Geronimo
eronimo (1829-1909), Nativo Americano, capo
della tribù Apache dei Chiricahua, nacque nell'odierna Clifton
nello stato dell'Arizona. Dopo che sua moglie, i suoi figli e sua
madre furono assassinati dai Messicani nel 1858, egli partecipò ad
una serie di incursioni contro i coloni Messicani ed Americani, ma
alla fine fu confinato in una riserva.
Nel 1876 il governo degli
Stati Uniti tentò di trasferire i Chiricahua dal loro territorio
tradizionale alla riserva
di San Carlos; da quel momento Geronimo diede inizio a dieci anni di
scorrerie contro gli insediamenti dei coloni bianchi, intervallati
da periodi trascorsi da pacifico agricoltore nella riserva di San
Carlos.
Nel marzo del 1886, il generale americano George Crook
catturò Geronimo e impose un trattato secondo il quale i Chiricahua
sarebbero stati trasferiti in Florida; due giorni dopo Geronimo fuggì
e riprese le sue scorribande.
Allora il generale Nelson Miles
assunse il comando della caccia a Geronimo, che fu inseguito fino in
Messico e catturato nel settembre successivo.
I nativi americani
furono mandati in Florida, Alabama, ed infine a Fort Sill, nel
territorio dell'Oklahoma, dove essi si stabilirono come agricoltori.
Geronimo alla fine scelse il cristianesimo.
Egli prese parte al
corteo inaugurale del presidente Theodore Roosevelt nel 1905. Dettò
le sue memorie, pubblicate nel 1906 col titolo di "La storia
della vita di Geronimo". Geronimo morì a Fort Sill il 17
febbraio del 1909.
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