Ike Clanton, continuando a razziare bestiame, il primo giugno
1897 venne affrontato e ucciso dal detective J. V. Brighton che
insieme allo sceriffo Miller gli stava dando la caccia con un
mandato di cattura spiccato a suo nome.
Tornando all'inchiesta, Wyatt e Doc furono anche arrestati.
Poi, il primo dicembre 1981, la sentenza assolutoria e il
rilascio: la sparatoria all'O.K. Corral, si legge nella
motivazione, era da definirsi una legittima azione di polizia.
Ma la storia non finì lì . La sera del 28 dicembre 1881,
mentre stava attraversando la Fifth Street, e cioè quei cinque o
sei metri che separavano l'Oriental Saloon dal Crystal Palace
Saloon, Virgil fu oggetto di un attentato che lo lascerà
invalido per tutta la vita. Nell'oscurità qualcuno esplose due
colpi di doppietta che gli devastarono il braccio sinistro e lo
ferirono alla schiena. Per il resto della sua esistenza Virgil
non potrà mai più utilizzare quel braccio.
Tre mesi dopo, esattamente la sera di sabato 18 marzo 1882,
Morgan Earp venne ucciso con un colpo di pistola che gli spezzò
la colonna vertebrale mentre giocava a biliardo nel Bob Hatch's
Saloon and Billiard Parlor. Anche quella volta l'assassino agì
nell'ombra e nessuno lo vide.
Dopo alcuni giorni gli Earp lasciarono Tombstone, ma non
insieme. Wyatt Earp, che era finalmente riuscito a farsi
nominare sceriffo federale, mise tutti sul treno per la
California, a Tucson, e insieme a Doc Holliday e ad altri tre
uomini della sua cerchia iniziò quella che, in pratica, diventò
la sua vendetta privata.
E fu strage.
Frank Stilwell, considerato l'assassino di Morgan, venne
raggiunto e freddato proprio a Tucson. Johnny Ringo, abilissimo
pistolero che vantava una laurea in lettere, campione dei
cowboys, fu trovato seduto seminudo su una roccia con mezzo
cranio asportato da una fucilata. E di morte violenta, ma senza
testimoni, morirono anche diversi altri cowboys legati al
Partito Democratico. Bean, organizzò una squadra di uomini che
girovagò in lungo e in largo per l'Arizona meridionale alla vana
ricerca di Earp e Holliday. Ma sul loro cammino trovarono
soltanto dei cadaveri. E tutti i morti, nessuno escluso,
indossavano la fascia rossa sul cinturone.
A vendetta compiuta Wyatt e Doc si spostarono in Colorado,
lasciarono calmare le acque e poi si salutarono. I due grandi
amici non si sarebbero mai più rivisti. Il dottor John Henry
Holliday l'8 novembre 1887 morì nel letto di un misero
alberghetto a Glenwood Springs, in Colorado, città dove ancora
adesso si può trovare la sua tomba. Al capezzale, visto che da
mesi non era più in grado di muoversi, c'era soltanto un
ragazzino che per qualche dollaro tutti i giorni gli andava a
comprare da mangiare. Pare che le ultime parole di Holliday
siano state: "Che buffo, morire senza gli stivali ai piedi..."
Aveva 36 anni.
Wyatt Earp, invece, tornò dalla sua Josie e con lei visse
ancora quasi mezzo secolo di avventure. Tra le altre cose
partecipò anche alla corsa all'oro in Alaska.
Virgil, a parziale ricompensa del braccio invalidato a
Tombstone, ricevette una pensione di dodici dollari al mese e
morì di polmonite a Goldfield, Nevada, il 20 ottobre 1905,
mentre era in servizio come sceriffo della Esmeralda County.
Aveva 62 anni. La moglie Allie, che scriverà un libro per
esternare tutto il suo disprezzo verso il cognato Wyatt, fece
tumulare il corpo a Portland, in Oregon.
Ma proprio Wyatt fu il più longevo. Il "Leone di Tombstone" ,
come la stampa dell'epoca lo aveva definito, si era stabilito a
Los Angeles dove si era inserito nella comunità degli uomini
d'affari come speculatore nel settore immobiliare. Era diventato
anche uno stimato esponente della Massoneria locale. A tempo
perso, svolgeva il ruolo di consulente per la nascente industria
cinematografica di Hollywood. Ed è a Los Angeles che morì la
mattina del 13 gennaio 1929, tre mesi prima del suo 81esimo
compleanno, a causa di una cistite.
Al suo funerale parteciparono migliaia di persone, tra cui
gli ultimi amici degli Anni d'Oro. C'era anche Tom Mix, il primo
eroe western del cinema muto, che non nascose le sue lacrime. Il
"Los Angeles Evening Herald" quel giorno uscì con un grosso
titolo: "I vecchi del West pagano l'ultimo tributo a Wyatt Earp"
. Il corpo del "frontier marshall" venne inumato nel cimitero di
Colma, a un'ora da San Francisco, accanto ad un'altra tomba
vuota. Ed è lì che nel 1944 lo raggiungerà Josie a poco più di
83 anni. Quel piccolo cimitero, quasi a ricordare un uomo e
un'epoca consegnati alla storia, si chiama "La collina
dell'Eternità" .