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A cura di Omar Vicari

Il destino della famiglia

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elle prime ore di una mattina di gennaio del 1929 un vecchio di 81 anni moriva serenamente nel sonno nella sua casa di Los Angeles. La notizia di per se non fece molto scalpore visti i problemi di quegli anni in America relativi al crollo della borsa e alla conseguente crisi economica. Ma quell’uomo che cinquant’anni prima era stato il protagonista, in una sperduta città dell’Arizona, della più famosa sparatoria della storia del west, era destinato a diventare una leggenda indelebile nel panorama americano.

Il suo nome era Wyatt Berry Stapp Earp, il leone di Tombstone. Sulla sua vita e le sue gesta sono stati versati fiumi di inchiostro mentre assai poco si conosce sulla vita della persone che gli furono accanto e che in un modo o nell’altro condizionarono le vicende del leggendario marshal.

Il padre, Nicholas P. Earp, di discendenza scozzese, era nato nel 1813 in Virginia. Trasferitosi nel Kentucky si sposò una prima volta con Abigail Storm, dalla quale ebbe come figli Newton, Mary e Nathan Earp. Dopo la morte della moglie, nel 1840 Nicholas Earp sposò Virginia A. Cooksey di discendenza inglese. Dalla loro unione nacquero James Earp nel 1841 e Virgil Earp nel 1843. Trasferitosi in Illinois, Nicholas Earp venne nominato sceriffo della contea di Warren, una terra allora rifugio di rinnegati e ladri di bestiame. Nel 1845 nacque una quarta figlia, Martha Earp.

Durante la guerra con il Messico, nella quale fu ferito, Nicholas ebbe come comandante il colonnello Wyatt Berry Stapp e quando nel 1848 ebbe un altro figlio, questi venne battezzato col nome del suo comandante: Wyatt Berry Stapp Earp, il futuro marshal. Nell’Iowa, dove nel frattempo si era trasferita la famiglia, nacquero altri due figli maschi e ancora una femmina: Morgan Earp nel 1851, Warren Earp nel 1855 e Adelia Earp nel 1861. Contrario alla secessione, Nicholas si arruolò nel 1861 nell’esercito dell’Unione. Lasciò la divisa nel 1864 e con altre famiglie della zona fece i preparativi per trasferirsi in California. Wyatt ancora sedicenne guidava uno dei carri.

Nella contea di San Bernardino, dove si stabilirono, Nicholas Earp fu per anni a capo della Pioneer’s Society. Venne eletto giudice e tale rimase sino al 12 novembre 1907, giorno della sua morte.

Per ciò che riguarda Virginia A. Cooksey, la madre di Wyatt, non si hanno notizie degne di nota e lo stesso dicasi del fratello Newton nato dal primo matrimonio di Nicholas Earp.

James Earp, il più vecchio dei figli nati dal secondo matrimonio di Nicholas Earp con Virginia Cooksey, non si associò mai alle imprese dei suoi più famosi fratelli. Veterano della guerra civile, fu ferito seriamente presso Fredricktown nel Missouri nel marzo del 1863. Pur non prendendo parte alle vicende del fratello, James passò molto del suo tempo con Wyatt. Era presente a Tombstone il giorno della famosa sparatoria all’OK Corral ed era con Virgil quando la salma di Morgan venne trasportata in California. Nel corso della sua vita, James Earp lavorò principalmente come tenutario di saloon, barman e giocatore. Sposò Nellie Bartlett Ketchum nell’aprile del 1873. La donna sarebbe morta più tardi in California. Durante la vecchiaia, James passò molto del suo tempo con Wyatt e la moglie Josephine Sarah Marcus nel deserto del Nevada dove l’anziano sceriffo aveva della concessioni minerarie. James Earp morì a Los Angeles il 25 gennaio del 1926.

Virgil Earp, il secondo fratello più anziano, ebbe invece una parte molto importante nelle vicende di Wyatt. Contro il parere del padre, Virgil sposò in segreto Ellen Rysdam nel settembre del 1861. Dopo la fine della guerra civile, Ellen, informata erroneamente della morte di Virgil, si risposò e lasciò l’Iowa per l’Oregon. Virgil, sino al 1888, non seppe mai della figlia Nellie Jane, partorita nel periodo della sua assenza durante la guerra. Nel 1870, Virgil sposò nel Missouri presso Lamar Rosella Dragoo, ma il matrimonio naufragò presto e della donna non si seppe più nulla. Nel 1874, Virgil incontrò Allie Sullivan, la donna che sarebbe diventata la sua terza moglie. La coppia si stabilì a Prescott in Arizona, dove Virgil lavorò occasionalmente come rappresentante della legge prima di arrivare a Tombstone. Eletto sceriffo federale, partecipò assieme ai fratelli e a Doc Holliday, alla famosa sparatoria il 26 ottobre 1881 nella quale morirono i fratelli Mc. Lowery e Billy Clanton. Alcuni mesi dopo venne ferito seriamente in un agguato notturno in Allen Street e per questo perse l’uso del braccio destro. Questo, comunque, non gli impedì di diventare marshal di Colton in California. Nel 1900 fu scelto come candidato per il partito repubblicano alla carica di sceriffo della contea di Yavapai in Arizona. La morte per polmonite lo colse nel mese di ottobre del 1905 mentre ricopriva la carica di vice sceriffo della contea di Esmeralda nel Nevada. Ancora oggi, Virgil è considerato dagli storici come il migliore rappresentante della legge tra il clan degli Earp. La sua fu una lunga carriera che si articolò in molte città del west, mentre quella di Wyatt durò appena lo spazio di cinque o sei anni.

Morgan Earp fu il terzo fratello che prese parte allo scontro all’OK Corral. Morgan era nato nell’Iowa nel 1851 e già prima di Wyatt aveva lavorato come vicesceriffo a Dodge City nel 1875 alle dirette dipendenze di Charlie Bassett. Morgan Earp seguì il fratello a Tombstone assieme alla moglie Luisa Houston, una donna di venticinque anni che aveva sposato a Dodge nel 1875. Nello scontro all’OK Corral, Morgan fu ferito alla spalla destra da Tom Mc. Lowery. La notte del 18 marzo 1882, a seguito di un attentato, Morgan venne ucciso mentre era intento a giocare una partita di biliardo col fratello Wyatt presso il "Campbell and Hatch saloon". Frank Stilwell, Pete Spence, Indian Charlie e Curly Bill Brocius furono i sospettati dell’attentato anche se nulla venne provato a loro carico. Il corpo di Morgan fu trasportato in California e sepolto a Colton. La moglie Luisa si risposò nel 1885 con tale Gustav Peters e morì a Long Beach in California nel giugno del 1894.

In quanto a Baxter Warren Earp, il più giovane dei fratelli di Wyatt, egli nacque nell’Iowa nel 1855. A causa della sua giovane età, Warren non partecipò molto alle azioni dei suoi più vecchi fratelli. Egli, infatti, viveva ancora a casa con il padre quando a Tombstone Wyatt si scontrava coi Clanton-Mc. Lowery. Era stato comunque a Tombstone per una visita ai fratelli nel 1880 e anche nel 1881, tanto che alcuni storici sostengono il fatto che anche Warren abbia partecipato alle vicende di Wyatt, specialmente nella caccia a Pete Spence, Frank Stilwell e Indian Charlie, gli uomini che si pensava fossero gli assassini di Morgan. Quando Wyatt lasciò l’Arizona, Warren tornò a lavorare per il colonnello Hooker presso il suo ranch a Wilcox in Arizona. Warren venne ferito a morte nel 1900 in uno scontro con un tale chiamato Johnny Boyett. Warren in quell’occasione era disarmato. Boyett, comunque, fu trovato non colpevole dalla giuria. Qualche storico sostiene che Wyatt e Virgil si precipitassero a Wilcox, ma che non trovarono l’assassino del fratello perché questi, temendo la loro vendetta, aveva lasciato la regione.

Per quanto riguarda la seconda compagna di Wyatt, Celia Ann Blaylock (Mattie Earp), si suppone sia nata a Fairfax (Iowa) nel 1850. E’ probabile che Mattie abbia conosciuto Wyatt a Dodge City nel periodo in cui questi rappresentava la legge nella città del Kansas. Quando nel 1879 Dodge perse parte della sua importanza come città del bestiame, Wyatt partì per Tombstone e con lui anche Mattie Blaylock. Nella sua permanenza a Tombstone, Wyatt però perse la testa per Josephine Sarah Marcus, la donna che lo avrebbe accompagnato per il resto della sua vita. Mattie certamente non la prese bene. Lasciata da Wyatt, alle prese col problema della tossicodipendenza, morì per overdose nel 1888 a Globe in Arizona. La vicenda di Mattie Blaylock, benché conosciuta dallo scrittore Stuart N. Lake, per molto tempo venne deliberatamente oscurata. Nell’America del perbenismo,infatti, sarebbe stato impossibile imporre all’attenzione degli americani, come eroe, un uomo che non ci aveva pensato molto a lasciare la propria moglie per un’altra donna, anche se costui aveva affrontato nella sua carriera tutta la feccia del west.

Josephine Sarah Marcus, terza moglie di Wyatt, era nata nel 1861 probabilmente a New York. Quasi nulla si conosce dei suoi trascorsi giovanili poiché Josie si mostrò sempre poco incline a parlare con qualcuno del suo passato. Per sua ammissione sembra fosse arrivata a Tombstone presentandosi come attrice di teatro. Alcuni storici hanno posto la questione se Josie fosse o no realmente un’attrice o piuttosto una semplice ballerina, vista la sua ritrosia a parlare del suo passato. A Tombstone, Josie, inizialmente si accompagnò allo sceriffo Johnny Behan, sino a quando non perse la testa per Wyatt Earp. Dopo lo scontro all’OK Corral, Josie tornò presso la famiglia in California. A San Francisco, nel 1882, ebbe modo di rivedere Wyatt, in visita in quel periodo al fratello Virgil. Lasciata di nuovo la famiglia, Josie, nel 1884, si unì definitivamente a Wyatt per il resto della sua vita passando dal Colorado all’Idaho, dall’’Alaska al Nevada e infine ancora in California. Scrisse alcuni appunti sulle sue memorie che lo scrittore Glenn Boyer tradusse nel libro: "Ho sposato Wyatt Earp". Josie sopravvisse di molti anni al marito Wyatt. Morì a 83 anni il 19 dicembre 1944.

Allie Earp fu la terza moglie di Virgil Earp. Allie non aveva simpatia per Josie Earp dato che era stata amica di Mattie Blaylock. Non le perdonò mai il fatto di essersi "accaparrato" Wyatt e la ritenne responsabile del conseguente suicidio di Mattie (la donna morì per overdose di laudano). Allie sosteneva di amare tutti gli Earp, sebbene negli ultimi anni si dispiacesse del fatto che il solo Wyatt attirasse tutte le attenzioni. Ella pensava che il marito Virgil avrebbe dovuto avere più credito per le azioni svolte a Tombstone come capo della polizia. Allie collaborò con lo scrittore Frank Waters nella stesura del libro "I fratelli Earp di Tombstone", un libro che, nelle sue intenzioni, doveva contrapporsi al più famoso "Frontier Marshal" di Stuart N. Lake. Il libro avrebbe dovuto contenere alcune critiche nei confronti di Wyatt, ma Waters partorì una serie di pettegolezzi sul nome del marito Virgil. Allie, che amò il marito sino alla sua morte, definì il libro "un mucchio di bugie" e minacciò di querela lo scrittore se il libro fosse stato pubblicato. Inoltre, Waters dovette affrontare anche le ire di Josie Earp, timorosa che il libro ponesse Wyatt sotto una cattiva luce. Di conseguenza Waters pubblicò il libro soltanto dopo la morte delle due donne. Allie morì tre anni dopo Josie, il 17 novembre 1947 alla veneranda età di 100 anni. Con la sua scomparsa calava definitivamente il sipario sulle vicende del clan degli Earp e con lei se ne andava un mondo popolato da polverose diligenze e da città di frontiera, un mondo in cui, tra fuorilegge e sceriffi, emergeva gigantesca la figura di Wyatt Earp.

 

Il leone. Il suo nome era Wyatt Berry Stapp Earp, il leone di Tombstone. Sulla sua vita e le sue gesta sono stati versati fiumi di inchiostro mentre assai poco si conosce sulla vita della persone che gli furono accanto e che in un modo o nell’altro condizionarono le vicende del leggendario marshal.

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Sotto: Celia Ann “Mattie” Blaylock

 

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