Windigo
he cos'è il Windigo, prego?" Sbottò Simpson,
irritato per non essere riuscito a fermare un fremito improvviso. Défago
si voltò di scatto e lo guardò come se fosse sul punto di
strillare, ma la sua voce diventò presto bassissima: "È come
un grande animale, veloce come il fulmine, più grosso di tutto
quello che c'è nella foresta, e dicono che non è bello da
guardare... ecco tutto!".
"Il Windigo", da cui abbiamo tratto
queste righe, voleva convincere che gli esseri soprannaturali più
restano avvolti nel mistero, inspiegati, e più fanno paura.
Tuttavia
sul Windigo si sono raccontate infinite storie e scritti ponderosi
studi, fino a farne la creatura più famosa dell'intera mitologia
indiana (alcuni scrivono il suo nome Wendigo, altri Weendigo, ma la
forma più diffusa è Windigo, che corrisponde tra l'altro alla
pronuncia italiana).
La credenza nel Windigo nasce tra gli
Ojibway (conosciuti anche come Chippewa), una tribù nordarnericana
e canadese. Ma il Windigo è soprattutto figlio dell'inverno e della
fame. Un uomo può diventare Windigo se la scarsità dei viveri
lo spinge al cannibalismo.
È necessaria però una certa
predisposizione: sono gli ingordi a rischiare di più questa
spaventosa mutazione. E Windigo si muove come uno spietato
predatore, ma più vittime divora e più il suo corpo cresce in
proporzione, e dunque la sua fame è insaziabile.
Altri particolari
li apprenderete leggendo la storia che gli abbiamo dedicato. Ma
non pensate che il Windigo sia soltanto una leggenda: è anche una
malattia complessa ben documentata cui è molto difficile trovare
cure psichiatriche adeguate.
A chi volesse saperne di più circa i
significati etnologici del Windigo e i suoi risvolti clinici,
consigliamo il libro di Emanuela Monaco: Manitu e Windigo. Visione
e Antropofagia tra gli Algonchini (Bulzoni Editore, £.30.000). È
uno studio a livello universitario, ma contiene molti frammenti
narrativi e testimonianze di appassionante lettura.
Nell'illustrazione
di questa pagina, potete vedere il mostro in un dipinto del 1963,
opera dell'artista Ojibway Norval Morrisseau.
Secondo
l'interpretazione di Morrisseau, il Windigo è grande, grosso e
feroce, ma non molto lucido, dato che ingoia castori scambiandoli
per esseri umani.
Del resto, anche gli Orchi Giganti delle nostre favole e i mitici
Ciclopi non hanno mai brillato per intelligenza.
La furia che li possiede, le smanie che li agitano, sono insieme
la loro forza e la loro principale debolezza.
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