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a cura di Cesare Bracchi

Augusto Devoto

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ugusto Devoto nacque a Genova il 27 febbraio 1851. Si arruolò come soldato semplice nelle file del 7° Cavalleria all’età di 21 anni a St. Louis nel Missouri. Al momento dell’arruolamento indicò come professione da civile quella di rilegatore di libri.

Si congedò dall’esercito americano  alla scadenza della ferma a Fort Yates il 4 ottobre del 1878, solo 2 anni dopo Little Bighorn.

Si stabilì successivamente a Tacoma nello stato di Washington, dove morì il 3 novembre 1923 e dove riposa tuttora nel locale Cimitero della Cavalleria.

Il nome di Devoto tornò ad essere fatto dagli studiosi della battaglia di Little Bighorn qualche anno fa, allorché la Custer Battlefield Historical Museum Association ricevette un grosso plico di documenti, note e lettere appartenenti a Walter Camp, noto storico esperto di “Custeriana”.

Tra questo materiale figurava anche un documento dattiloscritto dal titolo: “Descrizione della Battaglia di Reno” scritta dal soldato Augustus De Voto. Compagnia B, Settimo Cavalleggeri.

Egli scrisse la propria memoria sulla battaglia nel 1917 quando entrò in contatto con Walter Camp, al quale affidò lo scritto nell’ottobre dello stesso anno.

Il racconto di Devoto non porta particolari elementi di novità rispetto a quanto già conosciuto sulla battaglia di Little Bighorn, tuttavia, al di là di fornire alcuni dettagli su specifici argomenti, esso costituisce un documento originale proveniente da un diretto partecipante all’evento in questione e, come tale, di indubbio valore storico.

Com’è noto, Devoto apparteneva alla compagnia B che era stata assegnata alla protezione del carro dei rifornimenti  e che arrivò sul luogo dello scontro quando già le truppe di Reno avevano attaccato, con scarso successo, la parte meridionale del villaggio indiano.

Nel suo racconto, Devoto fornisce, di fatto, un’ulteriore conferma di quanto già conosciuto per quanto riguarda il susseguirsi temporale degli eventi della battaglia, in particolare: le fasi della ritirata di Reno, il ricongiungimento delle truppe di quest’ultimo con quelle di Benteen e del carro delle munizioni e del successivo assedio subìto dagli indiani.

Devoto partecipò inoltre alla ricerca, peraltro subito interrotta, del corpo del Tenente Hodgson.

Il 26, secondo giorno di assedio, si rese necessario procurare acqua per le truppe e soprattutto per i feriti. Devoto fu tra i volontari che si offrirono per scendere al fiume. Egli descrive i particolari dell’episodio sottolineando la pericolosità di esporsi al fuoco indiano nel momento in cui i soldati si portavano allo scoperto per riempire le borracce con l’acqua del Little Bighorn.

L’operazione riuscì, nonostante un soldato colpito ad una gamba, successivamente amputata.

Parte di questi portatori d’acqua ricevette successivamente una Medaglia d’Onore, tuttavia a 15 di questi, tra cui Devoto, questo riconoscimento non fu consegnato, scatenando lunghe polemiche.

 

Memorie. Si congedò dall’esercito americano  alla scadenza della ferma a Fort Yates il 4 ottobre del 1878, solo 2 anni dopo Little Bighorn.

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Sotto: La tomba di Devoto.

 

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