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A cura di Willy, collaboratrice di Farwest.it

Apache Kid

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pache Kid, forse un White Mountain Apache,  nacque nel 1860 e la sua famiglia si stabilì a Globe, in Arizona, nel 1868. Il suo nome, Haskay-bay-nay-natyl (Uomo Alto Destinato A Un Misterioso Destino) era troppo lungo per i cittadini di Globe che lo soprannominarono “Kid”.

Kid imparò l’inglese, fece vari lavori in città, e divenne subito amico del famoso scout Al Sieber. Nel 1881, Kid si arruolò negli Indians Scouts, probabilmente a Hackberry, in Arizona, e dimostrando presto la sua attitudine al lavoro, venne promosso sergente.

La campagna di Geronimo del 1885-1886 vide Kid e Sieber in Messico all’inizio del 1885, e quando il capo degli scout in autunno fu richiamato, Kid andò con lui a San Carlos. Si riarruolò alla chiamata che il tenente Crawford fece per cento scout con destinazione Messico, e si diresse a sud verso la fine del 1885.

Apache Kid quasi perse  la vita in Messico, a Huasabas, sul fiume Bavispe, in seguito a una rissa tra ubriachi alla quale aveva partecipato. Venne fissata per lui una cauzione di venti dollari, e l’esercito lo rimandò a San Carlos.

Fu durante il suo ottavo arruolamento negli scout, che iniziò l’11 aprile 1887, che Kid si trovò in una situazione che l’avrebbe portato alla corte marziale, alla reclusione, a un processo civile, una nuova sentenza, un’evasione e a una vita da fuggitivo.  Questa serie di disastrosi eventi, come anche altre spiacevoli situazioni per gli Apache, iniziò con la fabbricazione del tiswin, una bevanda fatta con frutta o grano fermentati.

Fabbricare il tiswin era illegale nella riserva, ma visto che ambedue gli agenti, il capitano Pierce e Al Sieber, si erano dedicati agli affari, il momento pareva propizio per una serata a base di tiswin. Kid era nella prigione sotto la custodia degli scout, ma prima che insieme a loro avesse potuto raggiungere il campo dove il tiswin scorreva liberamente, erano morti due uomini.

Uno dei due era suo padre, Togo-de-Chuz, e l’altro era l’uomo che lo aveva ucciso, Gon-Zizzie. Era stato un amico di Kid ad uccidere Gon-Zizzie, ma il sangue versato non soddisfò Kid; insieme agli scout si recarono dal fratello di Gon-Zizzie, Rip, e lì Kid lo uccise. Kid e i suoi scout tornarono al campo di suo padre, dove trovarono gli altri intenti a bere il tiswin. Questa situazione durò parecchi giorni, dopodichè gli scout, forse attanagliati dal rimorso, decisero finalmente di tornare a San Carlos per affrontare Sieber e il capitano Pierce.

Kid e i suoi scout arrivarono a San Carlos il 1° giugno 1887, e scoprirono che nè Sieber nè Pierce erano nello stato d’animo di concludere affari generosi con loro. Un folto gruppo di indiani, qualcuno armato, si era radunato per assistere all’incontro, e quando il capitano Pierce ordinò agli scout di posare le armi, Kid fu il primo a farlo.

Le armi degli scout furono posate su di un tavolo vicino alla tenda di Sieber, e Pierce ordinò a Kid e agli altri del corpo di guardia di metterle sotto chiave finchè non si fosse deciso sul da farsi. Essi stavano per eseguire l’ordine quando si udì uno sparo provenire dalla folla, e subito il fuoco divenne generale.

Nella confusione che seguì, Kid fuggì disarmato, la tenda di Sieber fu distrutta dai proiettili, alcuni dei quali spezzarono la sua caviglia sinistra, lasciandolo zoppo.

Non fu mai stabilito chi esplose il proiettile che ferì Sieber, ma è certo che nè Kid nè i quattro scout ne ebbero la responsabilità. Essi corsero per mettersi al riparo e per mettere al sicuro i cavalli, ed anche una dozzina di altri Apaches fuggirono. L’esercito reagì rapidamente, e presto due truppe del Quarto Cavalleria inseguivano i fuggitivi sulle sponde del fiume San Carlos.    

Diversi telegrammi furono mandati da San Carlos a San Francisco e a Washington D.C., affinchè questi territori si tenessero pronti per un altro attacco Apache. I quotidiani locali in Arizona e New Mexico furono pronti a scovare la storia, e l’esercito iniziò ad avvertire l’ira dell’editoria.

Per due settimane gli Apaches tennero testa alla cavalleria in quella battuta di caccia, finchè i soldati, aiutati dagli scout indiani, scovarono Kid e la sua banda sulle Rincon Mountains. Le truppe sorpresero gli indiani e catturarono i loro cavalli, presero le loro selle e tutti gli equipaggiamenti. Kid e i suoi seguaci fuggirono attraverso canyon e gole rocciose, ma dovettero affrontare la prospettiva di sopravvivere senza i cavalli mentre le pressioni da parte dell’esercito si facevano sempre più fitte.

Dopo qualche negoziato, Kid fece arrivare al generale Miles un messaggio in cui diceva che se l’esercito avesse richiamato la cavalleria, lui e la sua banda si sarebbero arresi. Miles sospese l’inseguimento, e il 22 giugno otto membri della banda si arresero, mentre Kid e sette suoi compagni si consegnarono il 25. Miles decise di far processare Kid e quattro altri dalla corte marziale, nonostante il fatto che loro, probabilmente, non avessero capito quel che li aspettava.

Il processo si concluse, e senza alcuna sorpresa gli uomini vennero ritenuti colpevoli di ammutinamento e diserzione, e condannati a morte per fucilazione. Il generale Miles, turbato dal verdetto, ordinò alla corte di riconsiderare la sentenza. La corte si riunì nuovamente il 3 agosto e la condanna fu convertita in ergastolo. Miles, non ancora soddisfatto, ridusse la sentenza a 10 anni.

All’inizio i prigionieri erano detenuti nella prigione di San Carlos, aspettando che l’esercito decidesse la loro destinazione. La decisione arrivò il 23 gennaio 1888; i prigionieri sarebbero stati mandati ad Alcatraz, California, anziché al carcere militare di Fort Leavenworth. I cinque, sotto stretta sorveglianza a Alcatraz, iniziarono a capire cosa fosse il carcere duro.

Rivedendo il processo, nell’ufficio del procuratore militare si convinsero dell’esistenza di un pregiudizio tra gli ufficiali della corte marziale, cosa che avrebbe precluso un giusto processo. Il 13 ottobre 1888, il Ministro della Guerra William C. Endicott autorizzò il condono del resto della pena dei cinque prigionieri, e a novembre Kid e gli altri tornarono a San Carlos.

Nel frattempo, l’Indian Rights Association, preoccupata dal fatto che l’incarcerazione di Apache come detenuti federali nelle prigioni di stato fosse la conseguenza di una usurpazione federale della giurisdizione territoriale, aveva intentato una causa a nome di due detenuti Apache.

La corte acconsentì al rilascio non soltanto dei due nominati negli atti, ma si espresse in modo favorevole al rilascio di tutti gli Apache detenuti come prigionieri federali in Illinois e Ohio.

Undici detenuti per omicidio tornarono a San Carlos come uomini liberi, e lo sdegno del sudovest fu enorme.

Verso la metà di ottobre 1889, Glenn Reynolds sceriffo della contea di Gila, ricevette i mandati di arresto per molti degli Apache liberati, tra essi c’era anche Apache Kid. Il processo a Kid e tre altri per aggressione e tentato omicidio nei confronti di Al Sieber venne fissato per il 25 ottobre 1889. I quattro furono riconosciuti colpevoli, e il 30 ottobre la sentenza assegnò ad ognuno di loro una condanna a sette anni da scontare nella prigione territoriale di Yuma.

Il 1° novembre, insieme ad altri cinque prigionieri, essi seppero cosa significava un viaggio in diligenza per essere incarcerati in una prigione famosa per le brutali condizioni di vita, non a caso chiamata “Inferno”. Il tragitto fu un viaggio di due giorni da Globe a Casa Grande, e da lì con il treno fino a Yuma.

Lo sceriffo Reynolds scelse un vice-sceriffo come guardia, W. A. "Hunkeydory" Holmes, e Gene Middleton, il proprietario della diligenza, come conducente incaricato. Tutti e tre erano armati. Ad eccezione di Kid e di Hos-cal-te, considerati i più pericolosi e incatenati ai polsi e alle caviglie, gli Apache erano incatenati a coppie, così che ogni uomo aveva una mano libera. Un ladro di cavalli messicano, Jesus Avott, non aveva catene.

Il secondo giorno, dopo una notte a Riverside, la diligenza doveva affrontare una ripida salita a Kelvin Grade, e tutti i prigionieri ad eccezione di Kid e Hos-cal-te furono fatti scendere. Non appena la carrozza superò il dislivello e scomparve dalla vista, i prigionieri assalirono Reynolds e Holmes.

Holmes morì di spavento, e Reynolds fu ucciso con il fucile di Holmes. Anche Middleton venne colpito e orribilmente ferito con il fucile di Holmes, ma sopravvisse.  I prigionieri presero le chiavi per liberarsi dalle catene dai corpi di Holmes e Reynolds, e si dileguarono in una forte tempesta di neve. Jesus Avott liberò uno dei cavalli della diligenza e si diresse alla vicina Florence con la terribile notizia.

Per una strana successione di eventi, Apache Kid fu un apprezzato e onorato scout soltanto per un breve periodo, per divenire presto un fuggitivo con una taglia di 5,000 dollari sulla sua testa. Generalmente si crede che Kid usò la San Simon Valley in Arizona e lo Skeleton Canyon in New Mexico come passaggi per i suoi spostamenti verso il New Mexico e ritorno.

Dal 1920 al 1930 circolarono voci di possibili avvistamenti di Kid, qualcuno che addirittura gli avrebbe parlato, che fosse vivo in un ranch a Sonora, e così via.

Chi lo sa? Come dicono i messicani  "Solo Dios sabe, Señor, solo Dios!"

 

La fuga. Nella confusione che seguì, Kid fuggì disarmato, la tenda di Sieber fu distrutta dai proiettili, alcuni dei quali spezzarono la sua caviglia sinistra, lasciandolo zoppo.

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Un ritratto di Apache Kid

Apache Kid ed altri indiani

 

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