Come andarono le cose
ome andarono realmente le cose? Fu davvero un duello tra "buoni e
cattivi"? Una risposta ci viene dagli atti giudiziari relativi
all'inchiesta che venne aperta dal giudice Well Spicer del tribunale
di Tombstone. Atti che ancora oggi sono conservati negli archivi
dell'Arizona Historical Society e dell'University of Arizona, a
Tucson. In ogni caso la sparatoria ebbe diversi testimoni oculari.
Gli Earp e Holliday erano armati di pistole Colt ad azione
singola "Peacemaker" calibro 45, e cioè una rivoltella il cui
percussore deve essere sollevato manualmente per poter sparare.
Quella di Holliday era completamente nichelata con l'impugnatura in
avorio. Avendo appena subito una crisi ematica, il georgiano si
portava appresso un bastone di sostegno. Poco prima di arrivare
all'O.K. Corral, lo passò a Virgil da cui si fece dare una doppietta
caricata a pallettoni che nascose sotto il pastrano. Virgil aveva
prelevato il fucile nell'ufficio della Wells Fargo, la compagnia che
gestiva le diligenze.
Quando arrivarono all'incrocio con la Fourth Street, finalmente
li videro. William Harrison "Billy" Clanton, 19 anni, teneva con la
sinistra le redini del proprio cavallo e parlava con lo sceriffo
Bean. Nel gruppo c'erano anche William "Billy the Kid" Claibourne,
21 anni, i fratelli Robert "Frank" e Thomas Clark "Tom" McLaury,
rispettivamente di 33 e 28 anni, e Joseph Isaak "Ike" Clanton, 34
anni, il più agitato dei quattro che nelle ultime ventiquattr'ore
aveva passato il tempo ubriacandosi e minacciando pubblicamente gli
Earp e Holliday. Adesso, vedendoseli venire incontro con le pistole
in pugno (solo Virgil l'aveva ancora nella fondina) Bean e i suoi si
resero conto che le cose si stavano mettendo male.
A prendere l'iniziativa fu lo stesso Bean, che si diresse verso
gli Earp cercando di evitare la sparatoria. "Signori - disse - Io
sono lo sceriffo della Contea e non voglio guai. Riponete le vostre
armi e anche gli altri faranno lo stesso".
"La legge è chiara - rispose Virgil - Io sono lo sceriffo di
questa città e vado a disarmarli".
Rendendosi conto che non c'era più nulla da fare, Bean li lasciò
passare e si cercò un rifugio sicuro. I due gruppi erano esattamente
uno di fronte all'altro, tanto vicini da potersi toccare, quando
Virgil intimò: "Siamo venuti qui per disarmarvi e per arrestarvi.
Alzate le mani... voglio le vostre armi" .
"Non sparate, io non voglio combattere" , rispose di rimando Tom
McLaury aprendo la giacca per far vedere che era disarmato.
"Voi, figli di put**na, volevate sfidarci e adesso potete farlo"
, urlò Morgan alzando la canna della pistola.
"Tu, gran figlio di put**na, adesso puoi combattere" , rincarò la
dose Wyatt premendo la sua sei colpi contro lo stomaco di Ike
Clanton.
Fu a quel punto che scoppiò il finimondo.
Pare che Frank McLaury facesse un movimento brusco, come per
tirar fuori la sua Colt. Holliday, che era più veloce di un gatto,
se ne accorse e fece fuoco.
E la sparatoria divenne generale.
Una pistola, che poi qualcuno fece sparire, apparve pure nella
mano di Tom.
"Un momento, non è questo quello che volevo..." , fece appena in
tempo a dire Virgil. Ma mise anch'egli mano alla Colt quando il
fratello Morgan cadde per terra colpito alla spalla sinistra.
Due cow-boys si sottrassero allo scontro fuggendo. Il primo fu
Claibourne che, dandosela a gambe, ebbe anche i pantaloni forati da
una pallottola. Clanton, invece, diede una spallata a Wyatt e riuscì
a infilarsi in uno studio fotografico mentre sentiva il sibilo delle
pallottole che gli passavano accanto.
Il "ka-boom" della doppietta di Holliday mise fine alla vita di
Tom McLaury e a trenta secondi di fuoco infernale.
Nella polvere, bagnati dal loro stesso sangue, erano rimasti
anche Frank McLaury e Billy Clanton che morirà un'ora dopo nel
retrobottega di un negozio. Negli spasimi dell'agonia continuava a
ripetere. "Datemi altre cartucce..."
Hollywood non ce l'ha mai detto, ma tutte quelle pallottole
vaganti uccisero pure i due cavalli dietro i quali i cow-boys
avevano cercato riparo.
Anche Virgil, dopo Morgan, venne ferito alla gamba destra.
Una pallottola inoltre colpì di striscio il cinturone di Holliday
provocandogli un graffio di due centimetri sul fianco destro.
Wyatt era incolume. Ed era in piedi, con la pistola ancora
fumante, quando la sua Josie corse tremante ad abbracciarlo.
In quel mentre, livido di rabbia, arrivò lo sceriffo Bean. "Siete
tutti in arresto per omicidio" , sbraitò .
"Nemmeno se tu fossi Dio Onnipotente oggi potresti arrestarmi",
gli rispose gelido Wyatt Earp guardandolo dritto negli occhi. E lo
lasciò lì , fermo e impotente, mentre con l'aiuto di alcuni amici
fece trasportare i fratelli sotto scorta nelle rispettive case.
I fratelli Earp si resero conto che per loro l'aria si era fatta
pesante quando videro la folla che partecipò ai funerali dei tre
morti dell'O.K. Corral.
Centinaia di persone (le cronache parlano di oltre quattrocento)
accompagnarono i feretri, con la banda in testa, al cimitero di Boot
Hill, la celebre "Collina degli Stivali". E sulle tombe lo sceriffo
Bean pose una lapide in legno dove si diceva che i tre "erano stati
assassinati nelle strade di Tombstone" .
Gli Earp e Holliday finirono dunque davanti al giudice Wells
Spicer che ascoltò tutti i testimoni della sparatoria. Durante
l'istruttoria Clanton e Claibourne testimoniarono contro gli Earp,
ma il loro destino era comunque segnato.
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