui, infatti, viene prestato il Bowie
appena realizzato dal fabbro di cui abbiamo parlato.
Jim era un personaggio abbastanza controverso fin da allora. Era
mutevole di carattere e sempre piuttosto ruvido e spigoloso e aveva
lasciato un pessimo ricordo di sé ovunque fosse passato.
I tre fratelli Bowie hanno i natali combattuti. Su tutti, però, il
più combattuto è quello di Jim, visto che ben tra stati americani
sostengono che nacque entro i propri confini. Di sicuro c'è che la
famiglia Bowie visse dopo il 1814 in Louisiana dove i tre fratelli
si mantenevano cacciando nelle paludi, una vita alquanto monotona e
inadatta a giovani irrequieti e desiderosi di avventura. Si
dedicarono allora alla fiorente tratta degli schiavi e, per buona
misura, intrattennero ottimi rapporti persino con il corsaro Jean
Lafitte. Con i soldi guadagnati si dedicarono anche al più normale
commercio di legname. Almeno fino al 1827, quando il giovane Jim
decise di imprimere un cambiamento di rotta alla sua vita. Ebbe un
alterco con un tale che un paio di anni prima lo aveva minacciato.
Questo alterco si svolse durante un duello a cui Jim presenziava
come padrino. Per farla breve diciamo che la zuffa finì con una
sparatoria che procurò ben 2 ferite a Jim che riuscì a sopravvivere
in virtù del suo fisico prestante (era alto oltre 1 metro e 80
centimetri, un vero colosso per quei tempi). Nonostante queste due
ferite alla coscia ed alla spalla, Jim riuscì ad agguantare il Bowie
che gli aveva prestato il fratello e ad uccidere uno dei rivali con
una stoccata precisa e ben assestata e ferì malamente un altro
contendente, arrivando quasi ad amputargli un braccio.
Era l'inizio della leggenda, non di Jim, beninteso, ma del Bowie!
Da quel momento in poi, Jim lo scapestrato avrebbe utilizzato il
coltello per levarci dai pasticci in ben più che un'occasione. Il
Bowie divenne il suo infaticabile e fedele compagno di vita.
Viene ricordato un altro episodio particolarmente drammatico che
rende chiaro che tipo di uso facesse del coltello il giovane Jim.
Si tratta dello scontro con un certo Jack Sturdivan. Accadde in un
saloon di Natchez in cui i due litigarono a lungo prima di
accordarsi su un duello all'arma bianca e senza regole in cui i due
contendenti avrebbero combattuto con la mano sinistra legata l'uno
all'altro. Dopo una serie di finte e contro-finte andate a vuoto, un
colpo di Jim andò a segno su un braccio del rivale. La forza del
colpo e le indubbie qualità della lama lasciarono il povero
Sturdivan con un braccio penzoloni, quasi amputato.
La faccenda non finì così. Tre amici dello sconfitto si accordarono
per farla pagare a Jim Bowie. Perciò lo intercettarono qualche
giorno dopo mentre era a cavallo. Anche in questo caso, l'abilità di
Jim e la maestria nell'uso del Bowie ridussero a mal partito gli
avversari. Uno fu decapitato con un colpo netto, il secondo riuscì a
ferire Jim ad una gamba ma ne ebbe in cambio un fendente che lo
uccise sul colpo, mentre il terzo ebbe il cranio fracassato da un
ultimo colpo.
Le vicende del coltello Bowie ebbero una piccola sosta in
concomitanza con il matrimonio di Jim che sposò Maria Ursula
Veramandi, figlia del Governatore del Texas.
La calma durò molto poco perchè la povera Maria ed il figlioletto
dei due morirono a causa del colera.
Negli anni seguenti Jim si schiera con i Texani che vogliono
l'indipendenza dal Messico, anche a costo della guerra. E la guerra
arrivò, impersonata dalle truppe messicane guidate dal generalissimo
Santa Ana. Data la disparità di forze in campo si arrivò piuttosto
velocemente all'episodio più famoso della guerra tra texani e
messicani, Alamo. Jim Bowie ebbe l'ultima occasione per consegnare
alla leggenda il suo famosissimo coltello. Infatti, nonostante fosse
costretto a letto da una brutta polmonite, la sera del 6 marzo 1836,
quando ci fu l'attacco finale dei messicani, Jim Bowie si scagliò
contro i soldados in furiosi corpo a corpo che lasciarono sul campo
- si dice - ben 26 militari. Verità o leggenda? Difficile dirlo, ma
in ogni caso la leggenda del coltello Bowie era arrivata a
definitiva maturazione.
Quanto alle caratteristiche tecniche del coltello, divenute in
seguito alquanto variegate, è persino impossibile risalire a quelle
originarie.
Vi sono almeno due diverse versioni accreditate: una attribuita a
Rezin ed una a Jim Bowie.
Dalla documentazione in nostro possesso possiamo descrivere il primo
prototipo come un coltello da caccia a lama dritta e punta "clip
point" con un solo tagliente lungo 230 mm circa e controfilo
affilato dello spessore di ben 30 mm.
Nel 1830 Rezin fece realizzare parecchi esemplari di lusso da
Searles e Schively, artigiani di Filadelfia. Alcuni di essi sono
arrivati fino ai nostri giorni e sono caratterizzati da uno stile
mediterraneo, ingentilito da incisioni e materiali preziosi.
Il decennio 1830-1840 fu quello del boom del coltello Bowie. Gli
artigiani americani ne produssero moltissimi, pur non avendo
esattamente idea di come fosse modello originale. Per questo il
Bowie è la lama più controversa della storia della coltelleria. In
generale possiamo dire che bastava che un coltello fosse
mastodontico perchè la gente lo chiamasse "Bowie".
Il maggior successo del Bowie lo si ebbe nel periodo della Guerra
Civile Americana, perchè l'esercito confederato si dotò di quel tipo
di coltelli. Ma fu anche la fine delle grandi vendite. Le armi da
fuoco erano ormai mature e soppiantarono rapidamente l'arma bianca,
anche nei più remoti avamposti della frontiera.
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