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A cura di Giovanni Oro

Strategia

I

niziamo, dunque, con la strategia. Obiettivo fondamentale di una strategia bellica, da Napoleone in avanti, è l'annientamento delle forze armate nemiche, non l'occupazione di città o territori; è quindi evidente che lo sforzo bellico deve essere concentrato per ottenere questo scopo. Fermo restando questo, e sottolineando che la guerra è la continuazione della politica con altri mezzi, quali erano gli obbiettivi che le due parti dovevano adottare? E' evidente che essendo l'obiettivo del sud quello di difendere l'indipendenza che aveva ottenuto - dal suo punto di vista - con pieno diritto e pacificamente al momento della secessione, la grande strategia della confederazione non poteva essere altro che difensiva e in quest'ottica va visto, infatti, il bombardamento di Fort Sumter, in quanto sempre dal punto di vista dei secessionisti era il cacciare lo straniero da una postazione militare situata nel territorio della Confederazione. Quindi lo scopo dei sudisti era quello di cacciare lo straniero dal proprio territorio, impedirgli di rientrarvi e possibilmente togliergli definitivamente la voglia di riprovarci.

La confederazione doveva attenersi alla più stretta difensiva ma certo gli eserciti meridionali non dovevano rimanere con le armi al piede alla frontiera aspettando l'urto del nemico. Dovevano invece essere pronti a ribattere colpo su colpo. Infatti, per citare nuovamente Clausewitz, "la forma difensiva della guerra non si limita a parare colpi, ma comprende anche l'abile impiego delle risposte e un pronto e vigoroso passaggio all'offensiva è la parte più brillante della difesa."

Questo ovviamente presupponeva una forma difensiva elastica in grado di concepire la perdita di interi territori per il bene comune. In ogni caso al sud si aprivano due prospettive per la sua strategia, la prima la speranza che il blocco navale provocasse una crisi economica in Francia e in Inghilterra, dovuta alla mancanza del cotone, e quindi il susseguente intervento delle potenze europee nella lotta al fianco della confederazione (ma questa speranza si dimostrò illusoria); l'altra, molto più concreta, di logorare il nord, al punto tale che l'opinione pubblica avrebbe finito per chiedere a gran voce che il sud fosse lasciato in pace ammettendone l'indipendenza in quanto nazione.

Se la strategia meridionale doveva essere basata sulla difensiva, quella del nord era gioco forza basata sull' offensiva, e se il compito sudista era gigantesco quello nordista era titanico, visto che si trattava, non già di conquistare qualche città, bensi di spezzare la resistenza di un popolo, che chiedeva la propria indipendenza, e visto che non venivano concepiti gli stati del sud come entità a parte, non erano concepibili neppure eventuali trattative di carattere diplomatico, bensì una pura e semplice resa a discrezione da parte degli stati secessionisti e il ritorno in seno all'unione.

                                                                                                           

Strategia. E' evidente che essendo l'obiettivo del sud quello di difendere l'indipendenza che aveva ottenuto con pieno diritto al momento della secessione, la strategia della confederazione non poteva essere altro che difensiva...

 

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