Strategia
niziamo, dunque, con la strategia. Obiettivo
fondamentale di una strategia bellica, da Napoleone in avanti, è
l'annientamento delle forze armate nemiche, non l'occupazione di
città o territori; è quindi evidente che lo sforzo bellico deve
essere concentrato per ottenere questo scopo. Fermo restando questo,
e sottolineando che la guerra è la continuazione della politica con
altri mezzi, quali erano gli obbiettivi che le due parti dovevano
adottare? E' evidente che essendo l'obiettivo del sud quello di
difendere l'indipendenza che aveva ottenuto - dal suo punto di vista
- con pieno diritto e pacificamente al momento della secessione, la
grande strategia della confederazione non poteva essere altro che
difensiva e in quest'ottica va visto, infatti, il bombardamento di
Fort Sumter, in quanto sempre dal punto di vista dei secessionisti
era il cacciare lo straniero da una postazione militare situata nel
territorio della Confederazione. Quindi lo scopo dei sudisti era
quello di cacciare lo straniero dal proprio territorio, impedirgli
di rientrarvi e possibilmente togliergli definitivamente la voglia
di riprovarci.
La confederazione doveva attenersi alla più
stretta difensiva ma certo gli eserciti meridionali non dovevano
rimanere con le armi al piede alla frontiera aspettando l'urto del
nemico. Dovevano invece essere pronti a ribattere colpo su colpo.
Infatti, per citare nuovamente Clausewitz, "la forma difensiva della
guerra non si limita a parare colpi, ma comprende anche l'abile
impiego delle risposte e un pronto e vigoroso passaggio
all'offensiva è la parte più brillante della difesa."
Questo ovviamente presupponeva una forma
difensiva elastica in grado di concepire la perdita di interi
territori per il bene comune. In ogni caso al sud si aprivano due
prospettive per la sua strategia, la prima la speranza che il blocco
navale provocasse una crisi economica in Francia e in Inghilterra,
dovuta alla mancanza del cotone, e quindi il susseguente intervento
delle potenze europee nella lotta al fianco della confederazione (ma
questa speranza si dimostrò illusoria); l'altra, molto più concreta,
di logorare il nord, al punto tale che l'opinione pubblica avrebbe
finito per chiedere a gran voce che il sud fosse lasciato in pace
ammettendone l'indipendenza in quanto nazione.
Se la strategia meridionale doveva essere
basata sulla difensiva, quella del nord era gioco forza basata sull'
offensiva, e se il compito sudista era gigantesco quello nordista
era titanico, visto che si trattava, non già di conquistare qualche
città, bensi di spezzare la resistenza di un popolo, che chiedeva la
propria indipendenza, e visto che non venivano concepiti gli stati
del sud come entità a parte, non erano concepibili neppure eventuali
trattative di carattere diplomatico, bensì una pura e semplice resa
a discrezione da parte degli stati secessionisti e il ritorno in
seno all'unione.
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