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A cura di Maurizio Biagini

Dono dello Spirito

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er molte tribù indiane le frecce erano considerate sacri doni del Grande Spirito. Il celebre capo Apache Geronimo raccontò una versione del mito della Creazione degli Apache Chiricahua, secondo cui un grande uccello (l'aquila) avrebbe diviso con gli Apache il suo arco e le sue frecce, insegnando loro come utilizzare queste armi.

Uno dei miti della creazione degli Cheyenne, fa riferimento a 4 "Mahuts" o frecce medicina, donate dal creatore  Maheo ad un uomo chiamato Sweet Medicine che divenne così il profeta della sua gente. Senza i "Mahuts" non ci sarebbe stata alcuna tribù Cheyenne, così le 4 frecce erano custodite in uno speciale tepee da una società Cheyenne conosciuta come "i custodi della freccia".

Molti guaritori utilizzavano frecce nei riti di guarigione ed erano perciò tenuti in grande considerazione dalla loro gente, essendo appunto la freccia un legame diretto con il Grande Spirito.

Tra i Chemehuevi , lo sciamano della freccia era un medicine man capace di guarire le ferite da freccia attraverso la "freccia medicina".

Anche gli Yuma, una popolazione confinante, si avvalevano dei servizi degli sciamani della freccia Chemehuevi, mentre i Modoc lanciavano talvolta frecce sacre nel terreno circostante il corpo del malato per conservare l'anima del paziente intatta e far fuggire la malattia.

Una suggestiva tradizione era invece diffusa tra gli indiani Pima; per guarire persone ferite o malate, gli uomini medicina erano soliti lanciare frecce contro gli spiriti malvagi che si pensava circondassero i pazienti.

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Riti. Molti guaritori utilizzavano frecce nei riti di guarigione ed erano perciò tenuti in grande considerazione dalla loro gente.

 

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