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A cura di Pietro Greco

Daniel Boone

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aniel  Boone è stato uno dei più famosi  pionieri, esploratori e mountain-men    americani. Nacque  in Pennsylvania nella contea di Berks il 2 novembre del 1734.

Non ebbe certo un’educazione scolastica classica, ma in compenso imparò subito a maneggiare con grande abilità il coltello e il fucile.

Nel 1756 Boone sposò Rebecca Bryan, una pioniera determinata e coraggiosa. La vita in famiglia scivolò liscia sino a quando, nel 1769, un suo vecchio amico commerciante, un certo John Findley, lo andò a trovare e lo incitò a seguirlo in una spedizione con altri cinque trapper  alla ricerca di una via terrestre per arrivare nel Kentucky.

Iniziarono il viaggio nello stesso anno, attraversando il passo del Cumberland sui monti Appalacchi, sino ad arrivare al Kentucky, dove li attendeva un territorio bellissimo, incontaminato, pieno di verde e di tanta acqua. Abbondava anche la selvaggina con una forte presenza di bufali e tacchini selvatici.

Boone decise subito che un dì si sarebbe trasferito in quel Paradiso Terrestre con la sua famiglia.

Nel 1775 Boone partì con un drappello di circa trenta cacciatori a tracciare una nuova via di comunicazione con i territori della Carolina (questa via fu chiamata ”Wilderness Road”) e quelli del Kentucky. Subito dopo fondò un villaggio fortificato che venne chiamato ”Boonesborough”. In questo villaggio fece venire la sua famiglia.

L’anno successivo gli riuscì un colpo da maestro, salvando con un colpo di mano due donne fatte prigioniere dagli indiani Shawnee, dopo essere penetrato nel loro campo.

Due anni dopo venne catturato dagli stessi indiani Shawnee che, anche su istigazione delle truppe inglesi - con cui si erano nel frattempo alleati -, tentarono di distruggere il villaggio fondato da Daniel. La cronaca ci racconta che il capo degli Shawnee,  Backfish, venne conquistato dalla determinazione e dal coraggio di Boone  e lo fece liberare, nominandolo addirittura suo figlio adottivo.

Boone fece ritorno al suo villaggio e si diede da fare affinché tutti si preparassero alla lotta. Fortificò meglio l’abitato appena in tempo per respingere un attacco degli indiani. Riuscì a resistere per dieci giorni all’assedio intentato sia dagli Shawnee che dai loro alleati in giubba rossa, finendo per costringerli all’abbandono.

Dopo la fine della guerra d’indipendenza, Boone effettuò spedizioni in nuovi territori quali  la Virginia.

Nel frattempo il Kentucky venne annesso alla confederazione di Stati (fu il quindicesimo stato) e Boone, a causa di una lunga serie di controversie legali finì per perdere i suoi averi.

Nel 1799 seguì il figlio Daniel nel Missouri, allora territorio spagnolo, navigando con tutta la famiglia in canoa sul fiume Ohio.

Nel 1800 Boone fu nominato magistrato dalla contea di Femme Osage, nel Missouri e per i suoi servigi fu ripagato con alcuni possedimenti terrieri che finirono per essere confiscati all’atto dell’ingresso del Territorio del Missouri negli Stati Uniti.

Nel 1813 morì la moglie Rebecca e Boone andò ad abitare col figlio Nathan nella contea di  Saint Charles.

Morì molto anziano nel 1820. I suoi resti e quelli della moglie vennero trasferiti nel 1845 in Kentucky, ”il suo paradiso verde”, dove tuttora si trovano.

 

Rustico. Non ebbe certo un’educazione scolastica classica, ma in compenso imparò subito a maneggiare con grande abilità il coltello e il fucile.

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Sotto: Daniel Boone

 

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