Episodi violenti
li anni
seguenti il termine della Guerra Civile furono segnati da un
escalation di violenze d’ogni tipo; i veterani che tornarono a casa
trovarono il proprio Stato in ginocchio, con un economia disastrata
e un “Governo della Ricostruzione”, composto da politici del nord,
indifferente.
Molti fecero
l’unica cosa che sapevano fare bene: impugnarono le armi e si
diedero al banditismo.
Ma gli uomini
giusti, i rangers, rimasero inattivi per ben 8 anni, visto che il
governo mal tollerava che ex-ribelli potessero girare armati con
compiti di polizia.
Per fortuna
l'incarico di mantenere l’ordine e di respingere gli attacchi degli
indiani, che erano ripresi, furono affidati all’efficiente
colonnello Ronald McKenzie e al suo 4° reggimento cavalleria. Ma la
situazione si fece grave nel 1873 quando la popolazione rifiutò
aspramente che il controllo delle frontiere venisse affidato ai
disprezzatissimi “Buffalo Soldiers” ossia i soldati di colore.
Il 1874 segnò,
in una situazione esplosiva, il ritorno al governo del Texas dei
democratici che ricostituirono il corpo dei Rangers (anche se il
governatore Coke usò, nel suo discorso inaugurale, parole vergognose
nei confronti dei “soldati blu” che fecero il pienamente il loro
dovere). Venne ripartito su due componenti: il “Battaglione di
frontiera” e la ”Forza speciale” e fu sancita definitivamente la
loro trasformazione in forza di polizia.
IL BATTAGLIONE DI
FRONTIERA
Costituito da
sei compagnie, inizialmente di 75 uomini poi per ragioni di budget
ridotti a 40, - e in seguito anche le compagnie furono ridotte a
cinque - aveva il compito di pattugliare il confine occidentale
lungo un perimetro di 400 miglia! Il loro comandante era John B.
Jones. Se vi aspettavate uno dei sergenti di ferro che si vedono nei
film siete in errore: di corporatura apparentemente esile e timbro
di voce gentile, sempre in ordine e ben vestito, non beveva alcool e
non fumava. Jones era tuttavia un uomo che durante la guerra aveva
combattuto bene, duramente e che guiderà personalmente i suoi uomini
nelle missioni più dure e difficili. Eccone alcune.
– LA GUERRA
DELLA CONTEA DI MASON: per il nome dato ai banditi mascherati nota
anche come “Hoodoo War”. A causa di continui furti di bestiame e
della condotta poco chiara dello sceriffo si registrarono diversi
scontri a fuoco. Jones e suoi uomini arrivarono nella contea il 28
settembre ’75 e furono immediatamente sfidati dallo sceriffo e dai
suoi vice che, a fronte dell’immediata reazione dei rangers,
decisero di svignarsela, presto imitati dai vari pistoleri
prezzolati presenti.
– LA FAIDA
HORREL-HIGGINS, CONTEA DI LAMPASAS: ospiti non più graditi nel New
Mexico i fratelli Horrel emigrarono nella contea texana e, sfortuna
volle, si stabilirono vicino al ranch di John ‘Pink’ Higgins. Il
vecchio ‘Pink’ era un tipetto da prendere con le molle: una volta
sorprese un ladro di bestiame che stava macellando una sua bestia,
lo uccise e lo rinchiuse all’interno della carcassa. Poi andò in
paese e disse a tutti di andare alla sua fattoria per assistere allo
strano spettacolo di una mucca che partoriva un uomo! Le zuffe fra
le due “famigliole” ben presto sfociarono in guerra aperta con
scontri a fuoco ove Merrit Horrel ci lasciò la pelle. Ma finché le
cose rimanevano circoscritte a loro… in fondo erano faccende fra
uomini! Un giorno però, durante uno scambio di “saluti” nella main
street di Lampasas, una bimba fu ferita: era ora di chiamare i
rangers. Jones mise in opera tutto il suo carisma e buon senso e
riuscì a mettere fine a questa faida fino a far firmare ai due
capifamiglia una tregua scritta, dando prova anche di notevoli doti
diplomatiche.
– LA CATTURA DI
SAM BASS: il noto bandito e la sua banda furono individuati nel
luglio del ’78 e uccisi da Jones e suoi in uno scontro a fuoco il 18
presso Round Rock.
LA FORZA SPECIALE
Posta sotto la
guida di Leander Mc Nally che, stando alle parole del ranger George
Durham «…sembrava più un prete che un soldato…», questa compagnia si
distinse soprattutto nella lotta contro i banditi messicani di Juan
Cortina nella cosiddetta NUECES STRIP. Un episodio su tutti: nel
1875 McNally inseguì dei bandidos che avevano rubato una mandria
oltre il confine, provocando l’ennesimo incidente diplomatico.
Soldati e civili messicani ben presto attaccarono i rangers che
furono costretti a trincerarsi lungo le sponde del Río Grande. Gli
USA inviarono un contingente e la situazione creatasi fu questa: su
una sponda, quella del Messico, i rangers tenuti sotto assedio da
soldati e civili; dall’altra uno scalpitante contingente di “soldati
blu” con il ferreo ordine di non attraversare il confine PER NESSUNA
RAGIONE. Un messaggero venne inviato a Mc Nally: aveva con sé un
telegramma del Ministro della Guerra che l’esortava a ritornare
indietro. Mc Nally rispose: «Rimarrò in Messico con i miei uomini
fino a quando lo riterrò opportuno. Porga i miei saluti al ministro
e gli dica d’andare all’inferno… assieme ai soldati degli Stati
Uniti!». La situazione verrà poi risolta con un compromesso: ai
rangers verrà consentito di tornare in Texas, assieme a 75 capi
della mandria rubata. Un ulteriore prova della tenacia tipica dei
rangers sarà la cattura del famoso bandito John Hardin su un treno a
Pensacola in Florida ad opera del sergente Armstrong. Purtroppo Mc
Nally sarà colpito tre anni più tardi dalla tubercolosi e non potrà
più guidare i suoi in azione, anche se cederà il comando in campo a
suoi capaci subordinati come William Hall che non lo faranno
rimpiangere. Una volta Mc Nally rifiutò l’acquisto di nuovi fucili a
ripetizione per tenersi gli sharps. Lo sconcertato venditore disse:
«Gli sharps comandante? Quei vecchi fucili a un solo colpo? E se uno
dei suoi uomini sbaglia?» Al che rispose: « Non voglio uomini che
sbagliano!»
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