Capo Seattle
vero, c’é stato Capo Seattle. Fu anche un
grande guerriero, capo tribù e finissimo diplomatico “in pectore”,
questo è fuor di dubbio. Però, lasciatecelo dire con serenità: è
davvero difficile che il “discorso” di Capo Seattle, così come è
arrivato fino a noi, sia autentico. Credo che i contenuti siano
stati condivisi da Capo Seattle, come pure dalla gran parte dei
popoli indiani che si sono trovati nella morsa della cultura armata
dei bianchi. Sono sensazioni e pensieri che possono essere ritrovati
in molti altri discorsi di capi e guerrieri indiani.
Sentite questo passaggio: “Inquinate pure i posti in cui dormite e
una notte o l’altra morirete soffocati dalla vostra stessa
mondezza”. Suvvia, cose di questo genere erano lontanissime dal
sentimento del tempo soprattutto perché non vi era una vera
emergenza-rifiuti.
O quest’altra: “Ho visto migliaia di carcasse di bisonti lasciate a
marcire nella prateria dopo il passaggio di un treno…” Che fantasia!
Capo Seattle non lasciò mai Puget Sound per cui mai e poi mai, da
vivo o da morto, potrebbe aver visto un treno o i bisonti.
La verità plausibile è che nel 1854 il Governatore Stevens tentò di
comprare Puget Sound dai Suquamish e in questa occasione Capo
Seattle - che, badate bene!, non parlava la lingua inglese – tenne
un discorso che pare sia stato tradotto da un certo Dr. Henry A.
Smith che ne pubblicò una sua “versione” nel 1887. Eccola di
seguito: "There was a time when our people covered the whole land as
the waves of a wind-ruffled sea covers its shell-paved floor, but
that time has long since passed away... I will not mourn over our
untimely decay, nor reproach my paleface brothers for hastening it,
for we too may have been somewhat to blame... Our dead never forget
the beautiful world that gave them being. They still love its
winding rivers, its great mountains and its sequestered vales, and
they ever yearn in tenderest affection over the lonely-hearted
living, and often return to visit and comfort them... Every part of
this country is sacred to my people. Every hillside, every valley,
every plain and grove has been hallowed by some fond memory."
La lasciamo in lingua inglese di modo che chiunque ne abbia voglia
possa tradursela e rendersi conto di quanto ci sia di artificioso in
tutta la faccenda. |