L'ultimo atto
l giorno dopo aver scritto
la lettera alla moglie, il 2 agosto 1876 alle 16, si unì ad una
partita di poker nel Carl Mann Saloon No. 10. Gli altri giocatori
erano Charles Rich, un pistolero, il col. Stapleton, Carl Mann
stesso ed il cap. Willie Massie, un pilota dei battelli a vapore del
Missouri.
Hickok ebbe una breve
conversazione al bancone con Harry Young, prima di accomodarsi. Fu
l’ultimo a sedersi e l'unica sedia rimasta libera dava le spalle
alla porta posteriore. Hickok, che per precauzione sedeva sempre con
le spalle al muro, domandò a Charles Rich di scambiarsi di posto.
Rich sorrise, prendendo in giro Hickok insieme agli altri, e restò
al suo posto.
Un vagabondo del posto, tale
McCall, entrò nel salone inosservato, era conosciuto, di tanto in
tanto faceva qualche lavoretto nel locale. McCall iniziò a muoversi
piuttosto casualmente, andò poi verso la porta posteriore, dietro la
sedia di Hickok. Una volta là, si fermò e guardò il gioco per alcuni
minuti. Hickok e Massie stavano discutendo sull'abitudine del
capitano di allungare lo sguardo sugli scarti degli avversari. Gli
altri giocatori erano concentrati sulle loro carte.
Nessuno stava facendo
attenzione a McCall. Improvvisamente nel locale si udì un fragore
forte, McCall aveva tirato fuori dalla tasca del suo soprabito un
revolver di calibro 45 ed aveva sparato a Hickok colpendolo alla
testa da meno di un metro di distanza. Hickok rimase sospeso per un
momento, come se il tempo si fosse fermato, poi si riversò
all'indietro e le carte che teneva in mano caddero sul pavimento.
Quella mano, che comprendeva un paio di assi ed un paio di otto,
diventò famosa come “la mano del morto”.
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