I grandi traffici
ei primi tempi della colonizzazione, i francesi sfruttarono per lo
più il commercio delle pelli, mentre gli spagnoli si dedicarono
soprattutto all'estrazione dei minerali e all'allevamento del
bestiame.
Nei territori colonizzati dagli inglesi predominava
l'agricoltura.
Il commercio franco-indiano delle pellicce iniziò con Jacques Cartier nel 1534, lungo il fiume S. Lorenzo. La loro
intenzione era stata quella di trovare un passaggio a nord-ovest per
raggiungere l'Oriente, e invece trovarono il ricco commercio delle
pellicce e l'interesse degli indiani che desideravano i prodotti
europei.
Basandosi sui risultati delle spezioni di Cartier, Samuel de
Champlain arrivò nella Nuova Francia nel 1603 con lo scopo di
avviare trattative con gli indiani per lo sfruttamento delle pelli.
Durante gli anni successivi, Champlain esplorava le foreste
settentrionali stipulando accordi commerciali con le varie tribù che
fornivano poi le loro pellicce alle stazioni commerciali francesi.
Port Royal in Acadia, Città del Quebec e Montreal diventarono
fiorenti centri del commercio.
Le tribù orientali, tra cui i Micmac, i Montagnais, i Naskapi, gli
Abnaki e i Cree erano tutte coinvolte nel commercio di pelli con i
francesi.
Durante gli anni che vanno dal 1616 al 1649, gli Huroni
svilupparono, assieme alle tribù degli Ottawa e Nipissing, un impero
commerciale tra indiani, che si estendeva dai Grandi Laghi alla Baia
di Hudson e al fiume S. Lorenzo. Ognuna delle tre parti contraenti
aveva la sua propria via di trasporto e di viaggi per mezzo di
canoe, ed effettuava anche scambi con la tribù dei Tobacco e dei
Neutral. Facendo da intermediari gli Huroni smerciavano prodotti
agricoli in cambio di pelli con altre tribù, e le portavano ai
francesi a Città di Quebec o a Montreal, in cambio di prodotti
europei. Così le loro flottiglie di canoe cariche di questi prodotti
come tessuti, perle, colori, coltellini, asce e pentole,
completavano questo circolo commerciale, ritornando dalle tribù
fornitrici di pelli a trattare le loro percentuali di guadagno. Quel
complesso sistema di relazioni commerciali durò fino al XVII secolo
e terminò con l'espansione militare economica della Lega Irochese
delle Cinque Nazioni.
Nel frattempo, comunque, molti francesi, alcuni sostenuti da
Champlain, altri dalla Chiesa cattolica, si avventurarono lungo i
fiumi in terre selvagge, alla ricerca di nuove fonti per avere delle
pelli.
Quella nuova attività che riguardava la traversata e
l'esplorazione di foreste e terre ignote, provocò la nascita di una
nuova razza di francesi, i "coureurs di bois", che operavano
indipendentemente, senza concessioni e senza obbedire a regolamenti,
vivendo in mezzo agli indiani e commerciando in pelli. Da qui prese
origine una nuova razza, i Meticci, mezzosangue di discendenza
francese e Cree.
Nella Nuova Francia il miraggio dei guadagni ottenuti con il
commercio delle pelli e le oscillazioni del mercato erano la forza
più potente della politica e di qualunque programmazione. La
Compagnia della Nuova Francia (o Compagnia dei Cento Associati),
fondata nel 1672 per dare una sistemazione alla colonia e favorire
lo sviluppo del commercio, ignorò l'organizzazione precedente a
favore del guadagno derivante dal commercio delle pelli.
Anche la
Chiesa cattolica aveva la sua partecipazione tramite i suoi
missionari gesuiti. Solo quando il commercio fu interrotto durante
le "Guerre del Castoro", le popolazioni tornarono all'agricoltura,
praticandola su vasta scala.
Nonostante oscillazioni ed interruzioni, il commercio francese delle
pellicce continuava ad espandersi in nuove regioni. La Nuova Francia
estese quest'area dai Grandi Laghi sino al Mississippi, nota ai
francesi come Louisiana. Alla ricerca di nuovi mercati i francesi
esplorarono i corsi del Missouri, del Platte e del red River. Erano
soliti portare con loro la maggior parte della tribù, dai Grandi
Laghi attraverso il Mississippi: gli uomini proteggevano gli
esploratori e andavano a caccia per conto loro e le donne lavoravano
le pelli
Intanto, mercanti francesi estesero i loro mercati nella parte
meridionale della Louisiana, partendo dagli insediamenti lungo la
costa del Golfo in direzione nord-ovest lungo il Mississippi e il
Red River.
Nuova Orleans, fondata nel 1718, divenne un centro
commerciale assai laborioso e vivace.
Durante il secolo XVIII i
francesi stabilirono rapporti commerciali con i Taovaya, che
facevano da intermediari per loro, come avevano fatto un secolo
prima gli Huroni. I Taovaya e i francesi fondarono i villaggi
gemelli di San Bernardo e San Teodoro a est dei Comanche, con cui
erano in rapporti commerciali.
Gli spagnoli si offesero per la
presenza francese e per la vendita ai Comanche di armi da fuoco, e
cercarono dio espellere i francesi dal territorio, ma non ebbero
successo.
Sia i coureurs de bois sia i Taovaya rimasero attivi dopo
il 1763 e l'annessione spagnola della Louisiana. Comunque, le
restrizioni nel commercio fecero ben presto inaridire la fonte del
loro benessere.
L'Inghilterra aveva ereditato il commercio con gli Irochesi dagli
olandesi nel 1664 e cercò di svilupparlo specialmente nella Baia di
Hudson. Il diritto vantato su quell'area si basava sul viaggio fatto
da Henry Hudson nel 1610, ma solo dalla spezione per via terra di
Pierre Radisson e Sieur des Groseilliers nel 1668 e 1669 e dalla
successiva istituzione della Compagnia della Baia di Hudson nel
1670, si incominciò a sfruttare quella vasta zona ricca di pellicce.
Gli inglesi, invece di mandare i loro mercanti all'interno per
raccogliere le pellicce, fondarono stazioni commerciali per lo
scambio con gli indiani, alla foce dei grandi fiumi che scorrevano
attraverso il suolo canadese per sfociare nella Baia.
Le navi
andavano e venivano di solito nel periodo estivo, quando le acque a
nord erano sgombre dal ghiaccio. E siccome le merci inglesi erano
meno costose e di migliore qualità di quelle francesi, gli inglesi
si mostrarono più competitivi anche per quelle tribù che in
precedenza avevano trattato solo con i francesi.
In quel periodo l'Inghilterra non conosceva ancora l'estensione
della Terra di Rupert, come venne chiamata la sua proprietà a nord
dal principe Rupert, finanziatore e primo governatore della
Compagnia della Baia di Hudson.
Anche i francesi vantarono diritti
sulla Baia di Hudson e mandarono diverse spedizioni militari contro
le stazioni commerciali degli inglesi con qualche successo, finché,
dopo il 1713 e il trattato di Utrecht, abbandonarono tali imprese.
La Francia continuava comunque ad avere un ruolo dominante nel
commercio delle pellicce fino alla vittoria finale degli inglesi
nelle guerre franco-indiane e fino al Trattato di Parigi del 1763.
Durante il conflitto franco-inglese, anche la Russia a sviluppare il
suo commercio.
Il viaggio di esplorazione di Vitus Bering nel 1741
ebbe una fase di intensa attività dei promyshlenniki, che erano
russi commercianti di pellicce e che avevano esteso la loro attività
dalla Siberia all'Alaska. Intorno al 1784 i russi fondarono i loro
primo insediamento in Nord America, sull'isola Kodiak, centro
commerciale stagionale. Nel 1812 possedevano anche un insediamento
in California.
La Compagnia della Baia di Hudson si imbatté anche in forti rivali
come la Compagnia del Nord-Ovest, fondata dagli scozzesi nel 1784,
che a quel tempo dominava il commercio delle pellicce con Montreal
come base. Questa rivalità provocò un periodo di esplorazioni, in
cui nuovi contatti furono stabiliti con le tribù dell'Ovest
canadese. Le due compagnie vennero fuse nel 1821 sotto il nome della
compagnia più vecchia.
Negli Stati Uniti il commercio delle pellicce cominciò ad espandersi
ai primi del XIX secolo. Nel 1808 John Jacob Astor fondò la
Compagnia Americana delle Pellicce alla quale seguirono varie
consociate, tra cui la Compagnia delle Pellicce del Pacifico con una
stazione commerciale importante ad Astoria in Oregon e la Compagnia
del Sud-Ovest che operava nei Grandi Laghi. Un anno dopo, la
famiglia Chouteau, originaria di New Orleans, fondò la Compagnia
delle Pellicce di St. Louis-Missouri. Ambedue le imprese
finanziarono spedizioni nelle terre ignote dell'Ovest.
Nel 1816 il
Congresso promulgò una legge che escluse i mercanti inglesi dal
territorio degli Stati Uniti. Quando John Jacob Astor morì nel 1848,
era diventato l'uomo più ricco d'America.
Un altro imprenditore americano, William Henry Ashley, divenne una
potenza economica e accumulò un patrimonio con le pellicce,
partecipando a diverse spedizioni, specie nelle Montagne Rocciose.
Molti uomini che lavorarono e trattarono con lui vennero chiamati in
seguito "uomini delle montagne". Attivi come cacciatori e mercanti
negli anni '20 e '30, viaggiarono lungo i sentieri e i passaggi
indiani dell'Ovest. Come i Voyageurs e i coureurs de bois, gli
uomini delle montagne approfittarono dei contatti con gli indiani
per imparare le tecniche di sopravvivenza in terre selvagge. E per
quanto riguarda lo stile di vita, fra tutti i coloni bianchi del
Nord America gli uomini delle montagne erano quelli che più
assomigliavano per costumi agli indiani.
Durante quegli anni, anche il governo statunitense aveva una parte
nel commercio delle pellicce, in quanto organizzava una rete di
ditte commerciali governative, chiamata factory system.
Tra il
1790 ed il 1799 il Congresso promulgò quattro leggi di
commercio e di traffici riguardanti i rapporti con gli indiani. Tali
leggi prevedevano l'assunzione di agenti indiani e la concessione a
commercianti federali di poter trattare con gli indiani nel campo
delle pellicce.
Nel 1806 un "Ufficio di Commercio Indiano" fu creato
nel dicastero della guerra per gestire le stazioni commerciali
federali.
Il "Sistema delle Stazioni Commerciali" fu abolito nel
1822, anno in cui vennero conferite concessioni a mercanti
indipendenti che riuscirono meglio a far fronte alla crescente
richiesta di pellicce.
Il mercato delle pellicce iniziò un periodo di declino a partire dal
1840, dovuto al fatto che il cappello di pelliccia di castoro era
andato fuori moda. Oltre alla moda anche altri fattori provocarono
la fine del boom delle pellicce: la distruzione eccessiva degli
animali e l'aumento degli insediamenti agricoli.
Nel 1867 la Russia
abbandonò la sua impresa nord-americana, vendendo l'Alaska agli
Stati Uniti e nel 1869 la Compagnia della Baia di Hudson vendette le
sue vaste proprietà territoriali al governo canadese.
Per quanto
riguarda gli uomini delle montagne e gli altri cacciatori, la loro
attività continuò ancora per molto tempo e molti di loro fecero il
mestiere di scout e di guide per l'esercito e per i coloni. Alcuni
divennero indispensabili per i coloni che da loro impararono a
sopravvivere nelle lotte contro gli indiani.
Il modo di vivere duro dei commercianti di pellicce, dei voyageurs e
dei coureurs de bois francesi, degli esploratori della Compagnia
della Baia di Hudson e degli uomini delle montagne americani,
divenne mitico come quello dei cow-boys. Essi erano di sicuro
coraggiosi, forti e individualisti e, fra tutti coloro che
penetrarono nel territorio americano, furono quelli che più
rispettarono il modo di vivere degli indiani.
Naturalmente vi erano
dei commercianti che disprezzavano gli indiani e usavano mezzi
illeciti come l'alcool per imbrogliarli. |