La resa
l 7 aprile 1865 Grant, dopo aver quasi circondato quello che restava
dell’esercito confederato, scrisse al generale Lee intimandogli la
resa ma il saggio Longstreet consigliò al generale sudista di
aspettare. Forse poteva esserci ancora qualche possibilità di
uscita.
Tutto invece sfumò nelle poche ore del giorno successivo.
I soldati blu erano dappertutto. Lee ed il suo esercito, incalzati
da ogni lato, erano stremati ed in quelle ore si cominciò a pensare
seriamente alla resa.
Il colonnello sudista Marshall fu incaricato di trovare una casa
adatta dove il suo generale potesse incontrare Grant e, girando tra
le campagne, ne scovò una di un fattore di nome McLean.
La casa era posta su una piccola altura circondata da alberi e per
accedervi c’era una rampa di legno di una dozzina di gradini.
L’edificio era ad un piano, con dei mattoni rossi e con una veranda,
non era una casa lussuosa eppure dignitosa e quella veranda colpì il
colonnello Marshall.
Dopo aver chiesto il permesso alla famiglia Mc Lean arrivò
l’assenso. Sarebbe stato questo il luogo dove i due generali
avrebbero dialogato e, proprio in quelle ore, Lee decise di
accettare le condizioni del generale Grant qualunque potessero
essere.
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