La fondina nascosta
uando si voleva portare addosso
un'arma nascosta si indossavano fondine a spalla o "Shoulder Holster".
Queste dissimulavano abbastanza bene l'arma sotto la giacca, ma
erano estremamente scomode durante l'estrazione.
Chi voleva portare un'arma nascosta, oltre che nelle usuali tasche
degli abiti, poteva optare per speciali tasche cucite all'interno
dei vestiti.
Vi erano anche delle speciali bretelle con fondine (le "Suspender
Holster"), una per ciascun lato, poste in posizione perpendicolare e
nascoste dai 2 lati anteriori della giacca.
Oltre alle fondine interne o esterne da cintura o da abito, il
pistolero poteva munirsi di un' arma ausiliaria con una fondina da
avambraccio.
Le fondine da braccio furono usate soprattutto da coloro che avevano
particolari esigenze come dai giocatori d'azzardo; a questa
soluzione - detta, con espressione tipica di quell'ambiente, "asso
nella manica" - vanno aggiunte anche quelle di nascondere piccole
armi da fuoco nel risvolto della fascia del cappello o dentro la
calotta dello stesso, oppure dentro un apposito spazio sagomato
ricavato all'interno di un libro o ancora della fibbia dei
pantaloni.
Una superficiale perquisizione poteva essere evitata nascondendo la
piccola pistola in una fondina assicurata alla spalla, sul bicipite,
appena più in basso dell'inizio della manica in modo da poter essere
estratta come si trattasse di una fondina ascellare, ma senza
l'inconveniente di rimanere in vista quando la giacca veniva
slacciata.
Altre sistemazioni potevano essere quelle di portare le armi da
fuoco nello stivale, infilandole dentro di esso e lasciandone
sporgere il calcio (esistevano anche particolari armi adatte allo
scopo: "Boot Pistols"), oppure sistemando piccole fondine alla
caviglia nascoste sotto i pantaloni.
Le fondine da braccio o da polpaccio potevano essere anche
costituite da una semplice larga banda di cuoio munita di due
allacciature sul lato più stretto e con una molla a forma di "U" ,
come quella di alcune fondine ascellari, che tratteneva la Derringer
per le canne.
Le prostitute, che insieme ai giocatori di professione erano coloro
che maggiormente impiegavano piccole pistole, usavano metterle
infilate nelle giarrettiere, oppure dentro la borsetta, talvolta con
la forma dell'arma e con un'apertura come quella dei borsellini.
Alcune di esse, più intraprendenti, si fecero ricavare apposite
tasche nelle ampie gonne degli abiti indossati.
Non vi era, in realtà, limite al modo di portare armi di questo
tipo, anche un guanto indossato poteva servire a celarle, infatti vi
era abbastanza spazio per poterle infilare tra di esso ed il palmo
della mano.
Del resto erano armi che, anche se in dimensioni e fogge diverse,
erano nate per essere occultate e regalare l'ultima chance a chi le
usava.
|