Gli anni della Guerra Civile
niziò quando le Batterie della Confederazione attaccarono Fort
Sumpter, il 12 Aprile del 1861. I Neri erano impazienti di indossare
le divise dell’Unione, ma non sarebbe stato facile.
Nel primo anniversario di Fort Sumpter, il Generale David Hunter
organizzò un reggimento di soli soldati di colore. Ma la sua impresa
fallì e il reggimento fu “licenziato senza uno scellino, per ordine
del Dipartimento Militare”. Sette mesi dopo, il Colonnello T.W.
Higginson del Massachusetts prese il comando del Primo Reggimento
dei Volontari della South Carolina, il primo reggimento di schiavi
radunati al servizio degli Stati Uniti.
Verso la fine della guerra, su 180.000 Neri che avevano prestato
servizio nell’esercito, 33.380 morirono.
Certo, essi non avevano combattuto solo per l’Unione. Purtroppo
poco è stato scritto sui neri che combatterono nell’esercito
confederato, e per questo poco sappiamo delle ragioni che li
spinsero a lottare per la Confederazione o dell’esito di questa
impresa.
Sappiamo che i soldati neri combatterono coraggiosamente e la
prima Medaglia d’Onore appartenne ad un soldato nero della Batteria
Wagner, S.C. Questa è anche la battaglia principale mostrata in “Glory”;
dalla messa in onda di questo film, i soldati neri sono stati spesso
menzionati nei documentari, come ad esempio “Buffalo Soldiers”,
ovvero i “Soldati-Bufali”, riscoperta dell’America raccontata da
David Hartman.
Tutto questo ha scatenato un crescente interesse che ha creato un
intero, nuovo gruppo d’interpreti nel campo della recitazione.
Molti hanno scelto di raffigurare il soldato nero accomunandolo
con quello che si riferisce al periodo delle Guerre Indiane, il
soldato-bufalo. Nel sud dell’Arizona, un film sui “soldati-bufali” è
stato girato dalla Turner Production. Vi recita Danny Glover.
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