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A cura di Sergio Bonelli Editore (Magico Vento)

Windigo

"C

he cos'è il Windigo, prego?" Sbottò Simpson, irritato per non essere riuscito a fermare un fremito improvviso. Défago si voltò di scatto e lo guardò come se fosse sul punto di strillare, ma la sua voce diventò presto bassissima: "È come un grande animale, veloce come il fulmine, più grosso di tutto quello che c'è nella foresta, e dicono che non è bello da guardare... ecco tutto!". 

"Il Windigo", da cui abbiamo tratto queste righe, voleva convincere che gli esseri soprannaturali più restano avvolti nel mistero, inspiegati, e più fanno paura. 

Tuttavia sul Windigo si sono raccontate infinite storie e scritti ponderosi studi, fino a farne la creatura più famosa dell'intera mitologia indiana (alcuni scrivono il suo nome Wendigo, altri Weendigo, ma la forma più diffusa è Windigo, che corrisponde tra l'altro alla pronuncia italiana). 

La credenza nel Windigo nasce tra gli Ojibway (conosciuti anche come Chippewa), una tribù nordarnericana e canadese. Ma il Windigo è soprattutto figlio dell'inverno e della fame. Un uomo può diventare Windigo se la scarsità dei viveri lo spinge al cannibalismo.

È necessaria però una certa predisposizione: sono gli ingordi a rischiare di più questa spaventosa mutazione. E Windigo si muove come uno spietato predatore, ma più vittime divora e più il suo corpo cresce in proporzione, e dunque la sua fame è insaziabile.

Altri particolari li apprenderete leggendo la storia che gli abbiamo dedicato. Ma non pensate che il Windigo sia soltanto una leggenda: è anche una malattia complessa ben documentata cui è molto difficile trovare cure psichiatriche adeguate.

A chi volesse saperne di più circa i significati etnologici del Windigo e i suoi risvolti clinici, consigliamo il libro di Emanuela Monaco: Manitu e Windigo. Visione e Antropofagia tra gli Algonchini (Bulzoni Editore, £.30.000). È uno studio a livello universitario, ma contiene molti frammenti narrativi e testimonianze di appassionante lettura. 

Nell'illustrazione di questa pagina, potete vedere il mostro in un dipinto del 1963, opera dell'artista Ojibway Norval Morrisseau. 

Secondo l'interpretazione di Morrisseau, il Windigo è grande, grosso e feroce, ma non molto lucido, dato che ingoia castori scambiandoli per esseri umani.

Del resto, anche gli Orchi Giganti delle nostre favole e i mitici Ciclopi non hanno mai brillato per intelligenza.

La furia che li possiede, le smanie che li agitano, sono insieme la loro forza e la loro principale debolezza.

 

Mitologia. Sul Windigo si sono raccontate infinite storie e scritti ponderosi studi, fino a farne la creatura più famosa dell'intera mitologia indiana.

windigo

 

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