li appassionati
di storia del west sono sempre i più felici del mondo quando vengono
a sapere di qualche iniziativa targata western. I fumetti di casa
Bonelli, specialmente loro, hanno sempre avuto un occhio di riguardo
per il west, dedicando centinaia di pagine in svariate serie di cui
le più famose sono di sicuro Tex, Zagor, Ken Parker, La Storia del
West, per tacere di tutte le altre collane che hanno fatto da
corollario alle principali.
Da un po' di
tempo in edicola troneggia Magico Vento, un personaggio ideato da
Gianfranco Manfredi e calato perfettamente nella frontiera.
Ricordo che quando uscì il primo numero (e già avevo letto parecchie
anteprime...) l'attesa era forte, ma sapere che la serie avrebbe
avuto connotati "horror" mi dispiaceva non poco. Per mia fortuna, ma
anche di molti altri, la vena horrorifica si è persa in pochi
numeri, man mano che si faceva strada la più classica ed
approfondita ambientazione western.
Magico Vento è
un ex soldato blu che dopo alcune peripezie finisce per essere
adottato dai Sioux, avviandosi al difficile "mestiere" del
medicine-man di quel popolo.
Da quel
momento inizia una disamina dei "tipi" più importanti della storia
del west, proprio ciò che gli appassionati del genere hanno sempre
desiderato. Rilevantissimo è l'attaccamento alla realtà storica, sia
pure con le giuste e dovute licenze necessarie per ricostruire trame
valide dal punto di vista dell'avventura.
Oggi - con
qualche piccolo mal di pancia - Magico Vento sta raccontando la
Guerra di Toro Seduto, ovvero uno dei capitoli finali delle guerre
indiane combattute dal popolo Sioux. Ben 5 numeri sono dedicati a
questo periodo storico (tra il 1876 ed 1877) e questo respiro così
ampio non ha davvero precedenti nel fumetto italiano. Tra l'altro,
chi non avesse mai preso in mano un fumetto o un numero di Magico
Vento potrà comunque iniziare la sua raccolta senza esitazione
perché questa lunga avventura può ugualmente essere letta e gustata
con facilità.
Merito di
Gianfranco Manfredi che ha saputo ricercare nuove vie per la
narrazione a fumetti. Personalmente, però, avrei atteso ancora a
raggiungere il 1876. Dopo la Guerra di Toro Seduto, infatti, gli
indiani finiscono in riserve anguste e si potrà considerare persa la
grande occasione di raccontare avventure ambientate tra indiani
liberi. Forse l'ideale sarebbe stato restare ancorati agli anni
compresi tra il 1859 ed il 1868.
In ogni caso è
difficile immaginare un amante del west che non provi a leggere
Magico Vento.
Ecco cosa ci
ha scritto Gianfranco Manfredi al riguardo della saga in corso.
"CINQUE MESI DI FUOCO -
Tutti gli appassionati della storia del west conoscono ormai la
Battaglia del Little Bighorn, narrata a fumetti in infinite
versioni e sfumature, eppure questo celebre scontro, fatale al
Generale Custer, è stato solo un episodio nel contesto della lunga
guerra per la conquista delle Black Hills da parte dell’esercito
americano, protrattasi dall’inverno del 1875, quando le autorità
militari ingiunsero ai Sioux l’ordine di sgomberare le loro terre,
fino al 5 settembre del 1877, data dell’uccisione di Cavallo Pazzo.
Finalmente e per la prima volta nella storia del fumetto, l’intero
arco di questa guerra verrà narrato su Magico Vento, per cinque mesi
di seguito, da giugno a ottobre, e per un totale di cinquecento
pagine, incluso il n° 100 a colori: una sequenza ininterrotta di
epici scontri nella quale gli affezionati lettori della serie
vedranno ricomparire molti dei personaggi storici che l’hanno finora
animata: Toro Seduto, Cavallo Pazzo, Piccolo Grande Uomo, Custer, il
Generale Crook, Jack Nuvola Rossa, Pioggia-in-Faccia, oltre ai
personaggi di fantasia come Lungo Sacerdote, Spirito della Notte,
Hanno-Paura-di-lei (per indicarne solo alcuni). Insieme, si
racconteranno altri noti e meno noti avvenimenti del periodo, come
l’uccisione di Wild Bill Hickok a Deadwood, le contrastate elezioni
del nuovo Presidente americano, la discesa in campo al fianco di
Crook del leggendario Washakie, grande condottiero degli Shoshoni, e
la resa degli eroici Nasi Forati di Capo Giuseppe. Questa vera e
propria saga potrà essere pienamente goduta anche dai lettori che
non hanno finora seguito in tutti i loro sviluppi le avventure di
Magico Vento, in quanto rappresenta una sorta di “romanzo nel
romanzo”, un ciclo compatto, con un suo inizio e una sua fine, che
non richiede necessariamente una conoscenza dell’intera serie per
essere apprezzato. Ma il nostro invito a non perdersi questi cinque
spettacolari episodi è rivolto senza distinzioni a tutti gli
appassionati del fumetto, perché molto difficilmente potrà venire
ripetuta un’impresa così impegnativa che vede schierata, accanto
allo sceneggiatore Gianfranco Manfredi, un’equipe di disegnatori di
assolta eccellenza e al massimo della forma, nell’ordine: Darko
Perovic (La guerra di Toro Seduto, Pasquale Frisenda (Rosebud),
Bruno Ramella ( Morto il 25 giugno ), Goran Parlov (Il crepuscolo
degli eroi, a colori), Stefano Biglia & Giovanni Talami (Bandiera
Bianca). Alla svolta del n.100, tutti noi di Magico Vento da un lato
abbiamo voluto coronare degnamente l’avvenimento, dall’altro
prepararci nel miglior modo possibile ai prossimi sviluppi che a
partire dal n.101, con trenta tavole in più per episodio, apriranno
nuovi e più ampi scenari narrativi alla serie. Buona lettura a
tutti! Gianfranco Manfredi