Proibizionisti
l pastore metodista George Channing Haddock è
una figura storica che cercò a suo modo di moralizzare la
turbolenta città di Sioux City negli anni 1885-86 per finire poi
ucciso a tradimento nel fango di una strada da un proiettile
sparatogli nel collo dal capo-reparto di una fabbrica di birra.
Haddock, all’inizio del suo ministerio, nella città di Sheboygan
(Wisconsin), aveva già dovuto subire le conseguenze della sua
predicazione proibizionista: sgherri pagati dai proprietari dei
saloon gli avevano sparato addosso per intimidirlo e lo avevano
pestato a sangue per dimostrargli che facevano sul serio. Haddock
non porse l’altra guancia e decise che la sua battaglia contro il
whisky, il gioco d’azzardo e la prostituzione doveva farsi più
dura.
Cominciò a irrompere nei saloon con una spranga in una mano e
nell’altra una rotella d’acciaio legata a una corda, che faceva
roteare attorno a sé fino a sgomberare il locale da corrotti e
corruttori.
Una proibizionista altrettanto determinata fu,
negli anni novanta, Carry Nation che si presentava nei saloon
brandendo un’accetta e li faceva letteralmente a pezzi. Il marito
di Carry Nation, alcolizzato, era morto di delirium tremens, e la
sua possente consorte, all’età di 54 anni, aveva deciso di
vendicarlo, sostenendo d’aver avuto da Dio stesso la missione di
cacciare i mercanti di whisky da tutto il Kansas. Carry era un
donnone alto un metro e ottanta, e pesava novanta chili.
Durante una
delle sue spedizioni punitive, ci vollero quattro poliziotti per
fermarla.
Il primo locale che Carry decise di sfasciare fu il Carey Hotel di
Wichita dove figurava in bella vista un quadro intitolato "Cleopatra
al Bagno" che lei giudicava osceno.
Carry lo lacerò e, non
contenta, mandò in pezzi uno specchio del valore di 1.500 dollari,
più una quantità indeterminata di bottiglie e tutti i bicchieri.
Le sue gesta divennero in breve popolari e Carry Nation poté
radunare al suo seguito un vero battaglione di donne scatenate.
Il
loro grido di battaglia era: "Spacca! Spacca! Nel nome di
Gesù, spacca tutto!"
Le consorelle iniziarono ben presto
un fiorente commercio di accette souvenir e pubblicarono due
riviste: The Smasher’s Mali (Il Corriere del Vandalo) e The
Hatchet (L’accetta).
Non tutti i proprietari di saloon
subirono passivamente le gesta di Carry: ci fu chi la cacciò a
calci, chi la costrinse a ingollare whisky, chi cercò di strapparle
gli abiti di dosso, chi l’accolse con lanci di uova marce e chi le
infilò un topo vivo nel vestito.
Queste irridenti punizioni, e i
molti giorni passati in galera per atti vandalici, la resero una
martire, ma anche un irresistibile oggetto di satira. Molti saloon
si fecero pubblicità giocando sul cognome Nation ("Tutte le
nazioni sono benvenute tranne Carry!") o addirittura
intitolando a lei il locale. Si produsse anche un Carry Nation
Whisky, con bottiglia sagomata a forma di Carry.
La sua
fine fu molto meno eroica di quella di Haddock: Carry accettò di
esibirsi in palcoscenico tra un numero di varietà e l’altro e a
Coney Island partecipò persino a un Freak Show, mostrandosi
al pubblico tra la Donna Barbuta e i Fratelli Siamesi.
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