Le premesse
er aprire una finestra su quell'avvenimento è necessario fare un
salto indietro di 115 anni e risalire a un freddo pomeriggio
d'autunno sull'altopiano di Tombstone, nel Sud-Est dell'Arizona.
L'aria, infatti, era frizzante quel mercoledì 26 ottobre 1881 quando
verso le 14,30 quattro uomini armati di tutto punto si incamminarono
con passo deciso lungo Freemont Street, diretti verso l'ingresso
posteriore dell'O.K. Corral, il recinto dei cavalli. Del gruppo
facevano parte i tre fratelli Earp e Doc Holliday. Alti tra un metro
e ottanta e un metro e ottantacinque, corporatura snella, occhi
chiari, capelli biondo scuro e baffi spioventi, fisicamente Virgil,
Wyatt e Morgan Earp si somigliavano molto. Erano anche vestiti allo
stesso modo: completo nero con giacca a tre quarti, panciotto,
camicia bianca con fiocchetto e cappello, anch'esso nero, a larghe
tese. Doc Holliday, la cui statura equivaleva quella degli Earp,
anche se era visibilmente più magro, portava un cappello a bombetta
che lasciava intravedere i capelli castani striati di grigio; i suoi
baffi si accompagnavano a un aristocratico pizzetto e sulla giacca
indossava un lungo pastrano grigio che gli arrivava alle ginocchia.
Sul petto di Virgil Walter Earp, 38 anni, brillava la stella di
sceriffo della città di Tombstone. I suoi fratelli Wyatt Berry Stapp
Earp, 33 anni, e Morgan S. Earp, 30 anni, erano stati appena
nominati suoi vice pro tempore insieme a John Henry « Doc» Holliday,
30 anni, per far fronte alla minaccia di cinque cowboys che
scorrazzavano armati per la città . Gli stessi che in quel momento
si trovavano appunto nei pressi dell'O.K. Corral.
Il contenzioso risaliva al dicembre 1879 quando gli Earp si erano
trasferiti a Tombstone con mogli, amici e masserizie. Tra l'altro
c'era un quarto fratello, James, 40 anni, che però non si fece mai
coinvolgere negli affari dei suoi consanguinei. Uomini di legge e
giocatori d'azzardo quasi per vocazione, gli Earp si portavano
dietro una fama non proprio cristallina. Solo Virgil, veterano della
Guerra Civile, ed ex sceriffo federale, si era guadagnato una
reputazione in tutte le città dove aveva lavorato. Wyatt, che a
Tombstone divenne comproprietario dell'Oriental Saloon, più che
altro incuteva timore. Ex sceriffo di Dodge City, era noto per la
velocità con la pistola, per la spregiudicatezza e le poco
raccomandabili amicizie.
Un suo amico per la pelle era appunto Doc Holliday che a Dodge
City gli aveva anche salvato la vita mandando al Creatore tre
cowboys in un saloon. Holliday, che a Tombstone conviveva con
l'ungherese Kate «Big Nose» Elder, una virago maitresse del bordello
«The Golden Gage» , (La Gabbia Dorata), veniva da una famiglia
benestante di Valdosta, in Georgia, e nel 1872 si era laureato
medico dentista presso il Pennsylvania College of Dental Surgery di
Philadelphia. Fu poco dopo la laurea che scoprì di avere la
tubercolosi, una malattia che a quell'epoca non perdonava. Per cui,
sapendo di essere condannato, lasciò perdere professione e buoni
sentimenti per mettersi a girovagare nel West passando buona parte
del suo tempo al tavolo da gioco tra prostitute e lestofanti di ogni
tipo. Le sue mani, raccontava But Masterson, un pistolero che gli
era amico e che concluse la sua carriera a New York come
giornalista, erano lunghe e affusolate, quasi femminili. Mani
abilissime nelle carte ma anche a maneggiare la pistola visto che lo
stesso Wyatt Earp ammetteva che Doc era più veloce di lui. Entrambi,
tra l'altro, disprezzavano i cowboys e ciò che essi rappresentavano:
il disordine, la mancanza di regole, la prepotenza di chi risolve
tutto a colpi di pistola. E a Tombstone i cowboys la facevano da
padroni, terrorizzando i residenti con continue sparatorie a ogni
ora del giorno e della notte, fino a quando non arrivarono gli Earp
con il loro seguito. I cowboys, sostenitori di quello stile da
frontiera che ancora adesso è radicato nella mente di molti
americani, erano appunto il nerbo del Partito Democratico a
Tombstone. Tra l'altro, per distinguersi, usavano portare una fascia
di stoffa rossa annodata intorno alla vita.
Furono i notabili di Tombstone, e cioè coloro che volevano
civilizzare la città rendendola più vivibile, ad appuntare la stella
di sceriffo sul petto di Virgil Earp pregandolo di «fare pulizia».
Tanto è vero che il primo provvedimento del neo assunto fu quello di
vietare l'uso delle armi all'interno dei confini cittadini.
Un'ordinanza, questa, che provocò non pochi malumori e che venne
fatta rispettare con i metodi propri degli Earp: chi contravveniva
era malmenato sul posto, condotto davanti al giudice e multato. Le
armi, inoltre, gli venivano sequestrate.
Il fatto è che alle elezioni per la carica di sceriffo della
Cochise County, in pratica la «provincia» di cui Tombstone faceva
parte, i voti dei cowboys fecero eleggere Johnny Bean, un uomo che
ce l'aveva a morte con gli Earp per diverse ragioni. Tanto per
cominciare, Bean era un democratico e poi quel «bellone» di Wyatt
Earp gli aveva anche portato via la donna. Infatti quando arrivò a
Tombstone, Wyatt era accompagnato da Celia Ann «Mattie» Blaylock,
che lui presentava come sua seconda moglie. Un bel giorno, però ,
incontrò Josephine Sarah «Josie» Marcus, una brunetta molto
graziosa, poco più che ventenne, appartenente ad una agiata famiglia
ebrea di San Francisco. Josie, approdata a Tombstone come ballerina
della troupe teatrale itinerante « Pinafore On Wheels» ,
(letteralmente « Scamiciato su ruote» ), fino a quel momento era
stata l'amante e la convivente di Bean. Fu il classico colpo di
fulmine: i due abbandonarono i rispettivi partner e si misero
insieme. Bean cercò di reagire alle corna complottando contro gli
Earp. Mattie, invece, finira per suicidarsi nel 1888 in un bordello
di Pinal, sempre in Arizona.
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