George Catlin
ittore, etnografo "ante
litteram", severo censore delle esasperazioni dell'avanzata dei
bianchi verso ovest, avventuriero ma, soprattutto, grande amante
delle culture native americane, George Catlin ebbe un merito enorme:
capì nel 1830 che le nazioni indigene del Nord America erano
condannate a finire schiacciate dalla fame di terra dei suoi
connazionali.
Per questo decise di
spendere una lunga parte della sua vita tra gli indiani, loro ospite
per settimane e, talvolta, mesi. Visitò la gran parte delle nazioni
indiane e rilevò che una parte, quella che aveva già avuto il
contatto con i bianchi, si avviava rapidamente verso un triste
declino, mentre l'altra parte, quella più a ovest, era rimasta
vigorosa e genuina in proporzione al rifiuto delle lusinghe dei
commercianti di pelle bianca. Tra le tante cose a cui poté assistere
ci fu la completa sparizione della gloriosa tribù dei Mandan (vedi
la sezione Storia/500 Nazioni) ad opera del vaiolo, provocato (in
due successive ondate) dall’intenzionale infestazione, vilmente
procurata dall’uomo bianco, con coperte contaminate.
Ritrasse così la vita dei
nativi e fu testimone di cerimonie fino ad allora considerate
inaccessibili ad estranei alle tribù. Ritratti e paesaggi ci sono
arrivati inalterati nella loro bellezza e costituiscono una preziosa
testimonianza del passato. Per questo abbiamo deciso di proporvi
un'ampia selezione dei migliori quadri di George Catlin di cui ci
sentiamo in dovere, tra l'altro, di consigliarvi la traduzione
italiana del suo bel libro "Indiani" di cui trovate una recensione
nella sezione Libri di questo sito.
Buona visione!
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