Arrivano i Mounties
on il passare del tempo,
finalmente, iniziarono a circolare voci riguardo la totale anarchia
di questo commercio, e ad Ottawa si seppe dell’atteggiamento
oltraggioso degli americani nei confronti degli Indiani Canadesi ed
in generale della "Corona".
Fu così che il Governatore della
regione avvisò Sir John A. MacDonald della pericolosità della
situazione che si era creata, ma inaspettatamente questi non si
volle farsi carico del problema, convinto com'era che il primo
avesse esasperato la realtà dei fatti.
Fu solo quando anche la potente
Hudson’s Bay Company iniziò a lamentarsi che MacDonald dovette
accettare i fatti per decidersi ad agire.
Non è chiaro come accadde,
eppure, al momento in cui si decise di fare intervenire i militari,
i contrabbandieri - evidentemente ben informati di quanto si
discuteva nei palazzi di governo - avevano già nascosto o sotterrato
le scorte di Whisky ed erano fuggiti, sia pure con la ferma
intenzione di tornare non appena i "Mounties" fossero ripartiti.
L'idea non è da considerarsi peregrina laddove si rifletta
attentamente sulle enormi dimensioni del territorio canadese, sulla
sua scarsissima densità abitativa e sull'esiguo numero di soldati
disponibili.
L’arrivo dei “Mounties”, invece,
segnò la fine del commercio illegale di Whisky. Lo stesso forte
divenne una sorta di avamposto delle Giubbe Rosse canadesi che
lasciarono a lungo un loro distaccamento.
Una parte dei
contrabbandieri impiegò ben poco a comprendere che l'idea di
ritornare alle vecchie abitudini era ormai da scartare per cui,
compreso che non ci sarebbe stata una seconda opportunità, decisero
di iniziare a lavorare onestamente.
Persino i
Piedi Neri, che erano sempre stati molto protettivi nei confronti
dei loro territori, si dissero felici dell’operato delle Giubbe
Rosse.
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