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a cura di Adriano Favaro - tratto da Il Gazzettino

Si tratta di un falso storico?

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o abbiamo trovato scritto e lo troviamo ancora in migliaia di T-shirt indossate da giovanette, omoni e qualche imprenditore in vena lirica. Un santino ecologico ma anche un bellissimo falso. E’ il mitico discorso di Capo Seattle, che si rivela solo una leggenda urbana, scritto in tempi diversi da un politico locale e uno sceneggiatore cinematografico, con qualche aggiunta qua e là. Parola di Sandra Busatta ragazza del Lido che sapeva giocare agli indiani meglio dei suoi coetanei, professoressa a Padova, con la sorella Flavia, attente e critiche studiose dei costumi indiani del nostro paese. Questa volta Sandra ci racconta la storia di questo falso, di un testo – il discorso ai bianchi di Capo Seattle – che appare nel 1969 grazie al lavoro di William Arrowsmith, poeta e scrittore che lo pubblica ritraducendo e modernizzando il testo che, nel 1887, appare ad opera di un volenteroso e romantico medico Henry A.Smith, impegnato nella politica locale.

Arrowsmith lesse la sua versione ad un raduno ecologista e Ted Perry, suo collega all’università del Texas, gli chiede di poterlo utilizzare nella sceneggiatura di un documentario commissionatogli dalla Chiesa battista. Perry ammetterà: ” Ho utilizzato il 10% del testo originale e poi ho inventato tutto, letterariamente “.

Nel 1972 invece il filmato – per iniziativa del produttore che cristianizza ancora di più il testo – diventa la “ lettera” di Capo Seattle al presidente degli USA Pierce. Perry, dopo essere passato per un falsario - fatica vent’anni protestando per cercare, spiegare l’inganno dicendo che era lui il vero autore – alla fine si ritira, nel 1992, nel Vermont e rifiuta di ritornare sull’argomento. E’ lui che ha scritto la versione che ha conquistato milioni di persone al mondo (e che il popolo di Seattle considera una specie di manifesto-bibbia) e che ha fatto dire al monsignor Bruce Kent, il cappellano nazionale di Pax Christi, società unita per la propagazione del Vangelo in Gran Bretagna: ” Penso veramente che sia il quinto Vangelo”.

Alcuni stralci dell’intervista…….

(…) E il suo discorso?

Ogni anno gli archivi nazionali, la Smithsonian Institution, la biblioteca del Congresso e l’agenzia d’informazione degli USA ricevono numerose richieste per avere il testo originale del discorso (…) “sfortunatamente – scrive l’archivista Jerry L. Clark nel 1985 – nessuno è stato in grado di trovare né la lettera né un testo affidabile del discorso”. Il testo appare spesso nelle antologie di letteratura e oratoria indiana, ma questo capolavoro d’eloquenza non ha alcun fondamento storico.

Inventato?

Rudolf Kaiser, uno dei primi a scoprire la verità (1989) esprime bene il senso di frustrazione che lo colse quando tentò di conoscere l’origine di questo “manifesto di sentimento e pensiero ecologico”: dopo aver inseguito il testo attraverso le varie organizzazioni ambientaliste che lo avevano citato a cascata, come nel gioco dell’oca veniva sempre rimandato al punto di partenza. (…)

Qualche testo esiste

I verbali del consiglio per il Trattato di Point Elliot del 1858, secondo molti l’occasione in cui Seattle pronunciò la sua orazione, contengono due dichiarazioni rivolte al governatore Stevens (…)

 

Falso?. Perry, dopo essere passato per un falsario - fatica vent’anni protestando per cercare, spiegare l’inganno dicendo che era lui il vero autore – alla fine si ritira, nel 1992, nel Vermont e rifiuta di ritornare sull’argomento. E’ lui che ha scritto la versione che ha conquistato milioni di persone al mondo.

 

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