Canyon Records
a Canyon Records, fondata nel 1951 da Ray e
Mary Boley a Phoenix, Arizona, è stata la prima etichetta
discografica a immettere sul mercato musica Nativa Americana
per la gente Nativa Americana. Il coinvolgimento di Ray Boley
in questa musica iniziò quando gli venne chiesto dal Phoenix
Little Theater di registrare un cantante Navajo di nome Ed Lee
Natay per uno spettacolo che la troupe stava producendo.
Boley fu così partecipe e colpito dal canto di Natay che
registrò alcune canzoni per realizzarne un disco.
"Natay, Navajo Singer", fu ben accolto e stimolò l'entusiasmo
di Boley per la "Native American music". Natay divenne, così,
il primo artista della Canyon Records.
I Boleys cominciarono a trascorrere le loro vacanze andando
alla ricerca di cantanti e musicisti Nativi Americani. Già nel
1971 quel che era cominciato come attività sussidiaria alla
loro compagnia cinematografica era divenuto il loro "full-time
business", un lavoro a tempo pieno, trascorrendo settimane
intere alla ricerca di nuovi artisti provenienti da molte
tribù diverse.
La Canyon Records è stata ed è distribuita per tutti gli Stati
Uniti, in Canada, in Australia, Giappone, Singapore, Brasile,
Italia, Germania, Spagna, Francia e in altre parti d'Europa. I
suoi artisti hanno suonato e cantato per "audiences" in Usa,
Europa, Giappone, Canada, Korea, America Latina e del Sud.
Nel 1988, il Library of Congress' Folklife Center ha scelto
due incisioni Canyon, The Gu-Achi Fiddlers e The White Eagle
Singers quali "Top folk and ethnic albums of the year".
Nel 1992, Ray Boley si è ritirato e la Canyon Records
Productions è stata comprata da Robert Doyle, a lungo
impiegato e produttore per la Canyon. Sotto la direzione di
Doyle, la Canyon Records continua ad esplorare e registrare
musica Nativa Americana.
La Canyon Records, tra le altre cose, ha realizzato due album
classici, gli acclamati dalla critica "Spirit Horses" e
"Native Tapestry", con la presenza del flautista R. Carlos
Nakai e la musica di James DeMars.
"Ancestral Voices", una collaborazione tra R. Carlos Nakai e
il chitarrista William Eaton e con due canzoni insieme ai
Black Lodge Singers dello Stato di Washington è stato nominato
finalista al Grammy del 1994 nella categoria "Best Traditional
Folk Album". Recenti realizzazioni comprendono "Feather, Stone
& Light", frutto della lunga collaborazione tra R. Carlos
Nakai, William Eaton e Will Clipman, "White Buffalo" (del
flautista tradizionale Robert Tree Cody), "Walk In Beauty:
Healing Songs of the Native American Church" e "Touch the
Sweet Earth" dalla cantautrice Navajo Sharon Burch.
Nel 45° anniversario della fondazione, la Canyon Records ha
realizzato una collezione di 20 cd commemorativa della musica
Nativa Americana. "The Vintage Series"- così è chiamata -
tratta dai vasti archivi musicali della Canyon Records, inizia
con una speciale edizione rimasterizzata della prima
registrazione del 1951 di Ed Lee Natay (pubblicazione che ha
retto nel tempo rivelandosi uno "strong seller" ancor oggi
richiesto) e continua con altre diciannove collezioni
ri-masterizzate tratte dal catalogo passato.
Proprio nel 2001, la Canyon Records Production celebra il suo
50° anno di attività specializzata nella produzione e
distribuzione di musica Nativa Americana con un catalogo di
oltre 400 titoli Nativi Americani. La compagnia ha di recente
ampliato la gamma dei generi fino a comprendere la musica del
New SouthWest includendo il nouveau flamenco e la new age
guitar.
Come la Canyon Records continua ad esplorare i confini della
musica Nativa Americana, così ha anche pubblicato il primo
libro di R. Carlos Nakai, "The Art of the Native American
Flute" (L'arte del flauto nativo americano) . Concepito da
Nakai come un manuale d'insegnamento e una guida
all'esecuzione, il libro include anche sezioni curate dal
compositore classico James DeMars, dall'etnomusicologo David
P. McAllester e dal costruttore di flauti Ken Light.
I compact-discs della Canyon Records sono rintracciabili in
Italia d'importazione o ordinabili direttamente alla Canyon
anche tramite modulo on-line sul sito dell'etichetta
discografica) (www.canyonrecords.com) oppure è possibile
richiedere semplicemente il catalogo gratuito per visionarlo e
facendosi indicare il distributore in Italia. L'etichetta ha
una scuderia molto variegata: si va dalla musica per flauto,
al canto scandito, dal sound tendente al new age ad altri
particolari generi ancora: pow-wow, peyote, country, rock,
gospel e waila o "chicken scratch" (una sorta di "polka music"
del Sud Arizona).
Inoltre, il catalogo include musica contemporanea della gente
nativa degli Stati Uniti, dell'Ovest del Canada e del
nord-ovest del Messico.
Tra i lavori, da segnalare in particolare: le 4 compilations
che includono musica ed artisti vari "Voices Across The
Canyon, volumes 1, 2, 3 e 4" (acquistabili anche separatamente
e che offrono una panoramica interessante, utile per un primo
approccio e per indirizzarsi sul tipo di musica nativa più
gradita), i cd di R.Carlos Nakai (artista di punta della
canyon e flautista Navajo-Ute dalla lunga carriera, 27 album
all'attivo di cui 18 per la Canyon), quelli di Joanne
Shenandoah, Sharon Burch, Robert Tree Cody ed altri ancora,
ognuno, a suo modo particolare e da scoprire .
Per una panoramica sintetica sui alcuni cd dei recenti artisti
nativi americani e sulla musica nativa americana (prodotta
dalla Canyon Records e non) puoi anche visitare il sito Strait
Country Store. |