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A cura di Sergio Mura

Le tracce

N

on passarono molte ore che un pool di investigatori, guidato dal detective Morse, era in caccia nella zona in cui era avvenuta l’ennesima rapina, alla ricerca di tracce fresche e di conferme dell’avvenuto ferimento. In quei pressi viveva un vecchio cacciatore che seppe segnalare la presenza di una persona che aveva chiesto informazioni sulla strada da seguire per Jackson.

Black Bart era un grande camminatore e riusciva a percorrere fino a 40 miglia per compiere le sue rapine.

Le ricerche effettuate da Morse nella zona portarono al ritrovamento di una sacca con all’interno cibo secco, zucchero, una custodia di binocolo, una lente di ingrandimento, un rasoio e 2 sacchi di farina vuoti con i buchi per gli occhi (erano usati come cappucci). La traccia più importante fu però un fazzoletto macchiato di sangue con un marchio in un angolo. Era il marchio di una lavanderia: “F.X.O.7.”

Il lavoro degli investigatori portò direttamente a San Francisco, ove stava la lavanderia che usava quel particolare marchietto. Non si trattò di un lavoro semplice, dato che a San Francisco c’erano oltre 100 lavanderie.

Una volta che si riuscì a rintracciare la giusta lavanderia la rete iniziò a stringersi intorno a Black Bart.

Il fazzoletto apparteneva a C. E. Bolton, un professionista del settore minerario ormai in pensione, un uomo assolutamente al di sopra di ogni sospetto, un vero… gentiluomo!

A quel punto il lavoro di Morse volgeva decisamente al termine e si ridusse a tendere una piccola trappola a Bolton, alias Black Bart, alias PO8.

Lo attesero in prossimità di un hotel e lo catturarono senza colpo ferire. Era elegantissimo, con un bel cappello a bombetta, un bastone, un pesante orologio d’oro al polso ed un grande anello al dito. Disse solo: “Gentlemen, I pass!”

Tutti i riscontri con le persone a cui aveva chiesto indicazioni per la strada da seguire dopo le varie rapine e quelle presso le quali aveva acquistato il cibo lo inchiodarono ed in breve si riuscì ad attribuirgli le famose 28 rapine alle diligenze.

La condanna che seguì fu tutto sommato mite, in considerazione del fatto che mai era stato fatto del male ad alcuno: 6 anni di prigione, riducibili per buona condotta.

Bolton entrò nel carcere di San Quentin  il 21 novembre 1883 e ne uscì il 21 gennaio 1888, elegante come non mai.

Sparì molto presto senza lasciare traccia, anche se alcune rapine successive alla sua liberazione portavano il suo marchio di fabbrica.

 

Leale. Fu un uomo di forti principi, leale nell’amicizia, conosciuto soprattutto per il suo coraggio, una caratteristica che lo avrebbe contraddistinto per tutta la vita.  

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Sotto: Ancora Black Bart

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