Il temporeggiatore
e notizie sull’origine e il significato del
nome "Toro Seduto" le abbiamo tratte dalle memorie del
celebre testimone Sioux Ohiyesa, cioè Charles Alexander Eastman
(1858-1939).
Il suo libro più noto (Indian Heroes and Great
Chieftains), pubblicato nel 1918 e più volte ristampato,
contiene ritratti biografici di quindici capì indiani, alcuni dei
quali Eastman li aveva conosciuti personalmente.
È stato Eastman a
far notare che il nome Toro Seduto allude alle sue qualità di
"Temporeggiatore".
Fu difficile per gli stessi Sioux, in
genere impetuosi e sfrenati in battaglia, riuscire a decifrare il
comportamento "attendista" di Toro Seduto (nella foto).
Nuvola
Rossa, in passato, aveva riunito sotto il suo comando tribù di
nazioni diverse, inquadrandole in un ordine di battaglia ben
definito, in parte ricalcato sul modello di organizzazione militare
dei bianchi.
Impedendo alle singole bande di agire isolate, Nuvola Rossa era
riuscito ad ottenete notevoli vittorie, ma il suo rigido comando
centralizzato aveva suscitato critiche e opposizioni da parte dello
stesso popolo Sioux che mal sopportava la disciplina.
Toro
Seduto applicò un metodo molto diverso. All’apparenza egli
lasciava che le singole bande si comportassero come pareva loro,
senza forzarle a seguire indicazioni costrittive. Ma in realtà,
controllava egualmente la situazione preparandosi a intervenire con
i suoi guerrieri sulla base di piani strategici molto ben studiati
che scattavano all’ultimo momento o meglio nell’istante più
opportuno e decisivo, quello che decideva le sorti della battaglia.
Per
spiegare il comportamento di Toro Seduto, più che alle classiche
strategie militari, si potrebbe fare riferimento alle moderne
manifestazioni di protesta. Quando migliaia di dimostranti si
radunano, è difficilissimo poter controllare i movimenti di ogni
singolo raggruppamento. La garanzia che tutto non precipiti in
scontri disordinati e disastrosi, magari provocati da un
piccolissimo gruppo, è affidata al servizio d’ordine della
manifestazione.
Toro Seduto poteva contare su uno sceltissimo corpo
di akicita (appunto una sorta di servizio d’ordine indiano) e
inoltre coordinava la sua discesa in campo con Cavallo Pazzo, il
quale solitamente iniziava le azioni che Toro Seduto concludeva.
Non sempre queste azioni erano mirate a ottenere grandi vittorie.
Il primo scopo di Toro Seduto era quello di mantenere unite le
nazioni indiane senza limitarne la libertà operativa, ma evitando
inutili spargimenti di sangue.
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