Artigli d'aquila
scolta il suono delle loro ali! Scendono le
aquile possenti! Bambini, portano doni per voi!
Questa è una canzone dei Pawnee, dedicata alle aquile. Strana
canzone, vero?
In nessuno dei nostri canti popolari l'aquila appare
così buona e mite. Per noi europei, l'aquila è fin dai tempi
dell'Impero Romano il simbolo del Potere e della Conquista.
I
potenti d’ogni tempo, come le aquile, salgono sempre più in alto
e dall'alto governano il mondo. Ma per gli indiani d'America, la
caratteristica più importante dell'aquila non è che sale fino al
cielo, ma che scende fino a noi.
È un messaggero del Grande
Spirito, il cui arrivo è salutato con gioia. Ma l'aquila è anche
qualcosa di più, come spiega Capo Aquila, dei Pawnee:
"L'aquila depone due uova e solo due, ed è questo il
significato: tutte le cose del mondo sono doppie, come l'uomo e la
donna, la sostanza e l'ombra, il corpo e lo spirito".
Come si vede, per gli indiani, l'aquila è anche un simbolo
dell'ambiguità delle cose, o meglio: poiché tutto nel mondo è
doppio, l'aquila ci insegna anche a cercare di capire il punto di
vista dell'altro.
Se avete un po' di curiosità sul complesso
rapporto che lega gli indiani alle aquile, potrete trovare in
libreria molti racconti della tradizione indiana sullo stesso tema.
Ve ne consigliamo in particolare tre.
Il primo si intitola Aquila
Chiazzata e Corvo Nero, raccontato da Nuvola Rossa, il grande capo
Sioux. È compreso nel libro Miti e leggende degli Indiani
d'America (Oscar Mondadori).
Un'altra bella storia di aquile è
Il cacciatore e la madre di tutte le aquile, pubblicata in Miti e
Leggende - Gli Indiani del Nord America (Acquarelli). Ma la più
magica è forse L'Uomo Aquila, storia di una prodigiosa
trasformazione narrata dal capo Penna-CheRonza nella sua
autobiografia Ricordi di un indiano Pima (Rusconi).
E adesso, state pronti: sentite il suono delle ali?
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