Su


In parte tratto da "Magico Vento" che ringraziamo

La battaglia di Fetterman

L'

episodio storico noto come "Il Massacro di Fetterman" (Dicembre 1866) non fu propriamente un massacro ma una vera e propria battaglia combattuta nell’ambito di quella lunga sequela guerresca chiamata “La guerra di Nuvola Rossa”. Fu battaglia perché combattuta in campo aperto tra due forze militari organizzate che sapevano bene a cosa andavano incontro. Di più: i soldati bianchi erano lungamente meglio armati dei guerrieri indiani anche se non avevano ancora i temibili fucili a retrocarica che avrebbero sorpreso gli indiani non molto tempo dopo.

Si trattò, più esattamente, e oggi tutti gli storici concordano in questo giudizio, di un trionfo militare di Nuvola Rossa e Cavallo Pazzo e di una delle più ingloriose sconfitte dell’esercito statunitense prima del Little Big Horn, addebitabile alla leggerezza e alla presunzione del giovane capitano William Judd Fetterman, imbaldanzito (come Custer, ma senza possedere un grammo della sua intelligenza) dai successi militari riportati durante la Guerra Civile. Proprio nel corso del sanguinoso conflitto tra Nord e Sud Fetterman si era conquistato un grado assai onorevole di cui fu autorizzato a fregiarsi anche a guerra finita. Fetterman ebbe quasi subito modo di mettere a rischio la propria vita e quella dei suoi uomini nel corso di un primo "salvataggio" operato in favore dei boscaioli di stanza al forte. Gli indiani avevano attaccato i lavoranti ed il baldanzoso capitano si era precipitato in loro aiuto con un folto gruppo di soldati. Il salvataggio rischiò seriamente di finire in tragedia, tanto che dal forte furono costretti a spedire un grosso continegente per salvare i salvatori. Il combattimento avvenne nella zona del Powder River, già dominio dei Crow, ma conquistata proprio in quell’anno dai Teton Sioux. Quell’area era molto appetita anche dai bianchi, data la sua vicinanza ai territori auriferi del Montana. Dopo la Guerra Civile, le esauste casse del Governo avevano necessità d’oro e di vie di comunicazione sicure con i centri minerari. Il Colonnello Henry Bebee Carrington, uomo di scarsa esperienza bellica, ma eccellente amministratore e ingegnere, venne incaricato di costruire un nuovo Forte sul Powder River. I boscaioli che dovevano procurare il materiale indispensabile all’edificazione del Forte vennero fatti subito oggetto di costanti e continui attacchi da parte di bande Sioux. Carrington assegnò allora delle scorte militari ai carri del legname, ordinando però ai suoi uomini di non abboccare alle provocazioni indiane e soprattutto di non lanciarsi in rischiosi inseguimenti. Queste raccomandazioni derivavano dai consigli che gli venivano dati dagli scout in servizio presso il forte, uomini rudi e profondi conoscitori dei rischi della frontiera e delle numerose astuzie dei Sioux. Fetterman, dal canto suo, non stimava affatto gli indiani come combattenti e giudicava Carrington, il suo comandante, un totale incompetente. Famosa divenne la sua frase “Con un’ottantina di uomini sarei in grado di spazzare via l’intera nazione Sioux!”. Di Carrington pensava che fosse solamente adatto a bere forte e ubriacarsi.

Così, alla prima occasione, violò gli ordini e andò all’attacco insieme al suo amico capitano Fred Brown, e alla guida di ottanta soldati (di cui quarantanove fanti). Nei fatti, i soldati furono attirati in una trappola piuttosto banale: alcuni guerrieri Sioux – tra cui, pare, anche Cavallo Pazzo – fecero finta di essere rallentati nella fuga dalla neve e da un comportamento bizzoso dei propri ponies. Alla vista dei soldati simularono paura, inducendo Fetterman a spronare i suoi uomini all’assalto, pregustando una facile vittoria. Non fu così e i soldati caddero in trappola. Il cosiddetto "massacro" fu il risultato di questa sconsiderata azione. Ma come morirono Fetterman e Brown? Qui le versioni sono contrastanti. Ufficialmente essi, vistisi circondati e perduti, si uccisero l’un l’altro, contando fino a tre e sparandosi alle tempie, come prescriveva il codice d’onore militare in questi casi: mai consegnarsi vivi agli indiani, oltretutto si sarebbe rischiata una fine assai più penosa! Però un rapporto del chirurgo Samuel H. Horton, che esaminò i corpi dei due ufficiali prima della sepoltura, rivelò all’apposita commissione che Fetterman aveva la gola tagliata da un coltello e nessun foro alla tempia. Più tardi Cavallo Americano (un cugino di Nuvola Rossa) confermò questa versione, rivendicando a sé l'uccisione di Fetterman. Una simile verità sollevava un dubbio imbarazzante: che Fetterman avesse precipitosamente sparato alla tempia di Brown, senza poi trovare il coraggio di suicidarsi? Dunque la commissione, per non rendere ancor più censurabile il comportamento di Fetterman, preferì ufficializzare una versione più "onorevole".

 

Battaglia. Fu battaglia perché combattuta in campo aperto tra due forze militari organizzate che sapevano bene a cosa andavano incontro. Di più: i soldati bianchi erano lungamente meglio armati dei guerrieri indiani.

 

Benvenuti! www.farwest.it ® è una comunità di appassionati di old west americano. Tutto il materiale pubblicato proviene dai visitatori. Eventualmente nel sito fosse presente qualche testo appartenente ad altri, è sufficiente segnalarlo perché venga immediatamente eliminato. Tutti i diritti sono riservati ai titolari del materiale.