Quanto alla sua morte...
evin Mulroy, nel suo libro “Freedoom on the Border”, afferma che
Bullis e i suoi Seminoles negri sorpresero Alsate e la sua banda
nella loro rancheria sulla Sierra del Carmen, uccidendo due
Mescaleros, uno dei quali era Alsate. Questo però non può
corrispondere al vero, posto che il Tenente Bullis, nella sua
dichiarazione, disse: “Uccidemmo due Indiani, ne ferimmo tre,
catturammo circa 30 cavalli e muli e distruggemmo il loro
accampamento.”
Se Alsate fosse stato ucciso in questo combattimento, il suo nome
sarebbe stato incluso nella testimonianza di Bullis. Inoltre, la
testimonianza di Bullis porta la data del gennaio 1878, e il
combattimento sulla Sierra del Carmen viene datato nel novembre
dell’anno prima, quindi nel 1877.
La prova finale, documentata, si trova nella circolare n° 12 del
Governo dello Stato del Coahuila, quella che riporta la fuga (vera o
falsa che fosse...) di Pedro Muzquiz alias Alsate, dalla famigerata
prigione de La Acordada di Città del Messico. La data della fuga è
del 21 dicembre 1879, mentre la circolare n° 12 è del 4 marzo 1880.
Per quanto riguarda la data di morte di Alsate, Raffaele D’Aniello,
nel suo “Dizionario degli Indiani D’America”, incorre in una svista;
anche se le 2 fonti - da cui egli trae la sua breve biografia di
Alsate - sono di tale Johnson (Young Fight on Thankgiving Day) e
dell’autorevole Dan Thrapp (Enciclopedia of Frontier Biography).
Nel testo citato, D’Aniello riporta che: “Alla fine del 1878 i
messicani di San Carlos, nello stato del Chihuahua, convinsero
Alsate e la sua banda a scendere in città per firmare un armistizio,
lo colmarono di doni e di molti liquori. Quando la maggior parte
degli Apache furono tanto ubriachi da non tenersi in piedi, i
messicani cominciarono a sparare uccidendo numerosi guerrieri e
facendo prigioniero Alsate assieme a circa 200 compagni. Dopo alcuni
mesi di prigionia, Alsate e i capi Zorrillo e Colorado furono
fucilati a Ojinaga, la città di fronte a Presidio (Texas).”
Secondo Williams, Alsate fu giustiziato e sepolto nel Presidio del
Norte. Williams ebbe questa informazione da Natividad Lujan, che
conobbe Alsate a San Carlos, fin da quando erano bambini.
Mentre Elton Miles riporta che il giornalista Glenn Burgess
intervistò un nipote di Alsate intorno agli anni 1950, il quale
riferì che Alsate venne giustiziato a San Carlos.
D’altra parte, Cecilia Thompson scrisse che “Ruperta Gongora,
sposata con Anastasio Lujan e che viveva a Shafter (Texas) nel 1887,
si ricordava che quando il capo Apache Alsate venne catturato sentì
molta pena per lui, e credeva che furono i soldati messicani a
giustiziarlo.”
Ma è quasi certo che il mezzosangue Alsate alias Pedro Muzquiz,
l’ultimo valoroso Nantan degli Apache-Chisos e discendente diretto
di una potente e antica famiglia Messicana, venne giustiziato
(nonostante l’intercessione del capitano Francisco Arzate)
approssimativamente nel 1882 al Presidio del Norte, dopo che il
colonnello Ortiz gli tese una trappola, proponendogli un trattato di
pace e offrendogli regali.
Al momento della sua morte aveva circa 60 anni di età e, si dice,
che Alsate la seppe affrontare con grande dignità e coraggio.
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