La battaglia di Brushy Creek
a battaglia di Brushy Creek, combattuta tra
Ranger texani e unità militari da una parte e Comanche Marauders
dall’altra, avvenne nel febbraio 1839 a poche miglia dall’attuale
Taylor, nella contea Williamson.
Gli eventi si svolsero lungo un percorso che toccò Battleground
(attuale Cottonwood), proseguendo a Boggy Creeks e culminando a nord
di Brushy Creek. Nel gennaio del 1839 il Capitano Cuelgas de Castro,
viaggiando con un gruppo amico di Lipan, informò i coloni del fiume
Colorado che un gruppo di Comanche, loro nemici, aveva oltrepassato
i confini delle colonie, accampandosi lungo il fiume San Gabriel, a
nord di Austin.
Il colonnello John H. Moore raggruppò due compagnie di trenta uomini
ognuna. Affiancati dai Lipan, si recarono agli accampamenti
avvistati scoprendo che gli indiani si erano spostati a monte. Una
tempesta di neve rallentò l’inseguimento. Moore rintracciò gli
intrusi a ovest della sorgente del fiume San Saba.
Vi fu qualche schermaglia con gli indiani che, con la scusa della
resa, riuscirono ad allontanarsi sottraendo alle milizie tutti i
cavalli.
All’incirca il 18 febbraio i Comanche tornarono verso est passarono
nella contea di Travis per entrare nella contea di Bastrop. A Webber
Praire, circa dodici miglia a nord di Bastrop, uccisero la signora
Elizabeth Coleman e suo figlio Albert. Catturarono l’altro figlio
Coleman di cinque anni, Tommy, e sottrassero sette schiavi al Dottor
James W. Robertson.
Il 24 febbraio Jacob Bulerson, eletto capitano di un gruppo di
venticinque uomini a cavallo, cominciò a setacciare la zona. Il
Capitano James Roger, suo cognato, si unì alla spedizione con i suoi
ventisette uomini. Il giorno dopo, alle dieci del mattino,
arrivarono presso un campo Comanche a Post Oak Island, a circa tre
miglia da Brushy Creek.
Vista la fuga a piedi degli indiani, Bulerson ordinò un attacco per
bloccarli prima che potessero raggiungere il bosco. Lo storico J. W.
Wilbarger scrisse che i texani dovettero indietreggiare, Bulerson
venne ucciso e il resto degli uomini si ritirò rientrando a Brushy
Creek sul calare della notte. Edward e Aaron B. Bulerson e i loro
fratelli Jacob, John e Jonathan erano tutti presenti alla lotta di
Brushy Creek. Jacob Bulerson ordinò ai suoi dodici uomini di
scendere da cavallo e caricare. Eseguirono l’ordine solo Winslow
Turner e Samuel Highsmith, gli altri - vista la disparità numerica -
preferirono cercare riparo. Jacob Bulerson venne colpito alla nuca
mentre cercava di aiutare un giovane amico a slegare il proprio
cavallo. Durante la battaglia il Generale Edward Bulerson e il
ranger capitano Jesse Billingsle riuscirono a raggiungere Brushy
Creek con circa trentadue uomini, inseguendo immediatamente i
Comanche e raggiungendoli quasi subito, nel primo pomeriggio.
Trovarono gli indiani in una forte posizione di difesa. Nonostante
il minor numero di uomini, Burleson ordinò un attacco che divenne
effettivamente una battaglia in corsa lungo il Battleground Creek.
Al calare della notte i Comanche se ne andarono, lasciandosi dietro
un ferito, uno schiavo di pelle nera che informò i coloni circa le
perdite subite dagli indiani; circa trenta uomini tra morti e
feriti. Oltre a Jacob Burleson i texani persero Edward Blackey e
John Walters. Il reverendo James Gilleland morì dieci giorni dopo.
Nel 1925 gli scolari di Taylor fecero una colletta per posizionare
una pietra di granito rosso laddove avvenne la battaglia. Venne
inaugurata il 5 novembre con discorso di Walter P. Webb. La pietra
si trova in proprietà privata a circa un miglio e mezzo a sud di
Taylor, sul lato ovest della Highway 95. |